Questa è la pagina dedicata a libri in inglese Feltrinelli.
In questa pagina troverai 5 prodotti, tra cui “Circe”.
Il giro del mondo in ottanta giorni – Classici Ragazzi
Phileas Fogg, distinto gentiluomo e membro onorato del prestigioso Reform Club, da perfetto inglese si ritrova a scommettere che riuscirà a fare il giro del mondo in 80 giorni. Parte, quindi, la sera stessa da Londra in compagnia del servo Passepartout in un itinerario che lo porterà dall’Italia all’Egitto, in India, Hong Kong, Giappone, Stati Uniti. I due viaggiatori vivranno rocambolesche avventure, inseguiti dal detective Fix che ha scambiato Fogg per un rapinatore. In India incontrano una donna, Auda, in procinto di essere arsa su una pira per un rito sacrificale e la salvano portandola con loro. Riusciranno a tornare a Londra in tempo? “Il giro del mondo in 80 giorni”, con i suoi colpi di scena e le suggestive ambientazioni, diverte il lettore e lo tiene inchiodato alle pagine. Attraverso il tema del viaggio, Verne ci regala emozioni, suspense, avventura come solo un grande autore sa fare. Età di lettura: da 9 anni.
Tre uomini in barca: (per non parlar del cane) (Universale economica. I classici Vol. 29)
Circe
Ci sembra di sapere tutto della storia di Circe, la maga raccontata da Omero, che ama Odisseo e trasforma i suoi compagni in maiali. Eppure esistono un prima e un dopo nella vita di questa figura, che ne fanno uno dei personaggi femminili più fascinosi e complessi della tradizione classica. Circe è figlia di Elios, dio del sole, e della ninfa Perseide, ma è tanto diversa dai genitori e dai fratelli divini: ha un aspetto fosco, un carattere difficile, un temperamento indipendente; è perfino sensibile al dolore del mondo e preferisce la compagnia dei mortali a quella degli dèi. Quando, a causa di queste sue eccentricità, finisce esiliata sull’isola di Eea, non si perde d’animo, studia le virtù delle piante, impara a addomesticare le bestie selvatiche, affina le arti magiche. Ma Circe è soprattutto una donna di passioni: amore, amicizia, rivalità, paura, rabbia, nostalgia accompagnano gli incontri che le riserva il destino – con l’ingegnoso Dedalo, con il mostruoso Minotauro, con la feroce Scilla, con la tragica Medea, con l’astuto Odisseo, naturalmente, e infine con la misteriosa Penelope. Finché – non più solo maga, ma anche amante e madre – dovrà armarsi contro le ostilità dell’Olimpo e scegliere, una volta per tutte, se appartenere al mondo degli dèi, dov’è nata, o a quello dei mortali, che ha imparato ad amare.
Opinioni:
Poggiando su una solida conoscenza delle fonti e su una profonda comprensione dello spirito greco, Madeline Miller fa rivivere una delle figure più conturbanti del mito e ci regala uno sguardo originale sulle grandi storie dell’antichità. – LaFeltrinelli
Madeline Miller dona a Omero una nuova magia – Le Monde
Miller ci fa scoprire una donna dimenticata e smarrita, tanto diversa dalla tradizione omerica sulla maga seduttrice. C’è invece una Circe, anche lei esule ma in un’isola (Eea), che combatte contro il suo destino di “donna sola”, attratta “dalla fragilità dei mortali”, afflitta dal disagio dell’immortalità – Pasquale Chessa, Il Messaggero
In viaggio con Erodoto
Il giornalista polacco ripercorre le proprie vicende, raccontando retroscena finora ignorati delle sue storie: dall’infanzia povera a quando, fresco laureato, venne mandato allo sbaraglio prima in India e poi in Cina, senza conoscere niente di quei paesi. Ci rivela le difficoltà incontrate e, di fronte a queste difficoltà, il suo punto di riferimento, il testo da leggere e rileggere è sempre stato Erodoto. Per Kapuscinski Erodoto è stato non tanto uno storico, quanto il primo vero reporter della storia: il suo bisogno di viaggiare, di toccare con mano, di raccogliere dati, paragonarli ed esporli, con tutte le necessarie riserve che è giusto nutrire riguardo alle storie riferite da altri, fa di Erodoto un giornalista a pieno titolo.
In fondo basta una parola
“Procuratevi una lampara,” ci invita l’autore, “per cercare le vostre parole preferite in mezzo alle altre. Procuratevi uno scalpello e un bedano per i tagli più profondi. Un vocabolario per calmare la vostra fame. Non siate timidi e tiratele fuori, le parole, non siate tirchi e datele come conforto, condividetele come dialogo.”
Usare le parole oggi, impiegare tempo per farle risuonare, significa non avere perso la speranza. Per Saverio Tommasi “portarsi dietro delle parole nelle tasche dei pantaloni, nel taschino della camicia, della giacca, infilate nella punta delle scarpe, dentro i calzini e finanche nelle mutande significa avere l’ardire di cercare una soluzione nonostante tutto e senza il preconcetto del luogo più adatto a impiegarle. Significa mantenere la sfacciataggine di pensare che non tutto è perduto”. E farlo, aggiunge, non solo è divertente, ma è l’occasione per scoprire e per scoprirci.Opinioni:
Cinquanta parole per interrogarsi: dalle più disarmanti, come grazie o vergogna, alle più coraggiose, come trasgressione, scabroso, fino ad arrivare alle fondamentali – lavoro, cuore, paura, vita e morte. Cinquanta parole che portano con sé cinquanta piccole storie di disaffezione quotidiana all’indifferenza, perché la rivoluzione gentile può partire soltanto da parole dannose al conflitto. Perché una parola può ferire, ma può anche salvare. – LaFeltrinelli
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