Questa è la pagina dedicata a rapporto padre figlio.
In questa pagina troverai 5 prodotti, tra cui “L’arco e la freccia. Origini, crisi e sviluppo del rapporto tra padre e figlio”.
Il ritorno. Padri, figli e la terra fra di loro
Hisham Matar aveva diciannove anni quando il padre fu rapito in Egitto e portato in una prigione libica. Non lo avrebbe mai piú rivisto. E non avrebbe mai saputo nulla della sua sorte. Era stato giustiziato? Oppure no? Trentatre anni dopo Hisham, con la caduta di Gheddafi, può finalmente rientrare in Libia dopo un lungo esilio. Può incontrare amici e parenti, e grazie a loro ricostruire l’immagine ormai sbiadita del padre, cercando di scendere a patti con il dolore della sua assenza.
Opinioni:
Finalista al Premio Letterario Internazionale Tiziano Terzani, XIV edizione – LaFeltrinelli
Un viaggio lucido e struggente attraverso i luoghi di una memoria privata intrecciata a doppio filo con la storia libica del ventesimo secolo, che è anche la nostra. Un toccante racconto di perdita, amore e speranza. – LaFeltrinelli
La storia, commovente e potentissima, di una famiglia spezzata da questo nostro tempo crudele. – Kazuo Ishiguro
Ti ricordi, papà? Padri e figlie, un rapporto enigmatico
Una lunga esperienza di psicoterapeuta ha messo l’autrice di questo libro a contatto con decine e decine di storie che si erano sviluppate a partire dai rapporti tra un padre e una figlia, storie diverse con esiti simili o simili con esiti diversi, rievocate ora in poche righe, ora in qualche pagina. Ma Gianna Schelotto non si limita a utilizzare i materiali resi disponibili dalla sua professione: segue anche, dall’infanzia all’età adulta, l’onda delle proprie emozioni intime, il filo commosso dei propri ricordi di figlia. Questa ispirazione personale le permette di muoversi con grande e insolita delicatezza su quel terreno minato che è il triangolo edipico.
Padri e figli. Guida a un rapporto che cambia
L’Italia sta invecchiando, l’Italia è un paese per vecchi. Il calo demografico che ha investito il nostro paese negli ultimi vent’anni ha creato uno scompenso nel rapporto fra giovani e anziani a tutto favore di questi ultimi, dal punto di vista non solo numerico, ma anche sociale, politico ed economico. È una situazione paradossale: nessuno difende i giovani, la solidarietà fra generazioni è venuta a mancare, le comunicazioni si sono interrotte. Antonio Sciortino cerca la radice di questo male indagando la figura del padre e le nuove relazioni che si tessono fra padri e figli. Oggi i padri hanno abdicato al loro ruolo di educatori, si sentono soli e inadeguati: soli perché la società contemporanea privilegia il singolo rispetto alla famiglia; inadeguati perché privi degli strumenti educativi che era la famiglia stessa a tramandare. Alla figura ormai desueta del padre-padrone se ne sono sostituite due non meno dannose: il padre assente e il padre amico. Saltano i riferimenti, mancano le guide che orientano nella crescita, e a questo ruolo non possono supplire né la scuola, né tantomeno i social network, nei quali i giovani sembrano cercare i nuovi maestri. Ma è proprio dai giovani che si sta levando, con voce sempre meno labile, la richiesta di una figura inedita di padre, un padre testimone, responsabile, autorevole e presente – di questo padre, i figli vogliono diventare i giusti eredi…
L’arco e la freccia. Origini, crisi e sviluppo del rapporto tra padre e figlio
I nostri genitori si sono sposati di solito in giovane età, magari lui era un po’ più anziano “perché era quello che portava i soldi a casa”, e noi figli eravamo sicuri che loro sarebbero invecchiati insieme. Oggi la situazione è ben diversa ed è sotto gli occhi di tutti. La morte della famiglia intesa in senso tradizionale avviene negli anni ’70. Anni marcati da movimenti tumultuosi da un punto di vista intellettuale, in cui si contestava il padre come rappresentante dell’autorità. Il rifiuto delle differenze di genere, in particolare, conduceva all’irrilevanza della figura del padre, con una visione dell’uomo come “donatore di seme”. Ma qual è il ruolo del padre di oggi? Che cosa ci si aspetta da lui? Che tipo di relazione può instaurare con il proprio figlio per garantirgli una crescita che sia realmente tale? L’autore, attraverso una analisi delle componenti storielle, antropologiche, psicologiche e sociologiche legate al processo dell’individuazione maschile, offre in questo volume un quadro realistico ma fiducioso del potenziale insito negli attuali movimenti di ricerca di una nuova identità.
Cosa resta del padre? La paternità nell’epoca ipermoderna
Nel tempo dell’evaporazione del padre e dello smembramento della famiglia tradizionale, cosa può avere una funzione di guida per il soggetto? Cosa resta del padre al di là del suo Ideale? Cosa rende possibile, nell’epoca del tramonto dell’Edipo, una trasmissione efficace del desiderio? Cosa significa “ereditare” la facoltà di desiderare? Come il desiderio e la Legge possono ancora accordarsi? Attraverso Sigmund Freud e Jacques Lacan e alcune figure tratte dalla letteratura (Philip Roth e Cormac McCarthy) e dal cinema (Clint Eastwood), si delineano i tratti di una paternità indebolita, ma comunque vitale, priva di ogni aura teologica e fondata sul valore etico della testimonianza singolare. Con una nuova prefazione dell’autore.
Opinioni:
La crisi della figura del padre e il suo possibile riscatto – LaFeltrinelli
Il padre non coincide con lo spermatozoo: c’è padre solo dove c’è la trasmissione di una eredità capace di umanizzare la Legge, c’è padre solo c’è testimonianza che la vita può essere desiderata sino alla sua fine, c’è padre solo quando si offre la figlio una versione singolare della forza del desiderio… – Massimo Recalcati, La Repubblica
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