In questo articolo andremo ad elencare i migliori romanzi hard boiled da leggere.
Il genere si basa sul genere poliziesco e si distingue nella categoria dei romanzi gialli per la rappresentazione violenta del crimine.
Il termine stesso hard boiled fa riferimento ad un’ espressione colloquiale con la quale si indica l’uovo sodo, quindi hard boiled, duro.
Solitamente il protagonista di questo genere è un detective freddo, senza scrupoli, pronto a battersi in scontri violenti pur di riuscire a risolvere il caso.
Il classico bello e tenebroso, distaccato da ogni rapporto umano, che non si lascia intimidire di fronte ai criminali più violenti e che si dedica al lavoro e alla giustizia, come uno scopo di vita.
Se vi piacciono quindi i crimini violenti e sanguinosi questo è il genere adatto a voi.
Abbiamo già parlato di alcuni scrittori che vedremo qui sotto nell’articolo sui scrittori di gialli contemporanei.
Se conoscessi dei romanzi hard boiled degni di nota non presenti in questa classifica lascia un commento e valuteremo di inserlirli successivamente.
Se fossi un appassionato di gialli ti consiglio di leggere anche il nostro articolo sui Migliori Libri Gialli da leggere.
Migliori Romanzi Hard Boiled
Il grande sonno
Sì, perché deve prendere tutto il décor e tutti i ferri del suo mestiere – le palme e il vento caldo di Los Angeles, la penombra minacciosa di interni sfarzosi e lo sfarfallio dell’acqua nelle piscine, il crepitio delle pistole e quello ancora più letale dei lamé -, aggiungerci il suo fuori campo in confondibile, e rimetterli al posto delle storie spesso ovvie raccontate da migliaia di suoi epigoni, in quell’universo narrativo opaco cui è stato attribuito d’ufficio un nome che non gli apparteneva: il noir. Sì, stavolta Marlowe deve riportare le lancette all’anno in cui tutto è cominciato, il 1939, e al luogo da cui tutto il resto ha tratto origine: questo romanzo. E per fortuna tutto fa pensare che ci riuscirà – o che fallirà magnificamente, come solo lui avrebbe potuto.
Opinioni:
È sempre l’ultimo incarico, per Philip Marlowe. Ma quello che gli abbiamo affidato stavolta, forse, è il più delicato. – LaFeltrinelli
Addio mia amata
American tabloid
Perfidia
7 dicembre 1941. Il Giappone ha bombardato Pearl Harbor. Gli Stati Uniti sono a un passo dalla guerra e a Los Angeles scatta un’ondata di arresti. I cittadini nipponici sospettabili di alto tradimento finiscono dietro le sbarre. La bandiera dell’odio razziale sventola alta, perciò nessuno dovrebbe preoccuparsi quando i quattro membri di una famiglia giapponese vengono trovati morti dentro casa, tanto più che potrebbe trattarsi di un suicidio rituale. Le indagini, però, partono ugualmente: proprio perché ci si prepara a distruggere e depredare una delle comunità straniere più ricche e integrate della California, è necessario mostrarsi irreprensibili. Ellroy racconta con lucida ferocia ventitre giorni tra i più drammatici della storia americana, chiamando in scena una folla di personaggi che i suoi lettori hanno già imparato ad amare o a odiare senza mezze misure: dal sergente Dudley Smith all’infiltrata Kay Lake; dagli sbirri Lee Blanchard e Buzz Meeks al gangster ebreo Mickey Cohen. Tutti di qualche anno più giovani rispetto ai tempi di “Dalia nera” e “L.A. Confidential”, ma già immersi fino al collo in quell’intrico di verità e menzogna, idealismo e violenza dentro il quale batte il cuore nero dell’America.
Questa tempesta
Gennaio 1942, gli Stati Uniti sono ormai entrati ufficialmente nel conflitto e il Paese è in preda a una paura che alimenta l’odio razziale. In un parco di Los Angeles la tempesta smuove la terra riportando alla luce i resti carbonizzati di un uomo. Il cadavere viene collegato a una rapina avvenuta nel ’31, un colpo che ha fatto epoca: nessun arresto, nessuna refurtiva recuperata. Mettere le mani su quel bottino diventa l’ossessione di tutte le persone implicate nell’indagine. Però, quando due detective rimangono uccisi in un ritrovo per drogati, la vicenda si fa, se possibile, ancora piú torbida. La guerra è appena cominciata, ma qualcuno sta già preparando la prossima.
