Questa è la pagina dedicata a chassidismo.
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Unorthodox. Lo scandaloso rifiuto delle mie radici chassidiche
Nella comunità chassidica di Williamsburg, a Brooklyn, l’osservanza dei precetti talmudici è strettissima. Qui nasce e cresce Devoiri: è di fatto un’orfana, della cui educazione si occupano i nonni, Bubby e Zeidy, e la temibile zia Chaya. La sua infanzia e adolescenza si svolgono all’interno del complesso di regole che implacabile determina la vita degli ebrei ortodossi. Regole che sono moltissime, non sempre comprensibili, a volte inutilmente crudeli, e in ogni caso in conflitto con la personalità di Devoiri, che sogna un giorno di scoprire il superpotere che le regalerà una vita nuova, diversa, finalmente sua. Come è successo a Matilde di Roald Dahl, la preferita tra le sue eroine proibite. E crede di averlo trovato nella sua capacità di nascondere, di nascondersi, mantenendo una facciata di ubbidienza mentre in lei ribollono desideri e aspirazioni di tutt’altro segno. Ma quanto a lungo si può fingere, quando tutto dentro si oppone, e chiede aria, e libertà? Per quanto tempo una ragazza può portare avanti una doppia vita, contesa tra un sistema che non ammette eccezioni, o sfumature, e la fedeltà a se stessa, che in quel sistema proprio non ci sta, nemmeno volendo? Una storia antica quanto l’uomo, ma che avvince e affascina per il suo messaggio modernissimo, perentorio e potente: la ribellione a ogni forma di autorità che, in nome della tradizione e di una fede che non ci appartiene, ci consegni un feticcio di esistenza, sofferta e incolore, che niente ha a che spartire con quello che sogniamo, amiamo, vogliamo per noi.
Opinioni:
Il memoir che ha ispirato la serie di culto in tutto il mondo. – LaFeltrinelli
La nascita del chassidismo. Mistica, rituale, società (XVIII-XIX secolo)
Il chassidismo è stato rivelato prevalentemente dalle antologie di leggende di Martin Buber o dalle opere di Gershom Scholem sulla mistica ebraica. In questo studio magistrale, Jean Baumgarten costruisce la prima sintesi su questo movimento: dalla dimensione teologica alla sua organizzazione sociale, dai costumi religiosi alle tecniche mistiche. Un approccio originale che permette di capire come è nata la rottura tra ebraismo rabbinico e chassidismo. A partire da un’abbondante letteratura, questo studio consente di collocare il chassidismo nella storia della mistica ebraica, ma anche di individuare la novità dottrinale dei primi maestri, e permette di comprendere come, rispetto all’ebraismo tradizionale, la “dissidenza” chassidica sia diventata una delle forze vive dell’ultra-ortodossia.
Storie e leggende chassidiche
Intorno alla metà del Settecento, Israel ben Elieser, ii Baal-schem, fondò in Ucraina occidentale un movimento mistico-popolare che diede vita a comunità nelle quali le antiche norme e consuetudini rinascevano a vita nuova grazie alla consapevolezza che qualsiasi azione, anche la più consueta, se fatta con purezza, contribuisce alla santificazione del mondo. Nelle comunità chassidiche – racconterà lo stesso Buber- “non c’è separazione tra fede e opere, fra morale e politica: un solo regno, un solo spirito, una sola realtà”. Di questa tradizione Buber si scopre erede e testimone, chiamato a raccogliere un’eredità spirituale fino allora trasmessa per via orale e a darle forma scritta: la fedeltà di Buber al testo originale si fonda su una forte consonanza spirituale col movimento chassidico, consonanza che gli permette di creare un testo nuovo, di riscrivere radicalmente la narrazione tradita. Forte è perciò l’autorialità di questi testi: “le storie che avevo accolto in me dovevo raccontarle traendole da me, così come il vero pittore accoglie in sé le linee del modello e crea la figura autentica traendola dalla memoria formante”; “quanto più cresceva l’autonomia, tanto più profondamente conoscevo la fedeltà”.
Chassidismo e eticità. Tra educazione e nuova paideia
Tecnicismo, efficientismo e competizione impongono una ridefinizione del paradigma educativo secondo criteri etici, solidali e democratici. In questo senso il pensiero chassidico offre le basi per una nuova paideia promotrice di un umanesimo fondato su una concezione interculturale che include tutte le differenze attraverso una cultura dell’incontro, della pace e della libertà. L’attenzione al testo, il rigore etico e lo sguardo universalistico del pensiero chassidico consentono di individuare orizzonti di senso favorendo il confronto tra più verità in funzione del pluralismo, del riconoscimento delle differenze, dell’attenzione ai più deboli e del rispetto per l’umanità dell’uomo. Il volume presenta, in una prospettiva democratica e problematicamente aperta, alcune tematiche del pensiero chassidico per proporre al dibattito pedagogico contemporaneo nella scuola, nell’università e in tutte le agenzie educative alcuni spunti per ripensare criticamente il fare educazione in termini teoretici e in relazione alla prassi storica: l’educare è declinato secondo il pensiero chassidico, interpretato come pratica possibile per l’elaborazione di una nuova paideia e paradigma etico per un confronto con la storia. L’attenzione del chassidismo al racconto e all’interpretazione infatti rivela il raccontare/raccontarsi come strategia privilegiata per un approccio ermeneutico: dottrina del e per il popolo e concezione mistica e profetica, il chassidismo aspira al riscatto per tutti attraverso processi di contaminazione e immersione, tematica messa in luce attraverso la lettura di Buber, per il quale il pedagogico è relazione e incontro tra Io e Tu che diventano Noi nel reciproco riconoscimento, e di Kafka, che disegna il criterio del possibile e della problematicità in forma aperta e ha come cifra la logica del paradosso. Il volume si rivolge non solo agli specialisti di singoli campi d’indagine (ebraismo, pedagogia, storia dell’educazione…) ma anche a coloro che a vario titolo lavorano in ambito educativo.
Le storie dei saggi. I maestri della Bibbia, del Talmud e del Chassidismo
Gli avvertimenti profetici, le storie midrashiche, le interpretazioni di Rashi e i racconti chassidici sono guide illuminanti e senza tempo. Insegnano ad affrontare le sfide contemporanee e i sogni eterni. È un sapere che si tramanda da millenni, dal maestro all’allievo. Elie Wiesel ha raccolto le storie della Bibbia, del Talmud e della tradizione chassidica che più lo hanno ispirato. La matriarca Sara; l’eroico Sansone; il profeta Isaia; il santo Rabbi Yehoshua’ ben Levi: Wiesel racconta le loro vicende, e quelle di altri uomini e donne inviati sulla terra per mostrare dove si può nascondere la scintilla del divino. Ma sono anche le vicende di uomini e donne che possono sbagliare, arrabbiarsi, soffrire. Ad affascinare, in queste pagine, è l’incessante ricerca della verità, ma anche l’umanità – e dunque le fragilità – dei loro protagonisti.
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