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In questa pagina troverai 5 prodotti, tra cui “Storia dei media digitali. Rivoluzioni e continuità”.
Storia dei media digitali. Rivoluzioni e continuità
Quanto è rivoluzionaria la cosiddetta ‘rivoluzione digitale’? E quanto, invece, il digitale affonda le proprie radici nei vecchi media analogici dell’Otto-Novecento? Partendo da questi interrogativi, Gabriele Balbi e Paolo Magaudda ci guidano in un originale viaggio attraverso la storia dei media digitali, dalla prima metà del Novecento ai giorni nostri. Con un’ottica globale, gli autori ripercorrono le tappe principali della storia del computer, di internet, del telefono cellulare e della digitalizzazione di alcuni settori dell’industria culturale quali musica, stampa, cinema, fotografia e radiotelevisione. Tra rotture rivoluzionarie e sorprendenti continuità, “Storia dei media digitali” getta uno sguardo disincantato su una delle mitologie del nostro tempo.
Social media marketing. Marketer nella rivoluzione digitale
Il testo, di ampio respiro, è stato concepito sia per i principianti indecisi tra le troppe possibilità di scelta, sia per i professionisti con un’esperienza consolidata che vogliano migliorare le loro prestazioni e avere successo nella comunicazione. Kotler fornisce una quantità di indicazioni che provano la loro efficacia nel mondo reale ben oltre la mera padronanza del gergo del social media marketing.
Opinioni:
Considerato da “Bookauthority” uno dei migliori testi di marketing a livello mondiale, questo libro guida il lettore nel labirinto di comunità, piattaforme e risorse social, e lo mette in grado di decidere consapevolmente quali strumenti usare e come massimizzare la loro efficacia. – LaFeltrinelli
L’ultima ideologia. Breve storia della rivoluzione digitale
La rivoluzione digitale ci ha reso sempre connessi e in grado di comunicare istantaneamente con persone di tutto il mondo, ci ha regalato una quantità apparentemente infinita di informazioni e opportunità, ci ha dato l’illusione che vecchie barriere e gerarchie crollassero e che “magnifiche sorti e progressive” fossero davanti a noi. Ma è proprio così? O si tratta di una vera e propria ideologia, con i suoi miti, i suoi profeti, le sue menzogne?
Opinioni:
Un libro attualissimo e straordinariamente utile per capire meglio una delle narrazioni più significative del nostro tempo. – LaFeltrinelli
Soppiantando la forza propulsiva delle rivoluzioni politiche o economiche del Novecento, quella digitale ha promesso, e continua a promettere, l’illusione di un mondo nuovo e migliore. “L’ultima ideologia” ne ripercorre la storia (nemmeno troppo breve), mettendo in luce le narrazioni che l’hanno accompagnata fino a oggi. – Massimo Rospocher, La Lettura – Il Corriere della Sera
Guida psicologica alla rivoluzione digitale. I pericoli delle tecnopatologie, le opportunità delle psicotecnologie
La reboante rivoluzione digitale ha da tempo innescato una silenziosa, ma dirompente, rivoluzione psicologica. Le nuove tecnologie hanno, infatti, modificato il funzionamento del nostro cervello, trasformando comportamenti e stili di vita. Al cospetto di una metamorfosi di tale portata, i professionisti della salute mentale (e figure di riferimento quali genitori, insegnanti, manager e politici) sono chiamati a sviluppare una nuova consapevolezza sui rischi psicofisici, relazionali e sociali e, al tempo stesso, sulle opportunità benefiche per la mente, derivanti dalle piattaforme e dai dispositivi digitali odierni. Storicamente, discipline come la psicologia e la psichiatria hanno tenuto a debita distanza la tecnologia, spesso considerata disumanizzante e antitetica al rapporto d’aiuto, ma l’impulso delle neuroscienze, le nuove lauree a tema psicodigitale, l’ampia disponibilità di device, gli ingenti investimenti nel settore della salute mentale digitale, impianti normativi che spingono verso innovative terapie digitali e, non ultima, la pandemia, stanno contribuendo a trasformare definitivamente questo rapporto. Il crescente sviluppo di servizi tecnologici per il benessere psicologico e il cambiamento positivo, accessibili a una popolazione sempre più vasta, stanno generando inediti paradigmi di supporto che promuovono il coinvolgimento attivo nei percorsi di cura e nuove stimolanti professioni interdisciplinari, potenzialmente in grado di avviare un’era di innovazione terapeutica senza precedenti.
Opinioni:
Per la formazione di psicologi e medici, manager e politici, genitori e insegnanti. – LaFeltrinelli
Dentro la rivoluzione digitale. Per una nuova cultura dell’impresa e del management
Questo libro cerca di offrire una visione pro-attiva dell’evoluzione digitale. Il pervasivo impiego di macchine e algoritmi che hanno perso la rigidità standardizzante e replicativa del passato sta cambiando i modi di fare impresa, di svolgere le funzioni manageriali, di dare senso al consumo e alle relazioni sociali. I dispositivi digitali di oggi diventano sempre più capaci di interagire con le nostre idee e capacità, fornendoci servizi sempre più flessibili, personalizzati, collaborativi. Cambiano i modi di generare valore, mettendo insieme economia del gratuito (free), condivisione (sharing economy), globalizzazione (global value chain), trasformazione dei business model e perfino dei prodotti (servitization) in una nuova economia in cui le piattaforme digitali facilitano le relazioni tra persone, imprese e territori, da un lato, e d’altro le controllano in regimi di quasi monopolio. In questo contesto, la digitalizzazione aumenta in modo dirompente l’efficienza che viene a realizzarsi nelle singole produzioni, aprendo prospettive di sviluppo ancora tutte da immaginare, da costruire. E tuttavia mostra anche un “lato oscuro” in cui gli uomini rischiano di perdere il controllo dei processi economici e sociali consegnandolo ad automatismi intelligenti, capaci di evolvere e imparare. In che misura questi automatismi sostituiranno il lavoro umano, creando una diffusa disoccupazione tecnologica? In che modo manager, consumatori, lavoratori e cittadini potranno sottrarre le loro scelte e i loro desideri al controllo di automatismi efficienti di cui non potranno facilmente fare a meno? In quale modo possiamo agganciare la dirompente energia positiva dell’evoluzione digitale contenendone il lato oscuro? La tesi sostenuta dagli autori è che nel futuro che ci attende esista la possibilità di recuperare spazi di libertà e di esplorazione per l’intelligenza degli uomini a condizione di uscire dalla sterile contrapposizione tra tecno-ottimisti e tecno-pessimisti. Cercando invece, pragmaticamente, di realizzare forme di collaborazione attiva tra uomini e macchine, in un mondo caratterizzato da livelli crescenti di complessità. Un mondo in cui le macchine – per quanto intelligenti – non possono fare da sole, avendo necessariamente bisogno delle capacità di immaginazione, progettazione e condivisione di senso proprie degli uomini.
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