Questa è la pagina dedicata a Victor Hugo.
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Notre-Dame de Paris
Un classico senza tempo. Un classico popolare. La grandiosa rivisitazione di una Parigi tardomedievale in cui si mescolano lo spettrale profilo della basilica di Notre-Dame, abitata dal gobbo Quasimodo, e la notturna Corte dei Miracoli, dove risplende la bellezza di Esmeralda. Come in un grande melodramma, forze del bene e del male si scontrano facendo fulcro intorno all’attrazione, alla sensualità, all’innocenza della bella zingara. Romanzo del diverso, del perverso e dell’amore contrastato, «Notre-Dame de Paris» non ha mai smesso di sedurre l’immaginazione di registi (memorabile il film del 1939 di William Dieterle, con Charles Laughton nelle vesti di Quasimodo), musicisti (recentissimo è il musical di grande successo di Riccardo Cocciante) e, naturalmente, lettori. «Hugo, non dimentichiamolo, scrive “Notre-Dame” a ventott’anni, nel 1830, e lo dà alle stampe l’anno dopo: “Notre-Dame” ha della gioventù o della prima maturità gli entusiasmi della scoperta, la foga dei messaggi.» (Goffredo Fofi)
Opinioni:
«Che fosse un’accozzaglia di folli, ladri, mendicanti, che importa! Era pur sempre un popolo, e lui un sovrano.» – LaFeltrinelli
L’uomo che ride
La notte del 29 gennaio 1690 un gruppo di uomini abbandona, salpando in tutta fretta, un bambino di dieci anni sulla costa inglese, nei pressi di Portland. Malgrado le condizioni atmosferiche siano proibitive, la nave fa ugualmente rotta verso il mare, ma affonda poco dopo. Gli uomini a bordo, consapevoli della loro sorte, decidono prima di morire di affidare a un messaggio contenuto in una bottiglia il segreto di cui sono portatori. Intanto il bambino, disperato, affamato e a piedi nudi, vaga nella tempesta cercando di raggiungere un filo di fumo intravisto solo per un attimo…
Notre-Dame de Paris. Ediz. deluxe
Vasta sinfonia in pietra, opera colossale di un uomo e di un popolo.” Con queste parole Hugo descrive la facciata della cattedrale di Notre-Dame, teatro e incarnazione delle vicende della gitana Esmeralda, dell’arcidiacono Frollo e del campanaro Quasimodo. Alle porte della Parigi del 1482 giunge una tribù di zingari, con le loro danze, il loro teatro e il vivace accampamento, pittorescamente battezzato “Corte dei Miracoli”. Sono decisi a farsi notare dai cittadini, ma è la bella Esmeralda a portare scompiglio nella città. Di lei si invaghiscono Frollo e Quasimodo, insieme a molti altri. Per lei verranno commessi delitti e rapimenti, sulla sua testa graverà una terribile condanna a morte. Un capolavoro della letteratura che traccia un vero e proprio affresco della Parigi del Quindicesimo secolo, completamente illustrato con le straordinarie immagini originarie di illustratori contemporanei di Hugo. Un canto della città e una vicenda tragica, una storia che non cessa mai di essere raccontata.
Opinioni:
Un capolavoro della letteratura che traccia un vero e proprio affresco della Parigi del Quindicesimo secolo, completamente illustrato con le straordinarie immagini originarie di illustratori contemporanei di Hugo. – LaFeltrinelli
Novantatré
“Novantatré” (1872), dedicato all’anno del Terrore, conclude il dialogo che Hugo aveva intrattenuto per tutta la vita con la Rivoluzione: nuova barbarie o nuova età dell’oro? Immenso affresco storico, questo romanzo è anche la storia di tre “caratteri” scolpiti con stupefacente maestria: Lantenac, l’uomo del re e dell’onore antico; Cimourdain, genio austero e implacabile della Rivoluzione; Gauvain, aristocratico nipote di Lantenac, passato al popolo. Sullo sfondo del grande dramma collettivo e personale, la folla di “spiriti in preda al vento” che hanno cambiato la Francia e il mondo, veri protagonisti di questa formidabile raffigurazione dalle tinte infuocate, in cui buoni e cattivi, torto e ragione sono mossi da quell'”enigma della storia” che tutti e tutto trascende.
Notre-Dame de Paris. Ediz. a colori
Il più celebre dei romanzi di Victor Hugo, autentica icona del Romanticismo, viene presentato in una veste d’eccezione, sublimato dalla magistrale interpretazione di Benjamin Lacombe. Il racconto si snoda fra il dramma e l’epopea, fra il pittoresco e la poesia, pervaso dalla straordinaria sensibilità parigina del grande poeta. Una sensibilità condivisa da Lacombe, che in questo album si diletta a esplorare l’epoca medievale e a offrirci la sua lettura di un brulicante immaginario in cui spiccano, fra passioni e clamori, tre figure leggendarie: Esmeralda, affascinante femme fatale, Frollo, arcidiacono maledetto, e Quasimodo, gobbo guercio dal grande cuore. A fare da scenario, un’affascinante quanto inquietante cattedrale… Età di lettura: da 10 anni.
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