Questa è la pagina dedicata a Rinascimento.
In questa pagina troverai 5 prodotti, tra cui “Assassin’s Creed. Rinascimento”.
Il libro nero del Rinascimento
Il Rinascimento costituisce il capitolo forse più glorioso della storia d’Italia. Animate da una vivacità culturale ineguagliata anche nei secoli a venire, città come Roma, Firenze, Mantova e Urbino hanno visto all’opera alcuni degli artisti più straordinari di tutti i tempi: da Leonardo a Michelangelo, da Raffaello a Tiziano, da Botticelli a Veronese. Ma abbagliati dalla bellezza che quest’epoca d’oro ha prodotto si finisce per dimenticarne il volto più cupo, che pure ha contribuito a fare dell’Occidente il mondo che conosciamo oggi. Perché la Gioconda, celebre per il suo sorriso, fu anche la moglie di un trafficante di schiavi, mentre il genio che la dipinse un grande inventore di armi e macchine da guerra; e se alcuni dei più grandi capolavori di sempre vennero commissionati da pontefici e cardinali, fu proprio la Chiesa a stilare, nello stesso periodo, l’Indice dei libri proibiti, e a potenziare il tribunale dell’Inquisizione. Lo splendore che tuttora contempliamo non può dunque essere scisso dalla propaganda, dai conflitti e dai fatti di sangue che macchiarono quegli anni. Rifacendosi a un ricco apparato di fonti e riportando alla luce anche le vicende di quanti – donne, ebrei, contadini, mercenari – vengono regolarmente esclusi dai libri di storia, Catherine Fletcher ci avvicina alla realtà autentica di un’epoca sorprendente in cui è impossibile separare la bellezza dal terrore.
Opinioni:
Rifacendosi a un ricco apparato di fonti e riportando alla luce anche le vicende di quanti – donne, ebrei, contadini, mercenari – vengono regolarmente esclusi dai libri di storia, Catherine Fletcher ci avvicina alla realtà autentica di un’epoca sorprendente in cui è impossibile separare la bellezza dal terrore. – LaFeltrinelli
Una storia di alleanze, inganni, saccheggi, assedi, carestie, delitti e torture orribilmente ingegnose. Un libro potente – The Guardian
Brillante e avvincente, ecco tutta la verità sul Rinascimento in un libro che fa luce su squallori e crimini, schiavitù e sesso, eccidi e inganni celati dietro le delizie dell’arte – Simon Sebag Montefiore
Se pensavate che il Rinascimento fosse solo bei quadri e riscoperta dei classici, vi sbagliavate di grosso – Sunday Times
Il Rinascimento in Italia
Questo saggio studia il periodo di storia italiana compreso fra il 1430 e il 1560. Dopo aver tratteggiato la fortuna storiografica del Rinascimento, il volume descrive l’evoluzione generale della situazione politica, la tipologia degli stati che si svilupparono nella penisola, la formazione della società di corte, l’emergere di un diffuso mecenatismo artistico utilizzato dalle classi dirigenti con intenti propagandistici e per rafforzare la propria immagine, e la straordinaria fioritura della cultura umanistica. Il volume mostra anche come il Rinascimento italiano abbia esteso la sua influenza sul resto d’Europa e come la società aristocratica europea abbia conservato a lungo cultura e stili di vita elaborati nell’Italia rinascimentale.
I pittori italiani del Rinascimento
In questo volume Berenson passa in rassegna le grandi scuole e i massimi maestri della pittura italiana del Rinascimento. Scrisse Benedetto Croce: “Nel rileggere il libro su “I pittori italiani del Rinascimento”, mi pareva di leggere quasi una continuazione della “Storia della letteratura italiana” del De Sanctis, col suo insistere sul carattere poetico proprio dei poeti, e qui di ciascun pittore. E vorrei osservare che le idee del Berenson hanno bisogno di abbandonare le angustie nelle quali sinora si sono rinserrate, ed essere accolte nei grandi saloni della filosofia, dove troveranno sede degna e possibilità di svolgimenti adeguati”.
