Questa è la pagina dedicata a donne nella storia.
In questa pagina troverai 5 prodotti, tra cui “Il lavoro delle donne nelle città dell’Europa moderna”.
Fino a ieri forse non le conoscevate, ma da oggi avrete ben presenti tutte le donne che hanno fatto grande la storia della razza umana. Chi erano le grandi donne della Storia?
Le donne nella storia europea. Dal Medioevo ai nostri giorni
Un excursus affascinante sulle condizioni della vita e del lavoro femminile in Occidente dal Medioevo a oggi. Affascinante anche perché, come disse Theodor Fontane: “Non vedo perché ci si debba sempre occupate degli uomini e delle loro battaglie; di solito la storia delle donne è molto più interessante”. (Giulia Borgese)
Ragazze con i numeri. Storie, passioni e sogni di 15 scienziate
Quindici biografie di scienziate per raccontare i volti della scienza al femminile. Ci saranno Rita Levi Montalcini, il nostro Premio Nobel per la Medicina più ammirato; la cinese You You Tu che, con le sue erbe medicinali ha vinto la battaglia contro la malaria e un Nobel; la matematica iraniana Maryam Mirzakhami, prima (e unica donna) a vincere la Field Medal; la chimica inglese Rosalind Franklin che per prima fotografò la molecola del DNA. E ancora l’austriaca Hedy Lamarr, attrice scandalo, la “donna più bella del mondo”, che ha messo a punto la tecnologia alla base delle reti wireless di oggi, o la russa Valentina Tereshkova, la prima donna ad andare nello spazio. Sono tutte vite di donne che attraversano la storia dell’Ottocento e del Novecento e che con il loro esempio ci ripropongono una diversa storia della scienza. Età di lettura: da 10 anni.
Opinioni:
Quindici biografie di scienziate per raccontare i volti della scienza al femminile provenienti da diverse aree del mondo. Quindici esempi che mostrano come con il coraggio e la determinazione si possano affrontare pregiudizi e difficoltà in un mondo dominato dagli uomini. – LaFeltrinelli
Storia delle donne nell’Italia contemporanea
Le questioni poste dalla storia delle donne si estendono a una contemporaneità che è sotto i nostri occhi. Gli effetti della pandemia di covid-19 sul lavoro di cura ma anche sulla violenza domestica, la sanzione delle discriminazioni fondate sul genere e l’orientamento sessuale, il gender gap nelle istituzioni rappresentative: questi e molti altri temi al centro del dibattito pubblico attuale affondano le loro radici nella costruzione storica delle relazioni tra i sessi. Proprio con l’intento di trovare nel passato alcuni strumenti indispensabili per leggere il presente, i saggi raccolti nel volume ripercorrono aspetti diversi, ma strettamente connessi, della storia femminile in Italia tra Otto e Novecento: la cittadinanza e l’appartenenza nazionale, il lavoro e il welfare, i consumi, le migrazioni, la violenza e la sessualità, le forme della fede e i movimenti femministi. L’esperienza italiana è ricostruita all’interno di un quadro più ampio, che tiene conto della storiografia internazionale e accoglie alcune sollecitazioni emerse con l’affermarsi della global history, offrendo così una rivisitazione della storia dell’Italia contemporanea che per la prima volta tiene conto di quella delle donne e di genere.
Il lavoro delle donne nelle città dell’Europa moderna
Come viveva una lavoratrice in una città dell’Europa moderna? Che opportunità le si offrivano e quali barriere si opponevano alla sua carriera lavorativa? Quali attività poteva svolgere e a quali salari poteva aspirare? Artigiane, commercianti, balie e prostitute, ma anche mercantesse, artiste, giornaliste e capitane d’industria, le donne ebbero un ruolo fondamentale nell’evoluzione economica della società europea, nonostante i molti limiti che leggi e tradizioni imposero alla loro libertà di azione e movimento. Sulla base di un’ampia bibliografia internazionale e di inedite ricerche d’archivio, questo libro offre una ricca panoramica delle attività economiche delle donne nelle case e nelle botteghe, sulle strade e nei mercati, nei conventi e negli ospedali, inserendole nei grandi mutamenti che caratterizzarono l’età moderna, dalla globalizzazione all’industrializzazione, dalle riforme religiose alla rivoluzione dei consumi, nell’ambito di una vasta area geografica, che va dall’Italia alla Scandinavia, dalla Spagna alla Polonia.
Lo sport e le donne. Un viaggio tra storia e memoria, di pregiudizi, luoghi comuni e stereotipi nello sport femminile
L’emancipazione della donna passa anche attraverso la scoperta dello sport. Questo ha permesso a molte donne di diventare cittadine consapevoli di una propria autonomia pari a quella dell’uomo. Assieme al progredire dell’istruzione, all’accesso al lavoro al di fuori delle mura domestiche, all’avanzare delle misure prese a salvaguardia della salute, al superamento di limiti e ostacoli, quali la percezione della donna come “fattrice” o come reclusa in un ambito di “lavori donneschi”, lo sport è diventato spazio di libertà. Eppure ancora nello sport, nella piena azione in ogni disciplina, non è ancora stata raggiunta – basti pensare al calcio – la completa parità. Resistono per le figure femminili categorie come essere moglie, madre o figlia di qualcuno e l’immagine è ancora ritratta come nei tradizionali assi: nascita, matrimonio, morte. Questo saggio ripercorre la storia dello sport femminile partendo proprio da una donna Giulia De Luca, allieva del maestro Aurelio Greco, che nel giugno del 1891 si esibì, appena sedicenne, a Palermo.
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