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Il deserto dei tartari. Nuova ediz.
Ai limiti del deserto, immersa in una sorta di stregata immobilità, sorge la Fortezza Bastiani, ultimo avamposto dell’Impero affacciato sulla frontiera con il grande Nord. È lì che il tenente Drogo consuma la propria esistenza nella vana attesa del nemico invasore. Che arriverà, ma troppo tardi per lui. Pubblicato nel 1940, Il deserto dei Tartari è “il libro della vita” di Dino Buzzati: nell’esistenza sospesa di Giovanni Drogo, infatti, i riti di un’aristocrazia militare decadente si mischiano a gerarchia, obbedienza e alla cieca osservanza di regolamenti superati e anacronistici. La sua storia è una «sintesi della sorte dell’uomo sulla Terra», il racconto «del destino dell’uomo medio» in attesa di «un’ora di gloria che continua ad allontanarsi», finché, ormai vecchio, si accorgerà «che questa sua aspirazione è andata buca» «Probabilmente» ha rivelato l’autore «tutto è nato nella redazione del “Corriere della Sera”, dal 1933 al 1939 ci ho lavorato tutte le notti, ed era un lavoro pesante e monotono, e i mesi passavano, passavano gli anni e io mi chiedevo se sarebbe andata avanti sempre così, se la grande occasione sarebbe venuta o no. Molto spesso avevo l’idea che quel tran-tran dovesse andare avanti senza termine e che mi avrebbe consumato così inutilmente la vita. La trasposizione di questa idea in un mondo militare fantastico è stata per me quasi istintiva» In questa edizione il testo è accompagnato dalla riproduzione di materiali inediti che permettono di ricostruire la genesi del romanzo e il suo percorso dalla pagina al grande schermo tra cambiamenti e finali diversi.
Opinioni:
Pubblicato nel 1940, Il deserto dei Tartari è “il libro della vita” di Dino Buzzati: nell’esistenza sospesa di Giovanni Drogo, infatti, i riti di un’aristocrazia militare decadente si mischiano a gerarchia, obbedienza e alla cieca osservanza di regolamenti superati e anacronistici. – LaFeltrinelli
Deserto blu
Fiore del deserto. Storia di una donna
“Un caso letterario, un bestseller internazionale” – Il Messaggero “La mutilazione genitale femminile è particolarmente diffusa in 28 Paesi africani. L’ONU ritiene che questa pratica abbia riguardato complessivamente 130 milioni di donne e ragazze. Molti africani emigrati in Europa e negli Stati Uniti non hanno abbandonato questa consuetudine. Se penso che quest’anno due milioni di ragazze subiranno quello che ho subito io, mi sento male e mi rendo conto che quanto più questa tortura andrà avanti, tante più saranno le donne come me, furiose e ferite”. – Waris Dirie Quella di Waris Dirie è una testimonianza straordinaria. La sua vita, ricca di momenti dolorosi ma anche di grandi felicità e successi, insieme avventurosa ed esemplare, l’ha portata dai deserti africani all’esclusivo mondo delle top model. È nata in un villaggio della Somalia, ha circa trent’anni: ma nessuno, nella sua famiglia di nomadi con dodici figli, annotò la data della sua nascita. Quando aveva più o meno cinque anni, suo padre decise che era giunto il tempo di infibularla: le pagine in cui Waris ricorda oggi quella mutilazione atroce sono assolutamente strazianti. Aveva tredici anni quando suo padre la vendette per cinque cammelli a un uomo di sessant’anni: Waris non accettò quel destino, fuggì da una zia a Mogadiscio, e poi a Londra, nella residenza di uno zio ambasciatore, come cameriera, a lavorare 18 ore al giorno 7 giorni su 7. Sempre meglio di quello che l’aspettava in patria, pensava. Così, quando lo zio, concluso il suo mandato, fu richiamato in Somalia, decise di restare in Inghilterra. Sola, iniziò a guadagnarsi da vivere lavando i pavimenti da McDonald’s. Analfabeta, si iscrisse a una scuola serale.
Opinioni:
Da questo libro è stato tratto il film di Sherry Hormann con Liya Kebede e Sally Hawkins. – LaFeltrinelli
Buchi nel deserto
Ingiustamente accusato di aver rubato un paio di puzzolenti scarpe da ginnastica, il giovane Stanley viene spedito dal giudice al riformatorio Campo Lago Verde. Perché mai Stanley e gli altri “ospiti” sono costretti a scavare ogni giorno un buco nel deserto, tormentati dalla sete e minacciati da lucertole dal morso letale? Quale segreto nasconde quell’inquietante distesa di sabbia rovente?
Opinioni:
Vincitore della Newbery Medal 1999 e del National Book Award for Young People’s Literature 1998 – LaFeltrinelli
Straordinariamente potente – Philip Pullman
Prosa cristallina, semplicità di stile, trama originale. Non una parola di questo libro è falsa – The Independent on Sunday
Una storia di amicizia con colpi di scena geniali e descrizioni così vivide che il calore della prigione nel deserto di Stanley fa bruciare le pagine. Da non perdere – The Times
Il tè nel deserto
Nel secondo dopoguerra, due americani, Porter Moresby e sua moglie Kit, lasciano New York per andare a fare un viaggio in Nord Africa, assieme all’amico Tunner. Scoprono un paese per molti aspetti culturalmente distante, dove i popoli locali non si sono amalgamati con gli occidentali: francesi, spagnoli, americani. Ciononostante, o forse proprio per questo, sotto quei cieli assolati e tra le dune del Sahara la coppia cerca di ritrovare se stessa. E ci proverà attraverso vie tortuose fatte di tradimenti e incomprensioni. Port si farà sedurre e rapinare da una giovane donna del deserto, mentre Kit cederà alla corte di Tunner con cui il marito l’ha fatta viaggiare da sola.
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