Questa è la pagina dedicata a Antonio Debenedetti.
In questa pagina troverai 5 prodotti, tra cui “La guerra dei trent’anni. Politica e televisione in Italia (1975-2008)”.
Giacomino
Attraverso lo sguardo del padre, l’illustre critico Giacomo Debenedetti, Antonio fa rivivere grandi personalità della letteratura italiana: Saba, Montale, Caproni, Soldati, Moravia, Pirandello, Gadda. La Morante, la Ginzburg e molti altri. Con inflessione confidenziale racconta la vita artistica italiana inserendola nella quotidianità e nella dimensione casalinga ignorata dai testi accademici. In questa antologia di ricordi, dove il discrimine tra pubblico e privato è talvolta labile, Debenedetti rievoca le vicende legate ai giganti che frequentavano la casa paterna, unite all’esperienza della madre Renata, personalità di enorme rilievo nell’intenso panorama letterario del padre
Opinioni:
Attraverso lo sguardo del padre, l’illustre critico Giacomo Debenedetti, Antonio fa rivivere grandi personalità della letteratura italiana. – LaFeltrinelli
Nel libro Antonio Debenedetti scatta molteplici flash su molti maestri del nostro Novecento… Di lettura godibilissima, “Giacomino”, che è anche un racconto dal vero, ritrae indirettamente la società letteraria romana degli anni del Dopoguerra e lo fa attraverso una moltitudine di aneddoti assai gustosi – Grazia Grecchi
“Giacomino” non è solo un ritratto privato dell’uomo, ma il racconto di una società e un momento irripetibile della nostra cultura – sandra Petrignani
Il tempo degli angeli e degli assassini
In questi otto racconti, che possono leggersi come romanzi liofilizzati (vedi il concentrato “E venne un uomo in giacchetta spiegazzata”), Debenedetti disegna tic, mali, qualità e deviazioni di un’Italia che sta cambiando. Ne “Il tempo degli angeli e degli assassini” dominano figure di intellettuali, uomini seduttori e narcisi votati a essere inabili alla vita e a comprendere le essenziali necessità di chi li ama. E l’affresco di un paese in cambiamento con gli archetipi di un’Italia millantatrice e cialtrona in cui conta farsi invitare alla festa giusta e non riuscirci porta un senso di ineluttabile fallimento (come nel primo racconto “La mondanità nel tempo delle intercettazioni telefoniche”). “Il tempo degli angeli e degli assassini” è un’era in cui le vicende dei suoi eroi sono guidate dal caso, ben diverso dal destino, dio e demone trionfante della narrativa del secolo breve, “Sotto le ali del caso” si intitola appunto un racconto che mischia crudeltà e tenerezza. Antonio Debenetti torna in libreria con un libro denso dove si avverte a ogni passo l’impazienza di chi guarda al futuro con un briciolo di comprensibile nostalgia nei confronti d’un grande passato letterario. Il testimone generazionale che ha amato la letteratura del Novecento e i suoi campioni, Moravia, Gadda, Landolfi, Parise, firma un atto di nascita e fiducia verso la letteratura che ancora non c’è,
La guerra dei trent’anni. Politica e televisione in Italia (1975-2008)
Quattro quesiti referendari, diciotto sentenze della Corte costituzionale, un paio di crisi di governo: per trent’anni, la questione televisiva si è intrecciata con le vicende politiche italiane. Non è successo in nessun altro Paese occidentale; in nessuno il proprietario di quasi metà dei canali televisivi nazionali si presenta alle elezioni cinque volte in quattordici anni, per tre volte le vince e diventa capo del Governo. Più di trent’anni è durata la “guerra” televisiva. Le sue radici affondano nella critica all’industria culturale. Le sue battaglie sono state parte di un gioco che aveva per posta l’assetto politico del Paese: gli anni Ottanta, l’ascesa del Cavaliere, il formarsi dell’Ulivo e la sua fine con la caduta del Governo Prodi, le leggi Maccanico, Gasparri e Gentiloni, la travagliata esistenza del PD, il naturale alternarsi dei cicli politici. E, ora, i giorni scuri in cui alcuni potrebbero perdere fiducia nel futuro del capitalismo. Da trent’anni la questione televisiva ingombra la scena politica italiana. Può essere piantata come bandiera dell’opposizione al centrodestra berlusconiano. Oppure può essere studiata per capire le cause delle tante anomalie italiane, di cui fa parte.
Un piccolo grande Novecento. Conversazione con Paolo Di Paolo
Le idee raccontate dalla vita. Ricordi, testimonianze, incontri. I protagonisti della cultura del ventesimo secolo nei ritratti di un complice inquieto, Antonio Debenedetti. Si parla di Alberto Arbasino, Luigi Baldacci, Maria Bellonci, Attilio Bertolucci, Jorge Luis Borges, Vitaliano Brancati, Gianfranco Contini, Stefano D’Arrigo, Alba de Céspedes, Federico Fellini, Ennio Flaiano, Carlo Emilio Gadda, Natalia Ginzburg, Renato Guttuso, Raffaele La Capria, Carlo Levi, Giorgio Manganelli, Indro Montanelli, Elsa Morante, Alberto Moravia, Aldo Palazzeschi, Goffredo Parise, Pier Paolo Pasolini, Sandro Penna, Dino Risi, Alain Robbe-Grillet, Alberto Savinio, Georges Simenon, Giuseppe Ungaretti, Andrea Zanzotto e altri.
Racconti naturali e straordinari
Se volessi saperne di più, dai un’occhiata al nostro canale Youtube!
Lascia un commento
Devi essere connesso per inviare un commento.