I libri sull’America di questa classifica spaziano dai romanzi a libri storici.
Sono libri adatti ad appassionati del Nuovo Continente in tutte le sue sfaccettature.
La classifica è generata in automatico i base alle preferenze di acquisto dei cultori di questo tema.
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Non sono libri di viaggio per quello vi consiglio di controllare
Classifica dei Migliori Libri sull’America
America. Viaggio alla riscoperta di un Paese
America «impero del male» o «patria delle libertà»? Una nazione creatrice di miti e valori o un Paese in declino e diviso al suo interno? Come si misura la «vera distanza» tra San Francisco e Miami? Perché è impossibile avere una conversazione in inglese con un tassista di New York? Come si spiegano la tragica sequenza delle sparatorie e nel contempo il record delle start-up, la scarsa disoccupazione giovanile e la migrazione interna dalla California verso la Florida? Capire l’America è una sfida, oggi più che mai: ci fa velo un secolo di stereotipi costruiti da cinema e letteratura, moda e arte, musica e serie televisive. Si aggiunge la rinascita di un antiamericanismo antico e viscerale, che condiziona molti italiani. Bisogna avere radici profonde in questa nazione – pagarci le tasse, averci mandato i figli a scuola, usarne la sanità, aver fatto il giurato in un processo, averci comprato casa e creato una società – per superare la barriera dei luoghi comuni. Le sorprese sono tante quante le Americhe, al plurale, e tutte le loro comunità etniche. Federico Rampini, che in America ha vissuto per quasi un quarto di secolo, firma un ritratto illuminante degli Stati Uniti che enuclea i grandi e i piccoli problemi del Paese. Di ogni differenza abissale con l’Europa indica origini e ragioni, dalla politica all’economia, dalla cultura alla società, dalla quotidianità alla genesi del Dna nazionale. L’autore compie uno slalom fra le contraddizioni, un’operazione di pulizia dai preconcetti, e ci regala una guida di viaggio in senso letterale: perché si può comprendere l’America solo vivendola e guardando dietro le apparenze. Per intuire magari dove andrà a finire.
Opinioni:
Federico Rampini compie uno slalom fra le contraddizioni, un’operazione di pulizia dai preconcetti, e ci regala una guida di viaggio in senso letterale: perché si può comprendere l’America solo vivendola e guardando dietro le apparenze. Per intuire magari dove andrà a finire. – LaFeltrinelli
I tanti volti degli Stati Uniti descritti da un cronista che non si limita alle rappresentazioni di facciata e ai luoghi comuni di un paese che, osservato nel cuore profondo, sfugge ai pregiudizi illuministi. – Libero
Limes. Rivista italiana di geopolitica. Tempesta sull’America (2020) (Vol. 11)
Limes indaga la tempesta che agita gli Stati Uniti. Partendo dalle ultime elezioni presidenziali, ne scava le convulsioni interne, ne illustra le faglie. A determinare rabbia e incomprensioni è la condizione imperiale, sfruttata da alcuni Stati, subìta da altri, respinta da altri ancora. Cui si somma la diffidenza esistente tra la popolazione profonda e gli apparati federali. Per immaginare come la bufera potrà rovesciarsi sul pianeta. Nella prima parte “Americani vs Americani” approfondiamo le differenze tra le principali regioni della superpotenza. Ovvero le coste, post-storiche e massime beneficiarie dello status egemonico; il Sud, orgoglioso dell’impero e rabbioso verso il resto del paese che ne misconosce l’alterità; il Midwest, stretto tra l’istinto di estinguere l’impero e la voglia di custodirne la gloria. Quindi analizziamo la dimensione demografica, economica, elettorale dell’America attuale e futura. Nella seconda parte “Stati emersi vs Stati profondi” ci dedichiamo allo scontro tra l’amministrazione politica e gli apparati, tra il potere centrale e gli Stati federati, tra i complottisti e i media. Con passaggi sulla crisi della tecnocrazia e dell’università. Nella terza e ultima parte “La tempesta nel mondo” proviamo a stabilire il grado di maturità dell’impero, la distanza tra la superpotenza e gli alleati, le possibili conseguenze sul mondo del malessere statunitense. Descrivendo quale sarà l’approccio americano alla Cina, alla Russia, alla Germania, all’Anglosfera, all’America Latina. Limes si basa sull’incrocio di competenze e approcci molto diversi. Ad essa collaborano infatti studiosi (storici, geografi, sociologi, politologi, giuristi, antropologi eccetera) ma anche decisori (politici, diplomatici, militari, imprenditori, manager eccetera), in uno scambio aperto di opinioni e in una feconda contaminazione di approcci. Salvo le opinioni apertamente razziste, in quanto tali avverse a un dibattito aperto e paritario, tutte le idee politiche e geopolitiche hanno pieno accesso alla rivista. Essa si fonda infatti sul confronto contrastivo di rappresentazioni e progetti geopolitici diversi o anche opposti. L’essenziale è che essi siano riconducibili a conflitti di potere nello spazio (terrestre, marittimo, aereo), e che siano quindi cartografabili. L’uso di cartine geopolitiche è quindi essenziale per sviluppare il confronto, e su Limes infatti la cartografia abbonda.
SULLE STRADE D AMERICA
Von the road non solo come viaggio nello spazio, ma anche come esplorazione in profondità, alla ricerca delle radici della cultura e dell’identità statunitensi. Questo volume è uno studio interdisciplinare dell’autobiografia di viaggio contemporanea che prende in esame la rinascita del travet writing nel periodo compreso fra gli anni settanta e la fine del Novecento. Da sempre segno distintivo dell’esperienza americana, il viaggio (come scoperta e conquista) è stato a lungo lo strumento prediletto nella costruzione identitaria nazionale. Al contempo, esso ha incarnato fin dall’inizio anche la protesta e il desiderio di fuga verso un altrove, spesso ricercato all’interno dei confini della madrepatria. La nuova narrativa on the road rivela quanto i significati del viaggio, del luogo e il senso di appartenenza siano tornati a essere cruciali nel discorso culturale odierno, proprio per le radicali e continue trasformazioni che i movimenti transnazionali e la ciclicità delle crisi economiche hanno generato nel tessuto sociale statunitense degli ultimi decenni. È una letteratura che contribuisce a gettare nuova luce sul rapporto fra gli Stati Uniti e l’altrove, sui processi migratori, sulla relazione fra i centri e i margini della nazione, sul legame fra gli Stati Uniti e il passato, nonché sulle geografie etniche e sulla mai sopita questione razziale.
USA coast to coast. Da New York a San Francisco in Greyhound attraverso quindici stati, quattro fusi orari e un uragano
Un viaggio attraverso gli Stati Uniti, da New York a San Francisco in Greyhound. Sulle corriere che da un secolo collegano le città americane salgono e scendono i passeggeri, diretti verso le metropoli o nei piccoli centri sparsi come puntini nel continente. Mauro Buffa si immerge nell’America che le riviste patinate e le serie TV non raccontano, quella dei Greyhound dove viaggia la gente comune, dove molti hanno una storia da raccontare rivelando uno spaccato originale della realtà americana di oggi. Dalla East Coast, alle paludi della Louisiana, attraverso il deserto del Mojave, fino alla verde California. E ancora le città: New York, Chicago, New Orleans, El Paso, Las Vegas, Los Angeles e San Francisco, seguendo le tracce dei romanzi di Steinbeck e Kerouac, della musica country e rock che hanno raccontato questo grande paese.
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