Questa è la pagina dedicata a figli.
In questa pagina troverai 5 prodotti, tra cui “Mio figlio è un casino. Sopravvivere alle tempeste emotive e crescerlo resiliente”.
Intelligenza emotiva per un figlio. Una guida per i genitori
Ogni genitore si interroga sui modi migliori per educare i propri figli a realizzare i loro talenti e godere della vita nella sua pienezza: in questo percorso di crescita, un ruolo fondamentale è rivestito dall’intelligenza emotiva, cioè dalla capacità di fondere le proprie attitudini con qualità come l’empatia e l’attenzione ai rapporti con gli altri. Psicologo noto in tutto il mondo proprio per i suoi studi sulle relazioni tra genitori e figli, Gottman mostra in questo libro in che modo i genitori possono diventare dei bravi “allenatori emotivi”: attraverso limpide spiegazioni e un ampio numero di esempi pratici, l’autore esamina le fasi cruciali dello sviluppo di bambini e ragazzi – dalla gestione dei sentimenti al controllo degli impulsi, dall’importanza dell’ascolto al superamento dei conflitti – e illustra passo dopo passo come trasmettere ai figli le qualità necessarie per crescere più forti e felici.
Mio figlio è un casino. Sopravvivere alle tempeste emotive e crescerlo resiliente
Chi l’avrebbe immaginato? Sembrava tranquillo. Con il suo caratterino, certo, e qualche giornata storta, ma eravate convinti di sapere come gestirlo e farlo crescere. Poi, vi siete trovati, voi con lui, nel mezzo di una tempesta, fatta di conflitti, tra onde anomale di irrazionalità e incertezza, in balia di ribellioni, provocazioni e umori bui, che lasciano disorientati. Come recitava un vecchio adagio, non c’è vento favorevole per il marinaio che non sa dove andare. Per questo, unendo le più recenti ricerche sulle neuroscienze sociali alla sua lunga esperienza sul campo, l’autore illustra un metodo in quattro tappe, utile per insegnare a bambini e ragazzi l’arte di navigare con empatia e forza attraverso le emozioni più difficili. Con la sua guida leggeremo cosa si nasconde dietro i loro comportamenti impossibili, ma anche dentro di noi e dietro le nostre stesse azioni. Impareremo a costruire con figli e studenti una relazione basata su amore, incoraggiamento, riparo e vera accettazione e, adottando la comunicazione empatica, daremo nuovo calore e nuovi colori al percorso educativo. Affiancandoli nelle loro tempeste trasformeremo la rabbia in gentilezza, la paura in saggezza, la tristezza in sensibilità, le cadute in occasioni per apprendere la resilienza. Non ci troveremo impreparati nel soccorrerli neppure nelle situazioni più complicate e delicate, causate da un lutto, dall’abbandono o dai timori generati da guerre e disastri naturali. Sapremo educarli alle regole, alla gestione dei conflitti, ma anche alla solidarietà, al bello e alla cura del pianeta, perché un vero porto sicuro sa accogliere le emozioni-tempesta, ma al contempo mostra ai giovani velieri come lasciare un piccolo segno di bellezza ed empatia nel mondo. Da educatore di strada nelle periferie urbane lombarde, la voce di uno dei più noti e autorevoli psicopedagogisti italiani, per far ritrovare la rotta verso la resilienza a genitori, insegnanti, educatori e, naturalmente, ai nostri ragazzi.
Opinioni:
Come reagire di fronte ai suoi comportamenti problematici? Come diventare il suo “porto sicuro” educandolo alle emozioni? Come ricucire l’alleanza tra insegnanti e genitori per prenderci insieme meglio cura di lui? – LaFeltrinelli
Mio figlio è uno sgusciato. Sette parole e ½ sull’autismo
Urlare non serve a nulla. Gestire i conflitti con i figli per farsi ascoltare e guidarli nella crescita
Non è mai stato facile farsi ascoltare dai figli, e lo stress e la mancanza di tempo delle nostre vite acuiscono il problema. Molti genitori si trovano quindi ad alzare sovente la voce, non solo perché troppo aggressivi e impositivi, ma molto spesso per la ragione contraria: il tentativo impossibile di mettersi sullo stesso piano dei figli, tentativo che mostra sempre la propria inefficacia e di conseguenza genera altro stress, frustrazione e, infine, urla. Daniele Novara, uno dei maggiori pedagogisti italiani e massimo esperto di conflitti interpersonali, raccoglie in questo libro riflessioni e indicazioni pratiche per spiegare come imparare a controllare le proprie reazioni emotive e riuscire, con la giusta organizzazione, a farsi ascoltare efficacemente e gestire nel modo migliore i conflitti che quotidianamente si generano con i figli. Partendo dal racconto di storie vere raccolte nel suo lavoro di sostegno ai genitori – dai capricci dei piccoli ai dubbi sull’uso delle punizioni, dalla divisione dei ruoli tra madre e padre alle tipiche discussioni della prima adolescenza -, l’autore mostra la strada per un’educazione basata su regole chiare, organizzazione e una buona comunicazione, che mette i genitori in grado di aiutare i figli a crescere, sviluppando tutte le loro risorse.
Il figlio del cimitero
Vincitore della Carnegie Medal 2010 Vincitore della Newbery Medal 2009 Ogni mattino Bod fa colazione con le buone cose che prepara la signora Owens. Poi va a scuola e ascolta le lezioni del maestro Silas. E il pomeriggio passa il tempo con Liza, sua compagna di giochi. Bod sarebbe un bambino normale. Se non fosse che Liza è una strega sepolta in un terreno sconsacrato. Silas è un fantasma. E la signora Owens è morta duecento anni fa. Bod era ancora in fasce quando è scampato all’omicidio della sua famiglia gattonando fino al cimitero sulla collina, dove i morti l’hanno accolto e adottato per proteggerlo dai suoi assassini. Da allora è Nobody, il bambino che vive tra le tombe, e grazie a un dono della Morte sa comunicare con i defunti. Dietro le porte del cimitero nessuno può fargli del male. Ma Bod è un vivo, e forte è il richiamo del mondo oltre il cancello. Un mondo in cui conoscerà l’amicizia dei suoi simili, ma anche l’impazienza di un coltello che lo aspetta da undici lunghissimi anni…
Opinioni:
Tra il romanzo classico e la fiaba dark, una storia magica e affascinante come solo Gaiman poteva immaginarla; «un genio», nella parole dello scrittore e regista Clive Barker, «che cucina le sue storie come un cuoco pazzo preparerebbe una torta nuziale: strato su strato, amalgamando nella stessa miscela ingredienti dolci e amari.» – LaFeltrinelli
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