Questa è la pagina dedicata a sull’ozio.
In questa pagina troverai 5 prodotti, tra cui “Utopia”.
Sull’ozio. Testo latino a fronte
“Quindi io vivo secondo natura se mi sono completamente dedicato a lei, se sono suo spettatore e cultore. La natura ha voluto che vivessi entrambe le vite, quella attiva e quella libera per la contemplazione: io le vivo entrambe perché neppure la contemplazione è senza attività.”
Per una vacanza oziosa. Cinque saggi sull’ozio
Francesco Bracciolini. Gli «ozi» e la corte
I saggi raccolti nel volume mettono a fuoco la vicenda letteraria e biografica di Francesco Bracciolini, figura poetica di spicco nel primo Seicento italiano. Il volume riunisce ricerche – avviate in occasione del convegno Francesco Bracciolini. Gli ‘ozi’ e la corte (Pisa-Pistoia, 21-22 settembre 2017) – che vedono affiancarsi prospettive disciplinari diverse: agli affondi letterari e critici si avvicendano infatti approfondimenti storico-artistici, nonché edizioni di testi inediti o difficilmente reperibili. Il libro, ricco di novità, aggiorna e integra in molte parti il profilo del poeta delineato sul finire dell’Ottocento da Michele Barbi, con la sua Notizia della vita e delle opere di Francesco Bracciolini. Introduzione di Maria Cristina Cabani.
Mandala magici. Libri antistress da colorare
Libera i colori della serenità e della fantasia con un universo da colorare che elimina lo stress, aiuta la concentrazione e migliora l’umore.
Opinioni:
E se bastasse armarsi di pennarelli e matite per stare meglio? – LaFeltrinelli
Utopia
Originariamente scritto in latino nel 1516, questo libro rappresenta a buon titolo il prototipo moderno della letteratura utopistica e visionaria. Suddiviso in due parti, il libro è incentrato sul dialogo di More con Raffaele Itlodeo (“il chiacchierone”). Questi, gran viaggiatore, esordisce con la descrizione a tinte vive dell’Inghilterra dell’epoca. Il fenomeno delle recinzioni, dell’espropriazione delle terre comuni a opera della nobiltà terriera, aveva condotto sul lastrico vaste componenti della società inglese, soprattutto i contadini. Da lì l’aumento vertiginoso della criminalità, dei reati e dei furti. Ma è nella seconda parte dell'”Utopia” che Itlodeo espone la sua ricetta per ovviare al malgoverno appena descritto: la repubblica di Utopia, una società in cui è abolita la proprietà privata e dove l’uso dei beni è concesso solo in base ai propri bisogni. Abolendo la proprietà privata viene annullata così la ragione prima del furto, dando vita pertanto a una società molto meno violenta. È altresì bandito anche l’uso del danaro, perché le cose sono soppesate solo in base al loro valore d’uso e non per il loro valore di scambio. In questa isola, amministrata rettamente, ognuno può professare la religione che meglio crede, anche se tutti convengono per l’esistenza di un Dio, creatore e provvidente, e per l’esistenza altresì dell’anima, la cui credenza è essenziale anche per il retto governo della società.
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