Questa è la pagina dedicata a Herman Melville.
In questa pagina troverai 5 prodotti, tra cui “Moby Dick”.
Moby Dick: Herman Melville
Bartleby lo scrivano
“Bartleby lo scrivano”, apparso nel 1853, tra i più bei racconti dell’epoca moderna, parla di un comico scrivano che rivendica l’ozio e il silenzio, contro tutte le pressioni dell’utilitarismo americano. Imitato, meditato e tradotto da alcuni dei massimi scrittori contemporanei, come Borges, Beckett, Michel Leiris, Georges Perec, Italo Calvino (che intendeva dedicargli l’ultima delle sue “Lezioni americane”), è anche una parabola sul lavoro di scrivere destinata a sconvolgere molte idee. La traduzione di Gianni Celati ce lo restituisce in tutta la sua freschezza, con una umoristica adesione ai tic di Bartleby (per esempio la sua celebre frase: “Avrei preferenza di no”). Inoltre Celati presenta un suo studio sull’esilarante scrivano, la versione delle lettere di Melville nel burrascoso periodo di passaggio da “Moby Dick” a “Bartleby” e un elenco ragionato delle varie interpretazioni del racconto.
Moby Dick
«La “materia” di cui tratta “Moby Dick” non è che un’abnorme espansione di un banale antefatto. Un incidente di caccia. Un episodio, dunque, assai frequente all’epoca della narrazione in un mestiere così rischioso come quello della caccia alle balene. L’incidente consiste in questo: un capitano baleniero, Achab di Nantucket, è mutilato d’una gamba nello scontro con un capodoglio, Moby Dick, noto soprattutto per la caratteristica della bianchezza. Tutto qui. Il fatto non è che una piuttosto prevedibile conseguenza dell’antefatto. Achab (ormai anziano) insegue il cetaceo per farsi vendetta (ne è ossessionato fino alla follia) della mutilazione uccidendolo. Tutto qui. L’argomento ci viene esposto da un narratore onnisciente e da un certo Ismaele – un giovane all’epoca dei fatti imbarcato sul “Pequod”, il bastimento in navigazione sulle rotte di Moby Dick – che diverrà testimone oculare. Tutto qui. Bisogna leggere questo racconto per questo, senza curarsi affatto delle implicazioni (e le simboliche innanzitutto), bisogna leggerlo per quello per cui è stato concepito: narrare la lotta di un uomo (impazzito) contro un animale (astuto)… Ammirare un racconto come “Moby Dick” è possibile soltanto se si compie quell’immersione nel testo che ogni buon lettore deve fare: abbandonarsi alla lettura, alla voce (o le voci) dello scrittore, darsi alla sua affabulazione, seguirne le circonvoluzioni delle mente e dell’anima, vivendo quello che ha scritto “per divenirne il suo stile”.» (dall’introduzione di Alessandro Ceni)
Opinioni:
«Dio t’aiuti, vecchio: i tuoi pensieri hanno creato in te una creatura.» – LaFeltrinelli
L’autore parla dell’animo umano, e lo fa raccontando della baleniera Pequod, con uno slancio epico che non ha nulla da invidiare ai poemi omerici: la grandezza del mare, l’intensità della ricerca, la minuziosa descrizione della vita in nave che solo qualcuno che l’ha sperimentata avrebbe potuto scrivere. – Francesco Prioli per Maremosso
Billy Budd, marinaio
Nell’estate del 1797, il ventunenne Billy Budd viene arruolato a forza su una nave della marina militare inglese. È bello e ignaro del male quanto basta per venire in odio al maestro d’armi Claggart, individuo perfido e maniaco della disciplina, che fa di tutto per rendere la vita impossibile al marinaio. Il pugno omicida con cui il giovane reagisce alla falsa accusa di insubordinazione conduce la storia al suo tragico epilogo. Diviso tra ansia di giustizia e rispetto della legge, l’integerrimo capitano Vere assolve moralmente il marinaio ma è costretto a condannarlo: verrà impiccato al pennone di maestra, come un Cristo immolato sulla croce. Il racconto di Melville, scritto poco prima della morte e pubblicato nel 1924, commuove come una favola triste ma ha la solennità della parabola; ci rivela che un uomo può odiare senza ragione un proprio simile fino a distruggerlo, un innocente può essere ucciso «secondo giustizia» e un giusto può riconoscere l’innocenza e insieme annientarla: un intreccio orribile e assurdo che per Melville assomiglia molto alla vita. Introduzione di Nemi D’Agostino.
Se volessi saperne di più, dai un’occhiata al nostro canale Youtube!
- Migliori Libri di Michael Pollan
- Libri di Barbara Cappi Migliori da leggere e consigliati
- Libri su come usare Instagram migliori da leggere e consigliati
- Libri di Corrado Formigli migliori da leggere e consigliati
- Filtro per l’acqua del rubinetto frizzante Migliori: prezzi, recensioni e consigli
Lascia un commento
Devi essere connesso per inviare un commento.