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Montagne del contrabbando
Contrabbando
Il mondo turbolento e miserabile dell’Avana negli anni Venti, popolata di pescatori, prostitute, contrabbandieri, bambini poverissimi e avventurieri senza scrupoli; con i suoi locali malfamati in cui si consumano sbronze colossali e dove regna, su tutto, la selvaggia bellezza del mare che circonda l’isola. Al centro del romanzo, considerato un classico della letteratura cubana, vi sono il proprietario della goletta “Buena Ventura”, un codardo mitomane consumato dal vizio che narra in prima persona la vicenda, e il comandante della barca, soprannominato Squalo, un uomo scaltro, consumato dall’esperienza e dalla vita misera del pescatore. E proprio per sfuggire alla miseria, un giorno Squalo suggerisce al proprietario la possibilità di utilizzare la barca per scopi molto più redditizi. Contrabbandare alcol negli Stati Uniti dominati dal Proibizionismo. Inizialmente attratto dalla proposta, l’armatore si dibatte però costantemente tra la possibilità del guadagno facile e la paura dei rischi e delle conseguenze. I due uomini si trovano così coinvolti in un lungo braccio di ferro psicologico e l’ambiguità della loro relazione è la vera essenza del romanzo, che procede in un’atmosfera di crescente suspense durante i preparativi e la messa in atto della pericolosa impresa…
Lungo i sentieri del contrabbando. Storie, testimonianze, appunti di viaggio
Lungo i sentieri che furono del contrabbando passano oggi molti percorsi turistici in particolare sulla propaggine Sud delle Alpi Lepontine che fanno da confine fra l’Alto Lario Occidentale e i Cantoni svizzeri del Ticino e dei Grigioni. Quei luoghi oggi apprezzatissimi per le splendide vedute rappresentano un patrimonio per la Regione Lombardia sotto il profilo ambientale, paesaggistico, culturale e turistico, le cui peculiari caratteristiche diventano la trama per descrivere un contesto socio-economico ormai dimenticato. Tante storie e tanti episodi di fughe e inseguimenti. Vicende umane che attraversano tutta la storia d’Italia.
Tacco e tabacco. Criminalità e contrabbando: il caso Brindisi
“Quando e come il contrabbando si fa crìmine? Perché le ‘bionde’ diventano il punto di convergenza del malaffare di consorterie diverse ma contigue? Secondo quali meccanismi tutto succede in Puglia? Chi se ne avvantaggia e chi fa finta di non vedere, di non capire? E per quali motivi passano anni e decenni prima che il male venga identificato come tale e alla fine rimosso, per quanto ormai si poteva rimuovere? Picciotti e camorristi fanno di un territorio quasi vergine il teatro di conflitti e di tragedie. Non a caso. La sponda dell’Est diventa la nuova frontiera da conquistare. Sulla scia del contrabbando si muovono droga e armi, e poi uomini, donne e bambini. Quattro mascalzoni assurgono al rango di uomini d’onore in grado di muovere capitali ingenti, seminando di lutti un ventennio e di veleni chissà quanto. Da Pecoraro a Ciccio la busta, da Don Raffaele a lazo, da Michele Greco detto il Papa alla ‘ndrina dei Bellocco: ecco i parenti prossimi della SCU, rapidamente ascesa al rango di quarta mafia in un rapporto strettissimo con i soldi del contrabbando di sigarette e con gli infiniti guadagni investiti dappertutto, in altri affari illeciti e in quelli meno evidenti, ma non per questo meno concreti, delle imprese lecite e stimabili. Soldi raramente andati in fumo. C’era una volta, in una notte gelida e buia, un posto di blocco… E due giovani militari in servizio. La loro morte segna il principio della fine del contrabbando. Di quello spavaldo e di quello mortale, almeno”. Nell’analisi offerta in Tacco e tabacco, Rosario Tornesello delinea il quadro del contrabbando nel Brindisino e di una terra, la Puglia, che nutre i suoi mostri di fumo, in un fragore assordante di motori, di auto e di barche. Una storia che attraversa il tempo, tracimante di sangue e denaro in mani lorde e balorde.
Cuore di contrabbando
Nella Londra tormentata dalla guerra, Noel ha dieci anni ed è solo. La sua amata madrina Mattie, una di quelle donne speciali d’inizio secolo orgogliosamente sostenute dal coraggio delle proprie scelte, è appena morta. Così, quando i tedeschi decidono di fare sul serio, Noel è costretto a trovare riparo nella città di St Albans, accolto nella modesta casa di Vera Sledge, madre – senza marito – di un figlio sfaccendato, figlia di una donna che comunica scrivendo su una lavagnetta e che intrattiene una straordinaria, univoca corrispondenza con Winston Churchill. Nutrito da Mattie a pane e libertà, istintivamente allergico alla stupidità, Noel ha poco da spartire con Vera e il suo sfrecciare inconcludente da una crisi all’altra. Ma la guerra mette sul piatto anche opportunità impreviste, e occorre approfittarne. L’insperata complicità tra i due si delinea quando si ritrovano a fare squadra: insieme suonano ai campanelli delle case di Londra e chiedono soldi per finta beneficenza. L’espediente restituisce un’ombra di sorriso a Noel, e regalerà a entrambi un incontro capace di spostare il cuore.
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