Opinioni:
Selvaggio, tenero, elegiaco, il nuovo attesissimo romanzo di James Ellroy. – LaFeltrinelli
James Ellroy è il Dostoevskij americano – Joyce Carol Oates
L. A. Confidential. Con Segnalibro
Il falco maltese
San Francisco, sul finire degli anni Venti, non è certo un luogo tranquillo. Per questo il detective Sam Spade ha imparato che è meglio stare sempre sul chi vive. Anche quando nel suo ufficio sulla Baia si presenta un’incantevole ragazza bionda con un nome che è già un programma: Miss Wonderly. La giovane donna vuole che Spade la aiuti a scoprire che fine ha fatto sua sorella Corinne, che si è legata a un poco di buono, un certo Floyd Thursby. Ma presto Spade si accorgerà che la sua cliente non è l’angelica creatura che appare. È invece una dark lady spietata, ipocrita e manipolatrice, disposta a tutto pur di entrare in possesso di un antico e prezioso manufatto, una statua d’oro e di gemme raffigurante un falco, donata dai Cavalieri di Malta all’imperatore Carlo V nel XVI secolo. Pubblicato nel 1930, “Il falco maltese” è considerato il capolavoro di Hammett, il più bel romanzo del “duro” Spade, portato sul grande schermo da un indimenticabile Humphrey Bogart.
L’uomo ombra
New York, 1932: ultimo anno del Proibizionismo in un’America messa in ginocchio dalla Depressione. Eppure, Nick e Nora Charles non sembrano accorgersene e passano le giornate e le notti tra un party e l’altro, ingurgitando enormi quantità di alcol. Reduce della Prima guerra mondiale, il duro Nick ha lasciato il lavoro di detective di polizia dopo il matrimonio con la giovane ricca ereditiera Nora – un personaggio modellato su Lillian Hellman, compagna di Hammett nella vita. Fino a quando, a causa di un incontro inaspettato con un passato ingombrante, Nick e Nora si ritrovano coinvolti loro malgrado in un intricato caso di omicidio, e finiscono addirittura sulla lista dei sospettati. Nick non ha altra scelta che rispolverare i “ferri del mestiere” per risalire a un enigmatico, elusivo colpevole.
Charcoal Joe
Maggio 1968. Dopo anni di servizio come detective privato nella Los Angeles delle tensioni razziali, Ezekiel “Easy” Rawlins, nero e veterano di guerra, riesce finalmente ad aprire la sua agenzia investigativa insieme a due fidati colleghi. Tutto sembra andare per il meglio quando un caso più difficile degli altri insidia il nuovo equilibrio ottenuto con tanta fatica. Mouse, un vecchio amico, gli chiede di incontrare un detenuto, da tutti chiamato Charcoal Joe, come favore personale. Seymour, giovane e brillante laureato in fisica figlio di un amico di Joe, è stato accusato di duplice omicidio, ma lui è convinto che il ragazzo sia innocente e vuole che il detective lo dimostri. Non è certo impresa da poco: Seymour è stato trovato sul luogo del delitto, proprio accanto ai cadaveri. Lui è nero, le vittime sono bianche. Un caso spinoso per Easy Rawlins e le sue indagini al limite della legalità, tra piste mafiose, pozioni vudù, cuori infranti e dislivelli sociali, in un’atmosfera mozzafiato più nera che mai, degna della migliore tradizione hard boiled.
Opinioni:
Charcoal Joe è una lapide che aspetta solo un nome. – LaFeltrinelli
Semplicemente il miglior scrittore di crime oggi – The Guardian
Un must per i fan di Easy Rawlins e per tutti quelli che apprezzano una scrittura fresca e potente – Publishers Weekly
Pochi scrittori di genere sanno ricreare tempi e luoghi con la precisione naturale di Mosley; sono ancora meno quelli che sanno emulare la sua abilità estrema nel creare il senso del pericolo – Sunday Times
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