Questa è la pagina dedicata a storia dell’hip hop.
In questa pagina troverai 5 prodotti, tra cui “Hip hop raised me. La storia del rap raccontata da un protagonista”.
La storia del rap. L’hip hop americano dalle origini alle faide del gangsta rap 1973-1997
Nato come una delle quattro discipline dell’Hip Hop, il movimento culturale sorto per dare forma e visibilità all’identità giovanile dei ragazzi afroamericani, il rap si è trasformato nel fenomeno musicale più importante e di successo dai tempi del rock and roll. Ma che cosa c’è dietro e dentro il mondo del rap? Da dove nasce? Chi sono stati i pionieri? Quali gli artisti, manager, discografici, che dalla metà degli anni ’70 hanno trasformato una musica che sembrava una moda passeggera, in un’industria multimilionaria? Chi è il più grande rapper di sempre? Che significa “guerra delle coste”? È una musica uomini, o anche le donne hanno avuto un ruolo importante? Quanto sono diversi il rap di New York da quello di Los Angeles di Chicago o del Sud degli Stati Uniti? E davvero il rap del Sud, la cosiddetta “terza costa”, ha rovinato l’Hip Hop? Questo primo libro si sofferma sulle origini, l’era pionieristica e il passaggio da innocuo divertimento a fenomeno planetario. Una “età dell’innocenza” perduta con la violenta rivalità fra l’East Coast e la West Coast, degenerata in una faida culminata nell’assassinio di due dei più amati rapper di sempre: Tupac Shakur e The Notorious B.I.G.
La storia del rap. L’hip hop americano degli anni duemila dalla rinascita al fenomeno trap. 1998-2018
Nato come una delle quattro discipline dell’hip hop, il movimento culturale sorto per dare forma e visibilità all’identità giovanile dei ragazzi afroamericani, il rap si è trasformato nel fenomeno musicale più importante, disturbante e di successo dai tempi del rock and roll. Gli anni Duemila, in particolare, rappresentano per il rap statunitense un periodo complesso e controverso, con la sua età dell’oro ormai alle spalle e i momenti drammatici attraversati con la tragica uscita di scena di Tupac Shakur e The Notorious B.I.G., assassinati in circostanze mai chiarite. Però anche il nuovo millennio ha indiscutibilmente scritto pagine di storia importanti. Tra queste, il più apprezzato fra tutti i ragazzi bianchi che erano entrati nel rap game, Eminem, è arrivato a guadagnarsi un posto tra i migliori rapper di sempre; un ex spacciatore di crack sopravvissuto a nove colpi di pistola, 50 Cent, ha riportato New York in vetta alle classifiche; il genio musicale del produttore e rapper Kanye West ha riscritto le regole del gioco, mentre il talento lirico di Kendrick Lamar ha riacceso i riflettori sulla West Coast. Ma soprattutto un nuovo sottogenere del rap, la trap, ora riempie le piste dei club e gli artisti provenienti dal Sud degli Stati Uniti, aree da sempre marginalizzate, dominano costantemente le vette delle classifiche mondiali. Tra vari stili e tendenze, gli anni dal 2000 in avanti sono stati una montagna complicata da scalare per la cultura Hip Hop americana. Questo secondo libro de “La storia del rap” è il racconto di un’arrampicata ardua, temeraria, scandalosa a volte, ma comunque sempre appassionante.
Can’t stop won’t stop. L’incredibile storia sociale dell’hip-hop
Con uno stile avvincente, degno del miglior giornalismo anglosassone, Jeff Chang racconta l’evoluzione della musica rap e della cultura hip-hop. A partire dalle sue origini giamaicane negli anni sessanta e ai suoi primi vagiti nelle feste di caseggiato nel Bronx, il rap ha raggiunto in pochi anni una dimensione di largo consumo popolare. I passaggi che caratterizzano la storia di questa musica così popolare sono illustrati ripercorrendo la parabola dei diversi stili, i tanti DJ, MCs, b-boy che hanno lasciato un segno importante sulla musica, il graffitismo, il ruolo dell’ideologia nazionalista nera, i single e gli album più importanti, oltre alle feste di strada che hanno dato forza al movimento radicandolo fin da subito nella consapevolezza della gente.
La vera storia dell’hip hop. Tutto quello che non vogliono farti sapere sul legame tra gli alieni e la musica del momento
In origine i rapper vivevano nel ghetto, ora sono ricoperti d’oro. Come hanno fatto? Forse qualcuno li ha contattati da un’altra dimensione e ha dato loro precise istruzioni? In questo trattato antropologico, il Dr. Pira mette in luce gli insospettabili legami tra il mondo gangsta del Rap e gli abissi oscuri dell’ufologia più estrema.
Hip hop raised me. La storia del rap raccontata da un protagonista
Cresciuto artisticamente a cavallo tra gli anni ‘80 e i ‘90, nel corso della sua carriera Semtex ha affiancato ai piatti artisti del calibro di Nas, Wu- Tang Clan, De La Soul, Dizzee Rascal e di tutta la scena grime londinese, oltre a diventare una colonna portante di Def Jam UK, BBC Radio 1Xtra e una delle personalità radiofoniche più autorevoli del mondo per la musica rap. Hip Hop Raised Me racconta la storia della più significativa cultura urbana di sempre, dagli albori fino ai suoi più recenti sviluppi, da Kool Herc fino a Kendrick Lamar, Kanye West, Drake e J Cole. Le origini tormentate nel Bronx degli anni ‘70; i primi successi e la diffusione globale; l’età dell’oro dei tardi anni ‘80; la consacrazione e le faide interne degli anni ‘90; le nuove sfide e i grandi traguardi del terzo millennio. Musica, arte, politica, moda, industria discografica, cinema: nulla viene trascurato in quella che da molti è stata definita una vera e propria “Bibbia dell’hip hop”. Un’epopea in grado di appassionare sia i fan del rap di lunga data che i neofiti, impreziosita dalla prefazione di un vero eroe del genere, Chuck D dei Public Enemy.
Opinioni:
40 anni di cultura e musica hip hop rivivono in uno straordinario volume: un appassionante intreccio di testimonianze inedite, immagini introvabili, memorabilia e album imprescindibili, selezionati e raccontati da un vero protagonista della scena europea, DJ Semtex. – LaFeltrinelli
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