Questa è la pagina dedicata a Stefano Mancuso.
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Verde brillante: Sensibilità e intelligenza del mondo vegetale
Le piante sono esseri intelligenti? Sono in grado di comunicare tra loro, di risolvere problemi? O sono inerti e insensibili, immobili arredi del nostro mondo? Muovendo da questi interrogativi, Stefano Mancuso e Alessandra Viola dimostrano che le piante non sono affatto organismi inferiori. Anzi, come gli altri esseri viventi, hanno una personalità, possiedono tutti i cinque sensi come noi, si scambiano informazioni e interagiscono con gli animali, adottano strategie per la sopravvivenza, hanno una vita sociale, sfruttano al meglio le risorse energetiche. Sono capaci di scegliere, imparare e ricordare, sentono perfino la gravità. Intelligenza, apprendimento, memoria e comunicazione non sono prerogative del mondo animale: Verde brillante spiega perché sono qualità che le piante condividono con noi. Indispensabili alla sopravvivenza dell’uomo, hanno molto da insegnarci e, se consideriamo le loro straordinarie capacità, saranno sempre più importanti per il futuro sviluppo scientifico e tecnologico. Altro che “vegetali”!
Opinioni:
Le piante hanno una personalità, possiedono i cinque sensi come noi, si scambiano informazioni e interagiscono con gli animali. Per sopravvivere adottano strategie mirate, hanno una vita sociale, sfruttano al meglio le risorse energetiche. Sono capaci di scegliere, imparare e ricordare, sentono perfino la gravità. Verde brillante spiega perché le piante hanno intelligenza, apprendimento e memoria. Sono organismi viventi niente affatto inferiori. E hanno molto da insegnarci. – LaFeltrinelli
“Verde brillante” è, come nella migliore scienza, il prodotto di un’immaginazione poderosa e di una capacità di guardare il mondo da un punto di vista inedito e senza condizionamenti, che ci rende partecipi di questa nuova prospettiva. Perciò, mettete da parte il vostro abituale antropocentrismo èer un paio d’ore ed entrate in quest’altro più ricco e sbalorditivo mondo. Non ve ne pentirete e quando ne uscirete non sarete più quelli di prima – dalla Presentazione di Michael Pollan
L’incredibile viaggio delle piante
Attraverso il racconto di storie straordinarie, uno scienziato di fama internazionale ci accompagna nel viaggio impercettibile, intelligente che le piante compiono per conquistare il mondo. Sì, perché esse sono la maggior parte di tutto ciò che è vivo sulla Terra, gli animali sono una minoranza risicata e gli uomini delle tracce irrilevanti. Nel 1896 il botanico tedesco Wilhelm Pfeffer realizzò un filmato in time lapse per studiare il comportamento e i movimenti delle piante. Pfeffer mostrò, davanti ai volti sbigottiti dei colleghi, la fioritura di un tulipano e i movimenti esplorativi delle radici nel suolo. Per la prima volta fu possibile vedere quello che sino a quel momento si poteva solo immaginare: a muoversi non sono solo gli animali ma anche le piante. Esse si spostano e si muovono per procurarsi nutrimento, per difendersi, per riprodursi. Non potendosi spostare dal luogo in cui nascono, le piante hanno bisogno di aiuto per ricevere e inviare all’esterno… messaggi, polline o semi. Per questo hanno messo in piedi una specie di sistema postale. Le piante aviatori si affidano all’aria, le naviganti all’acqua, ma più spesso usano come postini gli animali, soprattutto quando si tratta di incarichi molto delicati come la difesa o la riproduzione. La bardana, ad esempio, produce dei semi dotati di uncini che si attaccano in maniera tenace al pelo degli animali. Se avete un cane e lo portate a passeggio in campagna sapete di cosa parlo. I semi delle naviganti possono percorrere migliaia di chilometri e passare anni in acqua prima di approdare in luoghi sicuri dove germinare: sappiamo di noci di cocco entrate nella corrente del Golfo e approdate sulle coste dell’Irlanda, oppure del giacinto d’acqua scappato da un giardino botanico di Giava che ormai abita quasi ogni continente.