Giulio II. Il papa del Rinascimento
Giovanissimo, Giuliano viene proiettato sulla scena dallo zio, asceso al soglio pontificio come Sisto IV. La nomina a cardinale gli arriva quando non è ancora trentenne, nel 1471. Non si fermerà più. Passo dopo passo, scontro dopo scontro, cresce in potere, fama, forza diplomatica. S’impone grazie a un talento innato per l’intrigo, ma anche a un’incrollabile fede nella missione della Chiesa. Tiene testa ad Alessandro VI Borgia, il suo grande, temibile rivale. Partecipa a quattro conclavi, e da quello del 1503 esce papa come Giulio II. I dieci anni del suo pontificato sono i più splendidi e controversi di tutta l’età rinascimentale. Attira a sé i supremi artisti del tempo e li coinvolge in programmi ambiziosissimi, stabilendo con loro un rapporto spesso conflittuale, eppure sempre fecondo. Con Bramante progetta l’immenso cortile del Belvedere e avvia la costruzione della nuova basilica di San Pietro. Ingaggia un riottoso Michelangelo, lo costringe all’opera immane della volta della Sistina e gli commissiona il proprio gigantesco monumento funebre. Affida a Raffaello la decorazione delle Stanze vaticane. Perché sa che l’arte genera prestigio e, insieme al ferro e al fuoco della guerra, potrà rendere di nuovo grande la Chiesa. Di questo pontefice, terribile e lungimirante, Giulio Busi descrive con acume anche la dimensione quotidiana e affettiva. Dietro al papa guerriero e collerico scopriamo così il religioso di solida cultura, l’amante della compagnia femminile, il padre premuroso della bella e saggia Felice, l’uomo afflitto dalla solitudine. È l’altra faccia del mito, il teatro delle ombre che accompagna le luci di un’Italia nella sua massima fioritura. Tutt’attorno ruota il mondo delle corti italiane e delle grandi potenze europee, fitto di trame e tradimenti, in cui gli alleati di oggi si trasformano, in un battibaleno, in nemici mortali. In questo turbinio di splendori e miserie, di sublimi capolavori e crimini efferati, Giulio II si fa largo con il suo stile inimitabile, fatto di arroganza, flessibilità e, perché no, idealismo. Il suo ideale? Il potere terreno, a tutti costi, come garanzia della Chiesa universale. E se qualcuno vuol dubitare, si accomodi pure, ma stia in disparte. Lui, dei dubbi, non sa che farsene.
Opinioni:
Due grandi figli della Liguria si contendono il Rinascimento. Per Cristoforo Colombo, il mare è l’occasione di riscatto e di successo. Per Giuliano Della Rovere c’è Santa Madre Chiesa. – LaFeltrinelli
Assassin’s Creed. Rinascimento
Firenze, 1476. Ezio Auditore ha diciassette anni, è figlio di un ricco banchiere alleato dei Medici, e trascorre molto del suo tempo assieme agli amici, tra divertimenti e bravate. Non ha un problema al mondo, e si gode la vita. Ma quella giovinezza spensierata termina bruscamente quando la sua famiglia viene ingiustamente accusata di aver cospirato ai danni del governo. Suo padre e i suoi fratelli vengono giustiziati dopo che Uberto Alberti, un magistrato corrotto alleato dei Pazzi, distrugge le prove che inchiodano i veri responsabili. Solo Ezio, miracolosamente, riesce a sfuggire alla cattura. All’improvviso, è costretto a diventare adulto: deve nascondersi, difendersi, proteggere la sorella e la madre. Ma vuole vendetta. Si rifugia dallo zio a Monteriggioni, il borgo fortificato in alta Toscana, e scopre così che il padre era in realtà membro della setta degli Assassini, che da secoli si contrappongono ai Templari, dove militano sia i Borgia sia i Pazzi. Da quel momento e per molti anni Ezio si aggira per l’Italia, silenzioso e invisibile ma non privo di amici, per uccidere a uno a uno i Templari, di cui il padre gli ha lasciato una lista; è aiutato da Leonardo da Vinci, che costruisce per lui armi sofisticate, e da Niccolò Machiavelli, anch’egli membro dell’ordine degli Assassini. Basato sul videogioco Ubisoft Assassin’s Creed II, il primo, libro di una serie epica, che al fascino della storia unisce la suspance del thriller.
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