Questa è la pagina dedicata a libri sull’amore libero.
In questa pagina troverai 5 prodotti, tra cui “C’è sempre un modo in amore: Psicologia dell’amore”.
Liberazione: Un thriller sulla Seconda Guerra Mondiale d’Amore, Compassione, Coraggio, Leadership e Redenzione. Ispirato a Storie Vere
Studi sull’amore
Con la sua lingua asciutta e lirica, sacrale e domestica, in cui c’è sempre uno scarto, uno slittamento inatteso, una sottile sensualità, Franco Arminio fotografa il corpo spaventato dalla morte e infiammato dall’amore. Non soltanto l’amore carnale, ma quello che ci conferma di esistere: l’amore per un figlio e quello per un angolo di paese, l’amore per una strada e quello per la madre, l’amore per un amico e per chi ci è ancora sconosciuto, al punto da scavare in noi il languore del desiderio. Nei suoi versi l’incontro erotico, sentimentale, è sempre un viatico verso Dio, raggira la morte e la corteggia, è miracolo ed epifania. Arminio dedica poesie e prose commoventi anche agli amori – vissuti o mancati – di altri scrittori e poeti, da Kafka a Pasolini, da Susan Sontag ad Amelia Rosselli, trovando una voce nuova per indagare il coraggio di essere fragili che ognuno di noi ha sentito innamorandosi, «il mistero di raggiungere | nello stesso tempo il corpo di un altro | e il nostro»
Opinioni:
«Abbiate cura di impazzire per un abbraccio.» – LaFeltrinelli
Un libro intenso, pieno di luce, del piú antico fra i poeti contemporanei italiani. – LaFeltrinelli
Uno dei poeti piú importanti di questo Paese – Roberto Saviano
Gli basta una manciata di sillabe, connesse da un gioco sapiente di rime ed assonanze, e un intero destino si staglia nettamente sul bianco della pagina. Come accadeva in certi indimenticabili epigrammi composti in vecchiaia da Giorgio Caproni – Emanuele Trevi
Poesia delicata, volatile, breve, ma esatta e lavorata giorno dopo giorno – Valerio Magrelli
Leggere Arminio è un’esperienza indimenticabile – Marco Belpoliti
Arminio è uno scrittore raro: scrive con tutto il corpo e si accorge di tutto quello che succede ai corpi altrui, di dentro e di fuori – Domenico Scarpa
C’è sempre un modo in amore: Psicologia dell’amore
La memoria rende liberi. La vita interrotta di una bambina nella Shoah
«Un conto è guardare e un conto è vedere, e io per troppi anni ho guardato senza voler vedere.» Liliana ha otto anni quando, nel 1938, le leggi razziali fasciste si abbattono con violenza su di lei e sulla sua famiglia. Discriminata come “alunna di razza ebraica”, viene espulsa da scuola e a poco a poco il suo mondo si sgretola: diventa “invisibile” agli occhi delle sue amiche, è costretta a nascondersi e a fuggire fino al drammatico arresto sul confine svizzero che aprirà a lei e al suo papà i cancelli di Auschwitz. Dal lager ritornerà sola, ragazzina orfana tra le macerie di una Milano appena uscita dalla guerra, in un Paese che non ha nessuna voglia di ricordare il recente passato né di ascoltarla. Dopo trent’anni di silenzio, una drammatica depressione la costringe a fare i conti con la sua storia e la sua identità ebraica a lungo rimossa. «Scegliere di raccontare è stato come accogliere nella mia vita la delusione che avevo cercato di dimenticare di quella bambina di otto anni espulsa dal suo mondo. E con lei il mio essere ebrea» Enrico Mentana raccoglie le memorie di una testimone d’eccezione in un libro crudo e commovente, ripercorrendo la sua infanzia, il rapporto con l’adorato papà Alberto, le persecuzioni razziali, il lager, la vita libera e la gioia ritrovata grazie all’amore del marito Alfredo e ai tre figli.
Opinioni:
Un racconto emozionante su uno dei periodi più tragici del secolo scorso che invita a non chiudere gli occhi davanti agli orrori di ieri e di oggi, perché «la chiave per comprendere le ragioni del male è l’indifferenza: quando credi che una cosa non ti tocchi, non ti riguardi, allora non c’è limite all’orrore» – LaFeltrinelli
La violenza razzista è ormai un fiume senza argini, prodotto di una pazzia collettiva sapientemente alimentata dai seminatori di odio. I giovani devono conoscere quello che è realmente accaduto: è l’unico modo per porre un argine alla violenza presente e futura. – Liliana Segre
Se è necessario assegnare una scorta ad una signora anziana che non ha mai fatto male alcuno, ma che il male lo ha subito da bambina come Liliana Segre, vuol dire che gli interrogativi relativi alle differenze tra indifferenza, solidarietà, aiuto vicendevole da un lato e intolleranza e contrapposizione dall’altro non sono alternative retoriche e astratte ma estremamente concrete. – Sergio Mattarella, Presidente della Repubblica
Il vecchio che leggeva romanzi d’amore
Se volessi saperne di più, dai un’occhiata al nostro canale Youtube!
Lascia un commento
Devi essere connesso per inviare un commento.