Libri di A. K. Benjamin migliori da leggere e consigliati

Use a master’s lost secret to pick growth companies bound for success In 1948, legendary Columbia University professor Benjamin Graham bought a major stake in the Government Employees Insurance Corporation. In a time when no one trusted the stock market, he championed value investing and helped introduce the world to intrinsic value. He had a powerful valuation formula. Now, in this groundbreaking book, long-term investing expert Fred Martin shows you how to use value-investing principles to analyze and pick winning growth-stock companies-just like Graham did when he acquired GEICO. Benjamin Graham and the Power of Growth Stocks is an advanced, hands-on guide for investors and executives who want to find the best growth stocks, develop a solid portfolio strategy, and execute trades for maximum profitability and limited risk. Through conversational explanations, real-world case studies, and pragmatic formulas, it shows you step-by-step how this enlightened trading philosophy is successful. The secret lies in Graham’s valuation formula, which has been out of print since 1962-until now. By calculating the proper data, you can gain clarity of focus on an investment by putting on blinders to variables that are alluring but irrelevant. This one-stop guide to growing wealth shows you how to: Liberate your money from the needs of mutual funds and brokersBuild a reasonable seven-year forecast for every company considered for your portfolioEstimate a company’s future value in four easy stepsEnsure long-term profits with an unblinking buy-and-hold strategy This complete guide shows you why Graham’s game-changing formula works and how to use it to build a profitable portfolio. Additionally, you learn tips and proven techniques for unlocking the formula’s full potential with disciplined research and emotional control to stick by your decisions through long periods of inactive trading. But even if your trading approach includes profiting from short-term volatility, you can still benefit from the valuation formula and process inside by using them to gain an advantageous perspective on stock prices. Find the companies that will grow you a fortune with Benjamin Graham and the Power of Growth Stocks.

“L’importanza che Benjamin attribuiva a ‘L’opera d’arte nell’epoca della sua riproducibilità tecnica’ (e da ciò l’esigenza di una edizione come questa, che finalmente permettesse di comprendere nel loro insieme la sua genesi e tutte le sue ‘varianti’) risulta evidente dalla nota lettera a Kraft del dicembre del 1935: egli afferma con enfasi di ritenere di avervi fissato la cifra dell”ora del destinO’ che è scoccata per l’arte. Non può trattarsi, quindi, di una semplice fenomenologia delle più recenti tendenze, né dell’apprezzamento del loro carattere rivoluzionario rispetto alla espressione artistica tradizionale, e neppure di una teoria delle nuove Muse: fotografia e cinema. L’ambizione è incomparabilmente maggiore: si tratta di comprendere la crisi del fatto artistico, dell’arte in quanto tale, di una filosofia della crisi dell’arte, destinata, per ciò stesso, ad assumere i toni di una vera e propria filosofia della storia.” (Massimo Cacciari)

Parigi, Marsiglia, Weimar, Napoli, San Gimignano, Mosca. Negli anni venti Benjamin scrive per giornali e riviste una serie di articoli-reportage sulle città dove gli capita di soggiornare. Libro postumo, assemblato da Peter Szondi nel 1955, viene qui riproposto in un’edizione amplita di tre nuovi scritti. “Alla base delle descrizioni delle città straniere di Benjamin non troviamo motivi meno personali di quelli che ispirarono “Infanzia berlinese”. Ma ciò non significa che egli non abbia saputo vedere quei luoghi nella loro realtà. Ché un paese straniero riesce a operare la magica trasformazione del visitatore in fanciullo solo se gli si mostra così pittoresco e così esotico come una volta era apparsa al bambino la propria città. Simile al fanciullo che sta con occhi attoniti nel labirinto inestricabile, Benjamin nei paesi stranieri si consegna con tutto il suo stupore e tutta la sua avidità alle impressioni che lo investono. A ciò deve il lettore quelle immagini che non potrebbero essere più ricche, più colorite, più precise. Il linguaggio metaforico aiuta Benjamin – analogamente alla struttura da lui preferita: l’articolazione in brevi periodi – a dipingere le immagini di città come miniature. Nella loro sintesi di lontananza e vicinanza, nella loro incantata realtà, esse assomigliano a quei globi di vetro in cui la neve cade su un paesaggio, che furono fra gli oggetti preferiti da Benjamin”. (Dalla postfazione di Peter Szondi).