Questa è la pagina dedicata a Janare.
In questa pagina troverai 5 prodotti, tra cui “Il volo delle janare”.
Cos’è una Janara? La Janara nelle credenze popolari dell’Italia meridionale è una delle tante specie di streghe che popolavano i racconti appartenenti soprattutto alla tradizione del mondo agreste e contadino. Il nome potrebbe derivare da Dianara, ossia «sacerdotessa di Diana», dea romana della Luna, oppure dal latino ianua, «porta». Era appunto dinanzi alla porta, che, secondo la tradizione, era necessario collocare una scopa, oppure un sacchetto con grani di sale; la strega, costretta a contare i fili della scopa, o i grani di sale, avrebbe indugiato fino al sorgere del sole, la cui luce pare fosse sua mortale nemica.
Nella terra delle janare. Viaggio nell’Irpinia segreta, tra leggende, magia e misteri
Janare, streghe, inciarmatrici, fattucchiere, fate, incantatrici, ma anche arcaiche divinità e terribili demoni femminili: un viaggio contemporaneo sulle tracce misteriche del passato, tra quello che è sopravvissuto ai danni del tempo e degli uomini.
Le janare
Castel di Sopra, 1997. Nonno Alfonso regala a suo nipote Martino una spilla da balia e un sacchetto pieno di sale, «Contro il malocchio», gli dice. Ma ciò sembra non arrestare gli eventi che di lì a poco catapulteranno la famiglia di Martino in un turbinio di sciagure e di orrori. Di notte, alle tre in punto, una vecchia fattucchiera entra nella loro casa e lascia i segni del suo passaggio. Da allora, secondo la tradizione popolare, la famiglia proteggerà la casa mettendo accanto a ogni porta d’ingresso una scopa capovolta. Il susseguirsi di disgrazie, però, sembra non arrestarsi e costringerà tutti a non fidarsi l’uno dell’altro e a scontrarsi in un vortice di iattura che svelerà terribili segreti e arriverà a estreme conseguenze.
Il volo delle janare
In una Sorrento di fine estate, affollata di turisti provenienti da tutto il mondo, Osvaldo, che fa il portiere di notte e soffre di insonnia, si imbatte in una strana valigia che arriva dal passato. Si troverà così a seguire il filo che lega quell’oggetto e il suo contenuto all’Appennino Tosco-Emiliano, agli anni Sessanta, a Firenze, a Parigi e alla Sorrento di quei giorni. Gli stessi in cui un pauroso incendio devasta decine di ettari di macchia mediterranea tra Baia Bianca e il San Renato. Una storia torbida che lo vedrà coinvolto nelle indagini, tra un cadavere carbonizzato, uno strambo personaggio che recita versi di Tasso, le janàre, spaventosi esseri che popolano le notti di luna piena, e un orrendo delitto.
Janare Irpine: Le donne che curarono una comunità
The Secret Janara: 6
Se volessi saperne di più, dai un’occhiata al nostro canale Youtube!
Lascia un commento
Devi essere connesso per inviare un commento.