Questa è la pagina dedicata a romanzi sulla Shoah.
In questa pagina troverai 5 prodotti, tra cui “La Famiglia della Quercia: Avventura, amore, fratellanza, paura, fede e coraggio si intrecciano tra boschi e foreste rendendo palpabile la relazione tra l’essenziale e la gioia di esistere.”.
Ho scelto la vita. La mia ultima testimonianza pubblica sulla Shoah
A novant’anni Liliana Segre, superstite della Shoah e senatrice a vita, decide di interrompere il trentennale impegno di testimonianza davanti a migliaia di ragazzi, in centinaia di scuole. Lo fa con un ultimo, indimenticabile discorso pubblico il 9 ottobre 2020 a Rondine (Arezzo).
Quando la mia piccola vita fu interrotta e divenni l’altraUn ideale passaggio di testimone alle nuove generazioni, un documento per preservare la memoria di ciò che è stato, raccontato dalla voce di chi l’ha vissuto. E, insieme, un messaggio di incoraggiamento e speranza, di altissimo valore civile, per i giovani e per tutti. Il testo, in cui Liliana Segre ripercorre la sua tragica esperienza, dalle leggi razziali del 1938 alla deportazione ad Auschwitz-Birkenau, è raccolto integralmente in questo libro. Nel volume anche altre parole, immagini, ricordi della senatrice, dal lager fino a oggi, con proposte di approfondimento e un percorso cronologico. Per non dimenticare. E perché la storia non si ripeta né oggi né mai. Prefazione di Ferruccio de Bortoli. I proventi dei diritti d’autore verranno interamente devoluti in beneficenza.O bella ciao. Racconti di ragazze e ragazzi nella Resistenza
Otto racconti di ragazze e ragazzi nella Resistenza. Da Bari a Roma, da Alba a Bergamo. Da Nord a Sud, dalle città ai paesi di montagna. Otto storie vere, per non dimenticare gli ideali che mossero anche i più giovani a rischiare in prima persona per il bene di tutti.
“Quando avevo quattordici anni, in inverno, la prof di italiano si era ammalata e avevano chiamato un supplente. La nostra reazione è facile da immaginare: urla selvagge e grande festa, soprattutto quando il supplente si era rivelato giovanissimo e un po’ sperduto. Invece quello si era messo a far lezione di Storia, o meglio, di Resistenza. Ci aveva spiegato che era una cosa vicina, che toccava tutti noi. Ci aveva descritto le lotte partigiane avvenute nella nostra zona. Alcune erano spaventose, altre commoventi. Alcune erano coraggiose, altre tristi, ma tutte avevano dentro una potenza che lasciava senza fiato. Da allora sono trascorsi molti anni. I testimoni diretti sono sempre meno e il rischio è che di questa Resistenza si cominci a perdere la memoria. Scordarci della Resistenza come patrimonio comune è una vergogna e un pericolo. Questo libro, quindi, è per voi. Perché possiate riempirvi la testa di storie, e i cuori di coraggio.” dall’introduzione di Davide MorosinottoLe gemelle di Auschwitz. Una storia vera. Le due sorelle deportate a soli dieci anni nel più terribile campo di sterminio e miracolosamente sopravvissute
Nell’estate del 1944, Eva Mozes Kor giunse ad Auschwitz con la sua famiglia. I genitori e le due sorelle maggiori furono subito mandati alle camere a gas, mentre Eva e la sua gemella, Miriam, vennero affidate alle cure dell’uomo che è passato alla storia come l’Angelo della morte: il dottor Josef Mengele. Eva e Miriam avevano solo dieci anni. Nonostante ai gemelli fosse concesso, all’interno del campo, il “privilegio” di conservare i propri vestiti e i capelli, non venivano loro risparmiati i più atroci esperimenti. Sottoposti ogni giorno a procedure mediche mostruose, moltissimi di loro non sopravvissero. In un racconto crudo, che tratteggia in modo semplice quali erano le condizioni di vita nel più brutale campo di sterminio della storia, l’autrice offre la testimonianza di una bambina che si trova a fronteggiare il vero volto del male. Eva Mozes Kor ha dedicato tutta la vita a tener vivo il ricordo dell’Olocausto, lavorando al tempo stesso per trasmettere un messaggio di pace e perdono che, anche di fronte all’orrore, rappresenta il tesoro più prezioso da conservare.
Opinioni:
Una storia vera. Le due sorelle deportate a soli dieci anni nel più terribile campo di sterminio e miracolosamente sopravvissute. – LaFeltrinelli
Con la sorella Miriam era stata vittima delle torture del medico Josef Mengele. Dopo l’odio per i carnefici una nuova missione: tutelare la memoria e diffondere il perdono. – Il Fatto Quotidiano
Per trent’anni ha viaggiato in tutto il mondo, insegnando l’importanza del perdono per superare i traumi personali e storici. – Il Giornale
Quando aveva dieci anni Eva Mozes Kor venne deportata dai nazisti ad Auschwitz dalla Romania, assieme alla sorella gemella. Arrivate nel campo di sterminio, finirono nelle mani di Joseph Mengele, il medico che eseguiva esperimenti sui detenuti e in particolare sui gemelli. – La Stampa
La Famiglia della Quercia: Avventura, amore, fratellanza, paura, fede e coraggio si intrecciano tra boschi e foreste rendendo palpabile la relazione tra l’essenziale e la gioia di esistere.
La pianista di Auschwitz
Hanna ha quindici anni ed è una pianista di talento. È cresciuta in una famiglia ebrea della media borghesia ungherese, ma quando la città in cui vive viene rastrellata, dovrà conoscere insieme ai suoi cari gli orrori del campo di concentramento. Sua madre impazzirà dopo essere stata separata dal marito, e Hanna rimarrà sola con la sorella Erika ad affrontare un luogo agghiacciante e brutale come Auschwitz. Un giorno, però, le viene offerta la possibilità di suonare il pianoforte per il comandante del lager, una scelta sofferta per la povera ragazza. Una volta entrata nella villa del nazista, conoscerà suo figlio, Karl, ragazzo affascinante che sembra rinnegare la vita dello spietato padre. Di primo acchito, Hanna non potrà fare a meno di odiarlo con tutta se stessa. Eppure, man mano che passano i mesi, un altro sentimento per il giovane Karl si farà strada nel suo cuore…
Opinioni:
Un romanzo da ascoltare. Una grandiosa storia d’amore, di coraggio, di crudeltà e di sopravvivenza. – LaFeltrinelli
“La pianista di Auschwitz” è un resoconto crudo e impressionante dell’Olocausto, raccontato dal punto di vista di Hannah Mendel, una quindicenne innamorata della musica – Lee Murray
Un realistico e inquietante ritratto di uno dei momenti più tetri della storia, compensato dal potere sovversivo dell’amore – Publishers Weekly
Una grande storia d’amore, coraggio e sopravvivenza ai tempi dell’Olocausto – Il Messaggero
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