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Pio XII: Un papa nelle tenebre (Oscar storia Vol. 346)
La guerra del silenzio. Pio XII, il nazismo, gli ebrei
Pio XII è una figura controversa. Da un lato protagonista di azioni riconosciute a tutela delle vittime del nazifascismo, in particolare nei mesi drammatici dell’occupazione di Roma; dall’altro accusato per i troppi ‘silenzi’ a fronte delle notizie drammatiche che arrivavano in Vaticano, già dal 1939, dai territori occupati da Hitler, a partire dalla Polonia. Andrea Riccardi ricostruisce la storia e le ragioni di quei silenzi, avvalendosi di una ricca documentazione consultabile per la prima volta. Solo nel 2020 l’Archivio Apostolico Vaticano ha, infatti, reso accessibili agli studiosi i documenti del pontificato di Pio XII. Frutto di questa straordinaria opportunità di ricerca e a firma di uno degli storici più accreditati sulla materia, l’analisi e l’interpretazione di un nodo rilevantissimo della storia del Novecento.
Opinioni:
Un’originale ricostruzione dell’atteggiamento del Vaticano nei confronti del nazismo negli anni drammatici del secondo conflitto mondiale e una riflessione sul ruolo e sulle responsabilità di Pio XII. – LaFeltrinelli
Il problema dei ‘silenzi’ non è solo una questione del mondo ebraico, ma riguarda tutti, anche i cattolici – Anonimo
Un papa in guerra. La storia segreta di Mussolini, Hitler e Pio XII
Alla morte di Pio XII, nel 1958, tutti i documenti del pontificato furono rinchiusi negli archivi vaticani: impedendone la consultazione agli studiosi si sono così lasciati a lungo senza risposta interrogativi che nel tempo non hanno potuto che infittirsi, facendo di Eugenio Pacelli uno dei papi più controversi della storia. Nel 2020, dopo decenni di pressioni, quegli archivi sono stati finalmente aperti e il vincitore del Premio Pulitzer David Kertzer è stato tra i primi storici a potervi accedere. Il risultato è sorprendente. Con il supporto di migliaia di documenti inediti, Un papa in guerra rivela l’esistenza di negoziati segreti tra Hitler e Pio XII già a poche settimane dalla fine del conclave; racconta in che modo Mussolini abbia fatto affidamento sul clero italiano e sulle istituzioni religiose per ottenere l’appoggio popolare all’entrata in guerra; dimostra come tanto il Duce quanto il Führer siano riusciti a manipolare a proprio vantaggio il pontefice; e spiega perché, pur avendo prove inconfutabili dello sterminio in corso degli ebrei, Pio XII non abbia mai denunciato le atrocità naziste. David Kertzer getta nuova luce sul periodo più cupo della nostra storia e disegna il drammatico ritratto di un papa pronto a dismettere i panni di guida morale pur di preservare il millenario potere della Chiesa.
Opinioni:
David Kertzer getta nuova luce sul periodo più cupo della nostra storia e disegna il drammatico ritratto di un papa pronto a dismettere i panni di guida morale pur di preservare il millenario potere della Chiesa. – LaFeltrinelli
Pio XII e la Shoah: Essere grati a chi ti ha salvato la vita è una umiliazione che alcuni non reggono: 1
Gli Ebrei braccati dai nazisti messi in salvo dalla Chiesa Cattolica hanno attestato per tutta la vita devota riconoscenza a Pio XII. Poi giunsero i nipoti sionisti dei sopravvissuti alla Shoah, nati vent’anni dopo la fine della Seconda Guerra Mondiale, perlopiù ex comunisti trasmigrati con cinico opportunismo nei partiti della Destra dopo la caduta del Muro di Berlino, che li lasciò orfani inconsolabili e smarriti di Karl Marx. Una rozza compagine che a partire dal 1967 comincia ad attaccare la figura del Pastor Angelicus con libri, articoli, documentari e film costruiti su falsi storici generati da cieco odio ideologico verso il Cattolicesimo e il Papato. Così, un esercito di nipoti privi di misura e di senso del ridicolo cominciano a smentire le testimonianze dei loro nonni sopravvissuti ai campi di sterminio. Che equivale a dire: «Nonno, perché ti ostini a credere a ciò che hai visto e vissuto, anziché credere a quello che io ti racconto?»
Pio XII visto da vicino. Con un diario inedito del 1954
Il cardinale Domenico Tardini, segretario di Stato di Giovani XXIII, nel libro Pio XII ha ricostruito, nel 1961, con un ricco apparato di documenti, la figura e l’opera di Pio XII, del quale era stato il più stretto collaboratore, assieme a monsignor Giovani Battista Montini. Il libro, tradotto in molte lingue, è ora ripubblicato in edizione anastatica con una densa introduzione che ne ricostruisce la fortuna editoriale e l’apprezzamento degli studiosi. Segue un interessantissimo diario inedito del 1954, l’anno della lunga e penosa malattia del Papa, nel quale Tardini annota le conversazioni intervenute nelle udienze. Come si evidenzia nella introduzione, dagli efficaci resoconti delle udienze emergono le complesse dinamiche della Curia e i limiti del tardo pontificato di Pio XII e del suo governo solitudinario della Chiesaa. In questi incontri con Pio XII visto da vicino, Tardini coglie del Papa sofferente, con finezza psicologica, la ricca personalità umana e religiosa. Prefazione Pietro Parolin.
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