La rubrica dedicata ai migliori autori, oggi ci porta a vedere insieme i migliori libri di Oscar Wilde.
Qui sotto la classifica dei migliori libri di Oscar Wilde più venduti attualmente su Amazon.it.
Libri Oscar Wilde da leggere
De profundis
Il “De profundis” è una lunga lettera a Lord Alfred Douglas, il giovane amato da Wilde, scritta nei primi mesi del 1897 nel carcere di Reading dove Wilde si trovava da quasi due anni per il reato di sodomia. È l’opera che ci permette di accostarci al vero mondo dell’autore, di riconoscere l’uomo e lo scrittore nel suo aspetto non mistificato. Una volta uscito di prigione, Wilde affidò il manoscritto all’amico giornalista Robert Ross, che ne fece due copie dattiloscritte. Una fu inviata allo stesso Douglas, che negò di averla mai ricevuta. Nel 1905, quando ormai Wilde era morto da cinque anni, Ross pubblicò un’edizione ridotta dell’originale col titolo di “De profundis”, che rimase a tutte le edizioni successive. L’originale fu affidato nel 1909 da Ross al British Museum, con la condizione espressa che non fosse dato in visione per cinquant’anni. La seconda copia dattiloscritta fornì il testo per la “first complete and accurate version” pubblicata da Holland nel 1949. In realtà quando, nel 1959, il manoscritto fu reso pubblico, fu possibile stabilire che i dattiloscritti contenevano parecchie centinaia di errori. Introduzione di Jacques Barzun.
OSCAR WILDE: AFORISMI
Dotato di un soprannaturale talento per la frase a effetto, il gioco retorico e la prestidigitazione verbale, Wilde è il maestro riconosciuto dell’aforisma. In questa raccolta, che attinge sia dalla produzione prettamente aforistica sia da quella narrativa e drammatica del grande autore inglese, è racchiusa una completa panoramica del suo genio, ordinatamente disposta per tematiche in modo da facilitare la consultazione. “Spesso penso che Dio, nel creare l’uomo, abbia in qualche modo sopravvalutato la Sua capacità”: difficile, pensando a Oscar Wilde, essere d’accordo con lui.
Il fantasma di Canterville
Un ricco ministro americano, Hiram B. Otis, si trasferisce in Inghilterra e sceglie di abitare nell’antico castello di Canterville. Non si fa certo impressionare dalla leggenda che vuole il castello infestato da un vecchio fantasma, l’antico proprietario, Sir Simon, che uccise la moglie Lady Eleonore e scomparve nel nulla… “Il fantasma di Canterville” è una delle opere più conosciute e amate di Oscar Wilde, capolavoro di una scrittura al contempo raffinatissima e accessibile, intriso di ironia e di significati nascosti.
De profundis
Detenuto per sodomia, Wilde scrisse nel 1897 questo manoscritto in forma di lettera, frutto della tragica lotta che un artista ribelle ingaggia contro le ipocrisie della società, al suo giovane amante Bosie. Wilde appare in queste pagine un uomo affascinante e contraddittorio, ormai fiaccato nell’animo, sofferente come un autentico artista romantico, un Cristo perseguitato dai filistei. Si alternano in queste pagine serietà morale e teatrale civetteria, rivendicazioni di grandezza a cupi umori penitenziali.
Il ritratto di Oscar Wilde
Dal romanzo, con la storia di culto del Ritratto di Dorian Gray, al teatro, con commedie brillanti come L’importanza di chiamarsi Ernesto, fino alla favola e alla poesia: Oscar Wilde ha lasciato il suo segno – il segno del genio – in ogni genere della letteratura. Questo ricco volume raccoglie i suoi testi più amati, restituendo l’immagine a tutto tondo di un grande artista e un grande uomo.
The Importance of Being Earnest
Il principe felice
La statua del Principe felice domina la città dall’alto e da lì vede tutti i mali e le miserie di quelli che erano i suoi sudditi. Quando una rondine, in volo verso Sud, si posa sopra di lui per una sosta, il Principe le racconta la sua storia e le chiede aiuto: dovrà spogliarlo dell’oro e dei gioielli per donarli ai poveri. Intanto il freddo si avvicina… Anche il Topo d’acqua ha una storia da raccontare, quella del giardiniere Hans, convinto che il ricco mugnaio sia suo amico: ma nel momento del bisogno ad avere la peggio sarà proprio il piccolo, generoso Hans; e poi c’è la storia dell’estremo sacrificio di un usignolo in nome dell’amore, e quella del Gigante egoista e del suo meraviglioso giardino… Storie che ci interrogano sugli ideali di lealtà, compassione e generosità, scritte da Oscar Wilde per i suoi figli e diventate ormai un classico.
Ricevo solo risposte idiote. Lettere di amicizia e antipatia
Scrittore, uomo di teatro, poeta, Oscar Wilde (1854-1900) fu una delle presenze più dirompenti e controverse del panorama letterario e mondano del secondo Ottocento. Icona decadente e dandy per eccellenza, visse un’esistenza di scandali e trionfi. Nelle lettere ad amici, avversari e giornali ritroviamo le battute fulminanti e le godibilissime invettive che hanno reso leggendarie le sue conversazioni e le sue opere.
L’importanza di chiamarsi Ernesto. Testo inglese a fronte
Il ritratto di Dorian Gray. Ediz. integrale
Dorian Gray è un giovane di straordinaria bellezza. Un giorno viene ritratto da un suo amico pittore, Basil Hallward, in un quadro che ne rappresenta fedelmente le stupende fattezze. Proprio nello studio del pittore, Dorian conosce lord Henry Wotton, uomo cinico e senza scrupoli che diventa ben presto un punto di riferimento nella vita del ragazzo. Dorian inizia così a condurre un’esistenza fatta di eccessi e priva di ogni scrupolo morale. Nonostante le azioni malvagie di cui Dorian si rende colpevole, e nonostante il trascorrere del tempo, il suo volto non accenna a perdere la bellezza, come fosse inattaccabile sia dai segni del tempo che da quelli della depravazione. È piuttosto il suo ritratto a mostrare il peso di tutto questo. Il ritratto di Dorian infatti, divenuto mostruoso, non è che la raffigurazione della sua anima perduta. Questa gli si mostra in tutto il suo orrore e Dorian, non sopportandone il peso, sfregia il ritratto con un pugnale. All’improvviso quel volto dipinto riacquista l’originaria bellezza, quella che tutti fino a quell’istante avevano ammirato sul volto di Dorian, dove ora appaiono invece i segni della dissolutezza e della sua vita corrotta e degradata.
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