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La Repubblica di Weimar: democrazia e modernità
A causa del suo esito tragico, la storia della Repubblica di Weimar è stata spesso ricostruita all’ombra del suo fallimento. Il volume offre uno spaccato della riflessione storiografica critica sulla parabola weimariana e ne illustra le molte sfaccettature. I saggi qui raccolti danno conto di un complessivo mutamento di prospettiva che ha portato la ricerca storica a prendere le distanze dalle narrazioni teleologiche e a riconsiderare le ragioni della crisi della prima repubblica tedesca: la cesura della guerra mondiale, le fratture sociali prodotte dal capitalismo, le culture politiche, le implicazioni della globalizzazione e i condizionamenti del contesto europeo e internazionale. Vengono analizzate le dinamiche fondamentali della vicenda storica di Weimar ed esplorate prospettive analitiche che permettono di gettare nuova luce sui complessi nessi di relazione tra l’esperimento weimariano e la storia della democrazia e della modernità europea.
La Repubblica di Weimar. Anni di crisi della modernità classica
Opera di uno dei più brillanti esponenti della nuova scuola storica tedesca, purtroppo prematuramente scomparso, «La Repubblica di Weimar», si caratterizza come un’interpretazione della storia, ovvero non come una compilazione di fatti destinata a essere superata da altre più complete. Peukert, dopo aver collocato l’esperienza di Weimar nella continuità della storia tedesca, si concentra sul tema a suo dire centrale, le «tensioni della modernizzazione sociale», e legge la storia di Weimar in tutta la sua contraddittoria ricchezza: conflitti generazionali, sviluppo e crisi dello Stato sociale, avanguardie artistiche e cultura di massa, fino a descrivere l’ingannevole stabilità che precedette la crisi finale.
Opinioni:
Una riflessione sulla crisi della modernità che sottolinea l’attualità della storia della Repubblica di Weimar come modello per interpretare la fragilità delle democrazie contemporanee e il carattere potenzialmente catastrofico della modernità. – LaFeltrinelli
La repubblica di Weimar
La Repubblica di Weimar (1919-1933) è una fase cruciale della storia tedesca e in generale un episodio paradigmatico di quella lunga stagione di crisi nella politica e nella società europea compresa fra le due guerre mondiali. La Repubblica, che liquidò il Reich e fu il primo regime democratico della storia tedesca, fu un periodo culturalmente vivace, politicamente turbolento, economicamente drammatico. Il volume ne ricapitola la storia richiamando l’attenzione in particolare sui conflitti legati al processo di modernizzazione: la Germania visse infatti in quegli anni la transizione da società ancora largamente agricola a società industriale. Le tensioni e le difficoltà, acutizzatesi con la crisi del ’29, finirono per dar spazio al nazionalsocialismo che infine nel 1933 si impadronì del potere.
Morte della democrazia. L’ascesa di Hitler e il crollo della Repubblica di Weimar
Affermare che Hitler fu regolarmente eletto è troppo semplice. Il Führer non avrebbe mai potuto ottenere il potere se i politici di punta non avessero risposto a un’ondata di insurrezioni populiste cercando di cooptarlo; una strategia che invece li schiacciò in un angolo, dal quale l’unica via d’uscita fu quella di accogliere i nazisti in Parlamento. Benjamin Carter Hett mette a nudo la catastrofica sicurezza dei politici conservatori, convinti che i nazisti li avrebbero senza dubbio sostenuti, non capendo invece che i loro sforzi li stavano in realtà consegnando nelle mani di Hitler, a cui affidarono di fatto gli strumenti per trasformare la Germania in una feroce dittatura. L’autore è uno studioso di spicco della Germania del Ventesimo secolo e un narratore di talento, e nel ritrarre questi politici inetti mostra quanto fragile possa essere la democrazia quando chi è al potere non la rispetta.
Opinioni:
Libro dell’anno per «The Times» e «The Daily Telegraph» – LaFeltrinelli
Il racconto appassionante dell’ascesa del Partito nazista al potere, dei tragici fallimenti della Repubblica di Weimar e della miopia di un’intera classe politica. Un monito storico che conserva intatta tutta la sua attualità. – LaFeltrinelli
Perché nella Germania degli anni Trenta l’intero sistema democratico si sgretolò cosí rapidamente? Come poté un governo democratico permettere ad Adolf Hitler di conquistare la Germania? – Anonimo
I becchini. L’ultimo inverno della Repubblica di Weimar
«Un periodo che abbiamo studiato solo sui manuali di storia d’improvviso si accende di tinte forti – Frankfurter Allgemeine Sonntagszeitung Novembre 1932. La Repubblica di Weimar sta vacillando. L’economia è in rovina, il clima politico si fa sempre più violento e gli scontri tra comunisti e nazionalsocialisti infuriano per le strade. Nel parlamento e nella cancelleria faccendieri, avventurieri, estremisti e demagoghi sono impegnati in una spietata lotta per il potere, fatta di imposture, menzogne, battaglie e inganni. Di lì a poche settimane cinque uomini decideranno le sorti della Germania. Insieme ai nazionalsocialisti Adolf Hitler e Joseph Goebbels, i cancellieri Franz von Papen e Kurt von Schleicher tessono una rete di intrighi intorno all’anziano presidente Paul von Hindenburg in una drammatica scalata al potere. Rüdiger Barth e Hauke Friederichs hanno attinto a diari, lettere, documenti inediti e appunti personali di un gran numero di attori e osservatori, e ne hanno ricavato un resoconto travolgente delle ultime dieci settimane della Repubblica di Weimar e di come Hitler e i suoi nemici hanno seppellito la prima democrazia tedesca.
Opinioni:
Un resoconto travolgente delle ultime dieci settimane della Repubblica di Weimar e di come Hitler e i suoi nemici hanno seppellito la prima democrazia tedesca. – LaFeltrinelli
In Russia sono bastati cinquantamila bolscevichi per fare la rivoluzione; in Germania gli elettori del Partito comunista sono circa sei milioni. In Italia Mussolini ha dato la scalata al potere con l’aiuto di duecentomila fascisti. Il partito nazionalsocialista di Adolf Hitler può contare su una base di circa dodici milioni di elettori. Per quanto tempo ancora si può sperare di mantenere in piedi la repubblica tedesca? – Hubert Renfro Knickerbocker, 1932
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