Questa è la pagina dedicata a romanzi esistenzialisti.
In questa pagina troverai 5 prodotti, tra cui “La scelta di Enea. Per una fenomenologia del presente”.
Solaris
«Solaris» è il capolavoro della fantascienza filosofica. Siamo nel lembo più estremo dell’universo esplorato dal genere umano. Un astronauta, dalla Terra, approda nella stazione spaziale che gira intorno al pianeta Solaris. Qui trova un’atmosfera di mistero e sospetto: nessuno lo accoglie, i pochi ospiti della astronave sembrano angosciati e sopraffatti, c’è un morto recente a cui si allude con circospezione ma senza sorpresa, gli oggetti subiscono strane deformazioni, si avvertono presenze. Solaris è noto agli umani come il grande pianeta “vivente”. Appare in forma di vasto oceano e avrebbe dovuto conflagrare se la sua orbita avesse seguito le leggi della fisica. Ma è come dotato di capacità cosciente di reazione e questa capacità sembra legata alle apparizioni di fantasmi, proiezioni viventi di incubi, sogni e fantasie. L’astronauta è costretto a interrogarsi, mentre lo contagia la stessa angoscia che domina in tutto l’ambiente. Sul mistero della morte del compagno, innanzitutto. Ma questo lo spinge verso maggiori enigmi da svelare: se Solaris ha una propria vita, e che tipo alternativo di forma di vita; se le “apparizioni” hanno una qualche spiegazione accessibile; se tutta questa attività ha un fine, in qualche modo legato ai destini esistenziali degli umani. Se non è tutto addirittura un immane messaggio. Un’avventura avvincente e carica di attesa e mistero. Ma si potrebbe dire anche un’avventura epistemologica, nel senso che presenta alla lente della riflessione un numero enorme di quesiti che abitano i rami della filosofia. Fra essi, il più suggestivo sembra essere il tema dell’Identità, del Soggetto, dell’Io. Non esiste l’Io unico e identico a se stesso. Ognuno è un arcipelago di Io, e ciascuna delle isole di questo arcipelago si muove nei confronti dell’Io che le contiene, come un universo parallelo. Del resto, la mente, i suoi confini, le sue possibilità, i suoi legami con la potente macchina che la sorregge, il cervello, sono i temi attorno ai quali hanno sempre ruotato le storie di fantascienza di questo scrittore di Leopoli, cresciuto a Cracovia, esperto cibernetico, che è annoverato tra gli influenti capostipiti della moderna fiction di realtà virtuali.
Opinioni:
Il capolavoro della fantascienza filosofica. – LaFeltrinelli
“Solaris” è una gemma abbagliante, la tragedia di Orfeo e Euridice dei nostri tempi, il testo per noi più alto dell’ultima letteratura polacca – Oreste del Buono, Tuttolibri-La Stampa
Il dono della terapia
“I consigli di questo libro – scrive Irvin Yalom nell’introduzione al volume – sono tratti da annotazioni relative a quarantacinque anni di pratica clinica. Esso rappresenta un mélange particolare di idee e tecniche che ho trovato utili nel mio lavoro. Queste idee sono così personali, presuntuose e qualche volta originali che difficilmente il lettore potrà trovarle altrove”. La terapia e il rapporto analista-paziente sono, come indica il titolo, l’argomento proprio di questo libro, ma in una maniera appunto così originale che l’esperienza terapeutica vi appare come una sorta di avventura, e analisti e pazienti vi sono raffigurati come singolari “compagni di viaggio” anziché come distaccati guaritori e infelici che soffrono. Unendo l’abilità di narratore al rigore dello studioso, l’autore di “Le lacrime di Nietzsche” racconta i casi clinici più difficili che gli siano mai capitati rileggendoli alla luce di un passo di Freud o di Schopenhauer, rivela il consiglio di un vecchio amico grazie al quale superò una delusione di gioventù, attinge alle pagine di Hermann Hesse per parlare di malattia e di guarigione. “Guidato dalla passione per il compito” e messi da parte i consigli che gli suscitavano “meno entusiasmo”, Yalom invita i lettori a seguirlo attraverso ottantacinque temi centrali della terapia contemporanea.
Opinioni:
“Guidato dalla passione per il compito” e messi da parte i consigli che gli suscitavano “meno entusiasmo”, Yalom invita i lettori a seguirlo attraverso ottantacinque temi centrali della terapia contemporanea. – LaFeltrinelli
L’avventura della terapia raccontata da Irvin Yalom “con l’umorismo di Isaac Singer”. – San Francisco Chronicle
Un libro in cui il terapista è un poeta, e la terapia un’arte. – Chicago Tribune
Yalom è uno studioso della condizione umana. La sua voca mescola meraviglia e umiltà. – Boston Globe
Luna piena. Un romanzo del ciclo di Blandings. Nuova ediz.
Teatro della commedia: il castello di Lord Emsworth. Protagonista: Lord Emsworth, il Pari più svanito d’Inghilterra, occupato a venerare l’Imperatrice di Blandings, sua scrofa prediletta. Protagonisti d’eccezione: “Schizzetto” Prudence, nobile fanciulla da marito ivi esiliata dalla famiglia per impedirne le nozze con un pittore spiantato dal fisico di un sollevatore di pesi; Tipton Plimsoll, ricchissimo rampollo di un magnate americano, in cura disintossicante dall’alcool; l’oggetto delle sue fughe d’amore, Veronica Wedge, ovvero la ragazza più bella e più tonta, della nobiltà inglese; e, dulcis in fundo, il nobile Galahad Threepwood, scapolo impenitente e suo nipote Freddy, in combutta per portare a buon fine i due connubi.
La scelta di Enea. Per una fenomenologia del presente
«L’uomo è un essere imitativo, apprende la vita con gli occhi. Questo è il motivo per cui in ogni tempo e in ogni luogo ha sempre fissato lo sguardo su qualcuno per capire se stesso.» Ed è proprio questa sua peculiare caratteristica ad aver dato origine a testi come l’Iliade, l’Odissea, l’Eneide, ma anche testi sacri come la Bibbia o in tempi più recenti la Divina commedia, le commedie di Shakespeare, o spostandoci ver so i giorni nostri Il Signore degli Anelli e forse anche lo stesso Harry Potter. Testi che toccano l’immaginario collettivo presente in ciascuno di noi e lo guidano, attraversando così i secoli e le generazioni. Tra queste opere ce n’è una che, secondo Epi coco, si presta più delle altre a essere la chiave di lettura del presente: l’Eneide di Virgilio. «Alcuni passaggi decisivi della vita di Enea e della sua personalità mi sono parsi i più congeniali a illuminare il tempo attuale.» E così, dopo una riscrittura in chiave narrativa di quei passaggi, l’autore condivide con noi una riflessione più ampia del tema di fondo allo scopo di «ricollegare l’immaginario con la storia attuale e con le possibili scelte e oppor tunità che ci si aprono davanti.» La scelta di Enea diventa così la rilettura di un’opera fondante della nostra cultura e al contempo uno strumento per interpretare la contemporaneità. Una lente attraverso la quale riflettere sul presente che «scarseggia di speranza e ha bisogno di guardare e di credere nella primavera in attesa sotto la neve dell’in verno che stiamo vivendo.»
La seconda vita di Missy Carmichael
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