Questa è la pagina dedicata a romanzi sulla rivoluzione francese.
In questa pagina troverai 5 prodotti, tra cui “Beethoven. La vita, l’opera, il romanzo familiare”.
Sulla rivoluzione
Nell’opera di Hannah Arendt, “Sulla rivoluzione” occupa una posizione centrale, insieme riflessione teorica ed esperienza morale della sua piena maturità. In questo libro, confluiscono i motivi fondamentali della sua ricerca e appare in tutto il suo significato l’idea alla quale è rimasta fedele tutta la vita, secondo cui la sola ragion d’essere della politica è la libertà, e suo compito è produrre situazioni che ne allarghino gli spazi, cioè produrre istituzioni e corpi politici “che garantiscano lo spazio entro cui la libertà può manifestarsi”; la politica fallisce invece allorquando per scelta o costrizione sia portata a deviare da questa strada. Di qui il giudizio sul sostanziale fallimento delle due rivoluzioni francese e russa e sulla sostanziale riuscita della rivoluzione americana, la prima delle rivoluzioni moderne. Il senso profondo del libro sta nella coraggiosa rivendicazione dell’autonomia della politica (e, in polemica con Marx, del primato del pensiero), nel suo martellante richiamo alla responsabilizzazione individuale e alla socializzazione, ma istituzionalizzata, del potere, spinta fin quasi a toccare i confini di un antistatalismo libertario, nella perseveranza a individuare e combattere il mito ricorrente della violenza, la cui inevitabile conclusione è stata ogni volta il terrore, la deviazione e la fine della rivoluzione, la disfatta in primo luogo degli ideali in nome dei quali era stata iniziata.
I Serpenti e la Fenice
Il Fuoco di Prometeo
La vita quotidiana a Versailles nei secoli XVII e XVIII
La reggia di Versailles nasce da una grandiosa visione di Luigi XIV, deciso a raggruppare intorno a sé i potenti della nobiltà francese. E per realizzare il desiderio del Re Sole, dopo anni di ampliamenti e ristrutturazioni, il vecchio maniero di campagna fu trasformato in un enorme carro trionfale. Nel 1682 l’intera corte sì trasferì a Versailles: un palazzo composto da 299 alloggi, 1.252 stanze e 152 appartamenti riservati. Con i suoi 20.000 abitanti, la reggia e il parco diventarono una capitale in miniatura, un microcosmo composto da nobili, cortigiani, mercanti al seguito, fornitori, giardinieri, dame, principi di sangue, la famiglia del re, e infine il re stesso. In questo luogo di meraviglie, i cortigiani si susseguono come i personaggi di un balletto ben organizzato: chi porge al re la camicia, chi sorveglia la sua toilette, chi si occupa dell’argenteria, chi cerca di introdursi al ballo della sera. Le giornate passano tra battute di caccia, pranzi, passeggiate e circoli, nel lusso sfrenato che condusse irrimediabilmente agli anni violenti della Rivoluzione. Un resoconto che ci permette di rinnovare la tradizione più curiosa dell’epoca, a Versailles infatti era ammessa la libera presenza del pubblico, e adesso come allora, questo libro ci consente di passeggiare nella maestosa Galleria degli Specchi, curiosare tra le stanze, e introdurci nelle vite di ricchi personaggi – persino in quella del re di Francia.
Beethoven. La vita, l’opera, il romanzo familiare
“La prima buona ragione per leggere questo libro è elementare: quasi non esistono in lingua italiana altri testi biografici dedicati a Beethoven. Ma questa non è semplicemente una biografia utile, esauriente, autorevole. È una biografia anomala, sì che al lettore l’indagine condotta da Solomon sembra a ogni passo custodire in filigrana una più generale riflessione sull’atto stesso dell’indagare, e su certe sue interessanti variabili. Una biografia che è in nuce un saggio sull’arte della biografia.” (Alessandro Baricco, L’Indice)
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