Opinioni:
Se le piante potessero parlare forse la prima cosa che ci direbbero è: «Vegetale a chi? Noi non vegetiamo, siamo dotate di tutte le facoltà sensibili e, udite, udite, non siamo immobili, solo che voi non ve ne accorgete» – LaFeltrinelli
Spostarsi in lungo e in largo per il mondo, raggiungendo i posti più impraticabili: è un’attività difficile da associare a esseri viventi incapaci di muoversi, eppure le piante hanno mostrato una propensione all’esplorazione e alla conquista superiore a quella di qualsiasi giramondo umano – Il Venerdì
La nazione delle piante
«Immaginare una costituzione scritta dalle piante, cui io presto l’opera di tramite con il nostro mondo, è l’esercizio giocoso dal quale nascono le pagine del mio libro» – Stefano Mancuso, Robinson
«In nome della mia ormai pluridecennale consuetudine con le piante, ho immaginato che queste care compagne di viaggio, come genitori premurosi, dopo averci reso possibile vivere, vengano a soccorrerci osservando la nostra incapacità a garantirci la sopravvivenza. Come? Suggerendoci una vera e propria costituzione su cui costruire il nostro futuro di esseri rispettosi della Terra e degli altri esseri viventi. Sono otto gli articoli della costituzione della Nazione delle Piante, come otto sono i fondamentali pilastri su cui si regge la vita delle piante, e dunque la vita degli esseri viventi tutti.»Opinioni:
Finalmente la Nazione delle Piante, la più importante, diffusa e potente nazione della Terra, prende la parola. – LaFeltrinelli
La pianta del mondo
Tutto comincia e finisce con le piante. Dalla possibilità di vivere su questo pianeta al piacere di ascoltare la voce di un violino, all’inizio di ogni storia c’è sempre una pianta. La maggior parte di queste rimangono per sempre sconosciute – come l’abete rosso che regalò a Stradivari il legno per i suoi 14 violini. Altre, per caso o perché legate a persone o avvenimenti che hanno colpito l’immaginario degli uomini, hanno avuto per fortuna una storia diversa che stiamo qui a raccontare.
Un giorno al compositore inglese Sir Edward Elgar venne chiesto da dove provenisse la sua musica. La risposta fu: «La mia idea è che ci sia musica nell’aria, musica dappertutto intorno a noi, il mondo ne è pieno e ne puoi prendere ogni volta tutta quella di cui hai bisogno» Lo stesso accade per le piante che, come la musica per Elgar, sono letteralmente dappertutto e per scriverne non si deve far altro che ascoltare le loro storie e raccontarle. Tutte quelle di cui abbiamo bisogno. È così che è nato questo libro, scrivendo storie di piante che intrecciandosi agli avvenimenti umani si legano le une alle altre nella narrazione della vita sulla Terra. Perché le piante costituiscono la nervatura, la mappa (o pianta) sulla base della quale è costruito l’intero mondo in cui viviamo. Non vederla, o ancora peggio ignorarla, credendo di essere al di sopra della natura, è uno dei pericoli più gravi per la sopravvivenza della nostra specieBotanica. Viaggio nell’universo vegetale. Nuova ediz.
Stefano Mancuso, botanico, tra le massime autorità mondiali nel campo della neurobiologia vegetale, ci accompagna in un viaggio tra i segreti della Natura. Le piante sono un mondo pieno di storie interessanti, ma soprattutto importanti per la nostra stessa sopravvivenza. Quello che sappiamo o che crediamo di sapere su di loro è molto poco e quel poco è di solito sbagliato. Riteniamo che le piante siano esseri passivi, inerti, più prossimi all’inorganico che alla vita attiva degli animali. È vero il contrario. Le piante, infatti, non solo si nutrono e crescono, ma respirano, comunicano tra loro, reagiscono ai mutamenti dell’ambiente circostante, si muovono, imparano e memorizzano. Soprattutto, con la loro peculiare complessità, ci propongono modelli innovativi per le nostre relazioni sociali e per i nostri modelli organizzativi. Il libro Botanica è legato a uno spettacolo multimediale di grande originalità, nato dalla collaborazione tra il professor Mancuso e il collettivo musicale Deproducers, e reso possibile grazie alla sensibilità e all’impegno di Aboca. Nel libro, come nello spettacolo, il racconto del mondo vegetale si svolge tra il passato e il futuro, tra la storia e l’ecologia, e fluisce con la forza di una grande narrazione e con la sorpresa che sempre suscita una scoperta scientifica.
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