Questa è la pagina dedicata a Joy Division.
In questa pagina troverai 5 prodotti, tra cui “So This is Permanence : Joy Division Lyrics and Notebooks”.
Joy Division. Autobiografia di una band
«Voglio solo continuare a essere così come siamo. Vogliamo suonare quel che ci piace suonare. E quando smetterà di piacerci… Be’, sarà il momento di chiudere la baracca. Sarà la fine.» Così diceva Ian Curtis il 28 febbraio del 1980, nel corso di un’intervista radiofonica. Neanche tre mesi dopo, la fine sarebbe arrivata davvero, per colpa di un suicidio annunciato. La morte di Curtis chiuse la storia dei Joy Division per consegnarli alla leggenda. Una leggenda che ritroviamo intatta in questo libro che Jon Savage ha realizzato raccogliendo e intrecciando trent’anni di confessioni dei protagonisti della scena post-punk: dai membri della band ai gruppi con cui hanno condiviso il palco (Buzzcocks, Cabaret Voltaire, A Certain Ratio…), dal produttore Tony Wilson al grafico Peter Saville, dai fotografi che li hanno immortalati ai tecnici che ne hanno plasmato il suono.
Opinioni:
La foto di gruppo di una generazione che ha riscritto le regole della musica. – LaFeltrinelli
Così vicino, così lontano: La storia di Ian Curtis e dei Joy Division: 1
La biografia scritta dalla moglie di Ian Curtis. Tutti i testi dei Joy Division in originale e traduzione con numerose pagine inedite. La discografia completa, tutti i concerti. Questo libro può aiutarci a comprendere la natura dell’ossessione che continua ad attraversare la cultura rock: la nozione romantica dell’artista tormentato, troppo veloce per vivere, troppo giovane per morire. È il mito che trae origine da Thomas Chatteron e ancora oggi è in auge, via via incarnato da Rodolfo Valentino, James Dean, Sid Vicious, Ian Curtis e Kurt Cobain. Così vicino, così lontano mostra quale sia il costo umano di quel mito.
So This is Permanence : Joy Division Lyrics and Notebooks
So this is permanence, edited by Jon Savage with a foreword by Deborah Curtis, presents the intensely personal writings of one of the most enigmatic and influential songwriters and performers of the late twentieth century, Joy Division’s Ian Curtis. The songs of Joy Division, infused with the energy of punk but steeped in a resigned longing, were born of Manchester in the late seventies – a once flourishing industrial city in decline. They were the songs too of Ian Curtis’s inner tragedies, as he battled depression, epilepsy and debilitating stage fright. Ian Curtis committed suicide in 1980, on the eve of the band’s first American tour. Interspersed with the lyrics are previously unpublished facsimile pages of Ian’s notebooks, which throw his highly emotive lyrics into fascinating relief and cast light on the creative process of this singularly poetic songwriter.
Ian Curtis & Joy Division
Our vision touched the sky. Fenomenologia dei Joy Division
Un libro per attraversare e ricostruire l’opera dei Joy Division analizzata in un’ottica interdisciplinare in grado di spaziare dalle scienze sociali alla musica, dall’analisi testuale alle influenze culturali, dalla tensione filosofica al consumo di massa, dalla letteratura ai social network, dal cinema alla linea grafica. Un percorso trasversale e polifonico. Una ricostruzione di un immaginario in forma di scrittura per ritrovare, ancora una volta, la band di Salford.
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