Questa è la pagina dedicata a genocidio armeno.
In questa pagina troverai 5 prodotti, tra cui “La marcia senza ritorno. Il genocidio armeno”.
Il genocidio degli armeni
Il libro prende le mosse dal declinare dell’impero ottomano nell’Ottocento, per mostrare come già sul finire del secolo il governo metta in opera un piano demografico-sociale che, a fronte del problema di ricollocare i cittadini turchi espulsi dalle regioni europee dell’impero diventate indipendenti, prevede la completa turchizzazione dell’Anatolia, attuata a spese degli armeni. Questi ultimi subiranno crescenti persecuzioni fino alla decisione, presa nel corso della Grande Guerra, di deportarli e sterminarli. Fra aprile 1915 e settembre 1916 centinaia di migliaia di armeni vennero uccisi. Oltre a ricostruire analiticamente il processo, Flores presenta anche la lunga battaglia della memoria che tuttora si combatte su un genocidio che la Turchia continua a negare.
Opinioni:
Il primo studio sistematico di uno storico italiano che va ad arricchire con nuove acquisizioni documentarie e storiografiche un tema oggi assai dibattuto – Il Sole 24 Ore
Il massacro degli armeni. Un genocidio controverso
Nel 1915, in piena Guerra mondiale, il regime dei Giovani Turchi fece deportare la gran parte degli armeni di Turchia nelle lontane terre dell’Anatolia orientale. Quasi il quaranta per cento della popolazione armena morì nel corso di poche settimane, tra marce forzate, massacri e brutalità di ogni genere. Da allora gli armeni di ogni paese ricordano quel tragico avvenimento come il primo genocidio del XX secolo. Guenter Lewy, celebre storico del nazismo, ha ricostruito la vicenda attraverso un imponente lavoro su archivi riservati e sulle testimonianze dei sopravvissuti. Il risultato è il primo, vero lavoro di storia su una delle pagine piú discusse del Novecento.
La marcia senza ritorno. Il genocidio armeno
La notte del 24 aprile 1915 ebbe inizio il ‘Grande Male’, il Metz Yeghem. Sono passati cento anni dal genocidio armeno. Cento lunghi anni di silenzi colpevoli, di verità non ancora condivise. L’anniversario rappresenta un’occasione per riflettere su una vicenda controversa: la storia oggi interpella i governi per il riconoscimento del genocidio di un milione e mezzo di armeni. La condanna di un crimine simile rappresenta un atto di giustizia verso le vittime, verso la coscienza umana, verso i superstiti.
Nazionalismo turco e genocidio armeno. Dall’Impero ottomano alla Repubblica
La Turchia è in pace con il proprio passato? Il sentimento nazionalistico nato con il crollo dell’impero, intrecciato al risentimento verso l’occidente che determinò tale crollo; il genocidio armeno dichiarato argomento tabù dai padri fondatori della Repubblica, gli stessi che furono responsabili della deportazione di massa e dei massacri degli armeni; la permanenza al potere dell’élite burocratico-militare ottomana nel passaggio dall’impero alla Repubblica; sono questi i principali nodi irrisolti, i fardelli storici che ostacolano il cammino politico del paese verso una democrazia fondata sulla libertà di pensiero, espressione e dissenso.
Pro Armenia. Voci ebraiche sul genocidio armeno
Quattro testimonianze sul genocidio armeno che ne ricostruiscono la storia, ne chiariscono le peculiarità e ne descrivono gli orrori denunciando le responsabilità con il coraggio di chi non rimane in silenzio davanti all’umanità calpestata e l’indignazione di chi vede il mondo restare inerme se non indifferente davanti al crimine.
Se volessi saperne di più, dai un’occhiata al nostro canale Youtube!
Lascia un commento
Devi essere connesso per inviare un commento.