Questa è la pagina dedicata a maltrattamento infantile.
In questa pagina troverai 5 prodotti, tra cui “Abuso e maltrattamento all’infanzia. Modelli di intervento e terapia cognitivo-comportamentale (Psicoterapie Vol. 223)”.
Il bambino maltrattato. Le radici della depressione nel trauma dell’abuso infantile
Una donna su quattro ha subito nell’infanzia gravi forme di abbandono o di abuso, e questi eventi raddoppiano il rischio di depressione nell’età adulta. Con le parole delle donne intervistate nel corso di una ricerca ventennale, le autrici delineano un quadro vivo degli effetti a lungo termine di esperienze infantili traumatiche. Al testo è accluso il questionario CECA, un test autosomministrabile validato scientificamente, che misura l’incidenza dell’esperienza traumatica all’interno della storia familiare.
Home visiting. Un modello innovativo di prevenzione del maltrattamento infantile
Il Cismai – Coordinamento Italiano dei Servizi contro il Maltrattamento e l’Abuso all’Infanzia – da 25 anni si occupa della violenza fisica, emotiva, sessuale, assistita, educativa che bambini e ragazzi possono subire in famiglia. Questi eventi si traducono in una gamma di esperienze traumatiche che producono, nel delicato percorso evolutivo della personalità infantile o adolescenziale, difficoltà e ritardi a livello intellettivo, emotivo e sociale spesso con carattere di cronicità. Il pensiero della prevenzione è stato sempre presente ai professionisti e ai servizi pubblici e privati Cismai (a oggi 104), consapevoli della necessità di dare priorità ad azioni che intervengano prima che si sviluppi il maltrattamento. La svolta decisiva si è verificata nel 2006, quando l’Organizzazione Mondiale della Sanità ha pubblicato il documento Preventing child maltreatment: a guide to taking action and generating evidence, che individuava nell’home visiting uno strumento efficace di autentica prevenzione. Il Cismai ha quindi istituito sul tema una Commissione Scientifica i cui componenti, già in fase di elaborazione e formulazione delle linee guida, hanno iniziato la sperimentazione del metodo per valutarne concretamente l’efficacia, nella consapevolezza che non è più possibile definire interventi preventivi, pur sempre indispensabili, che arrivino dopo che il bambino ha già subito qualche esperienza negativa in famiglia. Sono state quindi elaborate le “Linee Guida per gli interventi di home visiting come strumento nella prevenzione del maltrattamento intrafamigliare all’infanzia”, che questo libro approfondisce e spiega nella sua interezza, oltre a contenerle in Appendice. Il primo volume della collana Cismai – che ha l’obiettivo di implementare gli scambi di pensiero scientifico e di esperienze fra soci e con il mondo scientifico circostante – contiene uno spazio introduttivo e una breve rivisitazione, a cura dell’attuale Presidente Gloria Soavi, di questi primi 25 anni di vita del Coordinamento. La presentazione delle linee guida è arricchita dal contributo di Marianna Giordano, membro attivo del comitato scientifico che ha prodotto le linee guida.
Le paure segrete dei bambini: Come capire e aiutare i bambini ansiosi e agitati
Abuso e maltrattamento all’infanzia. Modelli di intervento e terapia cognitivo-comportamentale (Psicoterapie Vol. 223)
Che cosa vuole una madre? Il desiderio materno nei casi di maltrattamento infantile
Che cosa vuole una madre? Questo è l’interrogativo che ci guida nelle intense pagine del libro di Angelo Villa. Sullo sfondo, possiamo sentire risuonare l’eco di una più famosa ed irrisolta questione del padre della psicoanalisi, Sigmund Freud, ovvero: che cosa vuole una donna? Per Freud questa domanda rimane senza risposta e rappresenta l’enigma per eccellenza. Ad esso sembra contrapporre la chiarezza del desiderio materno, in tal senso indipendente da quello femminile, quello della donna. Partendo da un’interrogazione sulla natura del trauma, volta ad indagarne il significato e la posizione soggettiva assunta dal bambino nell’accadimento, l’autore introduce l’idea lacaniana di trauma legata all’entrata nel linguaggio del soggetto. Villa si sofferma poi sull’importanza delle posizioni simboliche all’interno della famiglia e, in particolar modo, dalle difficoltà – molto spesso ignorate o sminuite incontrate dalle madri nel sostenere il loro desiderio. Attraverso la presentazione di sette casi clinici, Villa analizza le relazioni che il desiderio materno intrattiene con il malessere del figlio, costruendo il caso con il lettore e suggerendo delle possibili modalità di direzione della cura. Una lettura importante per chi è interessato all’incontro con l’altro attraverso lo strumento principe di cui, in quanto esseri parlanti, disponiamo: la parola, per quel che dire e ascoltare necessariamente implica.
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