Questa è la pagina dedicata a Bart Moeyaert.
In questa pagina troverai 5 prodotti, tra cui “L’oca e suo fratello”.
Bianca
Finalista Premio Orbil 2020. Narrativa 11/14 Bart Moeyaert ha vinto nel 2019 il prestigioso Astrid Lindgren Memorial Award – ALMA, ovvero il premio Nobel della letteratura per ragazzi. Bianca ha dodici anni ed i sempre scontrosa, arrabbiata, intrattabile. E nessuno riesce davvero a capire i suoi silenzi e i suoi pensieri. O meglio, questo è quello che crede Bianca. Ma poi, un pomeriggio, Bianca si ritrova in casa la protagonista della sua serie tv preferita. Vedere una famosa attrice nella vita di tutti i giorni, fa capire a Bianca che si può imparare a mettersi nei panni degli altri. Perché nessuno, alla fine, chiede scusa per caso. Età di lettura: da 11 anni.
Opinioni:
Un libro nitido e potente, che nello spazio di un pomeriggio, e nel racconto di cose normali e quotidiane, sa portare la tensione emotiva al limite massimo, per poi scioglierla grazie alla forza degli affetti, e alla capacità tutta umana, di ascoltarsi e volersi bene. – LaFeltrinelli
Una scrittura, magistralmente tradotta da Laura Pignatti, che è ritmo, musicalità, voluta sintesi, o meglio, deliberata essenzialità – Tuttolibri
Fratelli
Non è facile essere il più piccolo. Tutti ne sanno più di te, ci sono sempre cose che “un giorno imparerai”, e se c’è qualcuno da prendere in giro, nove volte su dieci sei tu. Se poi sei il più piccolo di sette fratelli… Ma non si moltiplicano solo i guai, perché visto da quattordici occhi il mondo non è più ciò che sembra: una pietra diventa il primo gradino della scala di un castello, molle e assi si trasformano in una macchina che sfreccia in camera da letto, la caldaia non è più una caldaia, ma una bestia con un occhio solo, rossissimo, che sputa fiamme nel buio della cantina. In quarantanove brevi racconti autobiografici Bart Moeyaert ricorda le disavventure della sua infanzia, passata in compagnia di sei fratelli maggiori, con uno sguardo che incanta, commuove e fa sorridere insieme. Moltiplicato per sette. Età di lettura: da 10 anni.
L’oca e suo fratello
Un libro ironico, fiabesco, profondo, da leggere ad alta voce la sera prima di andare a dormire e da rileggere in silenzio da soli.
«Un dialogo continuo su grandi e piccoli temi della vita. Da non perdere» – Robinson Il signor Oca e suo fratello si muovono nell’aia e per campi con una grande voglia di fare domande, di essere curiosi, di scoprire sentimenti e idee nuovi. Bart Moeyaert, Premio Astrid Lindgren 2019 e candidato 2020 all’Hans Christian Andersen Award, affronta, in tanti racconti brevi e brevissimi, e in dialoghi fulminanti, i grandi temi della vita: dalla fratellanza all’amicizia, dall’amore alle paure.Il club della via lattea
L’estate in città è fatta di lunghe giornate e spazi vuoti, di silenzi, ronzii e attese. Nella via lattea non succede mai nulla, eccetto il passaggio, ogni giorno alla stessa ora, della vecchissima Nancy e del suo vecchissimo bassotto Jekyll. Max, Oscar ed Emma – due fratelli e un’amica – sono così annoiati che finiscono per scommettere su chi, dei due, morirà per primo. E il giorno dopo nessuno dei due passa… due giorni pieni di strane storie, emozioni, scoperte. Perché nella via lattea tutto è fermo e tutto si muove… Età di lettura: da 11 anni.
È l’amore che non comprendiamo
È estate, fa caldo. Una ragazza viaggia sul sedile posteriore di un’auto schiacciata tra la madre e il suo nuovo fidanzato, il cane raggomitolato trai piedi. Suo fratello, Axel, è al volante, lo sguardo inespressivo e assente. Dal finestrino non passa un filo d’aria, i corpi compressi bruciano contro le spalliere dei sedili. All’improvviso Axel ferma la macchina, scende e rimane in silenzio. Sua madre lo raggiunge e si ferma accanto a lui. Madre e figli si appoggiano l’uno contro l’altro. Cominciano a piangere. La tensione esplode in una lite furibonda che coinvolgerà tutti. Così inizia il racconto in tre atti di una famiglia in frantumi, la storia di una madre incapace di amare e di quattro fratelli uniti dal desiderio comune di essere compresi. Insieme cercano di cavarsela, non conoscono la felicità ma hanno un vago ricordo di cosa significhi essere una famiglia. E sulla base di questo ricordo lottano e si impegnano per ripristinare un’apparente armonia. Attraverso quadri cinematografici, con ritmo alterno e frammenti di dialoghi, Moeyaert non narra, ma allude, evoca, lascia indovinare. Attraverso immagini quasi impressionistiche riesce a creare un’atmosfera straordinaria, carica di una sottile e fortissima suspense, e rende con estrema precisione le tensioni inespresse tra i membri della famiglia, amplificandole a tratti fino al surreale.
Opinioni:
«Nelle scatole ci sono i ricordi degli uomini di mia madre, e qua e là anche qualcosa di mio padre. Sfogliamo tutti gli album da prima della nascita di mia sorella Bonnie fino all’anno passato. Specialmente Axel rimane perplesso, soprattutto quando vediamo che nostro padre nelle fotografie compare sempre di più in secondo piano, e infine scompare. Quasi senza accorgercene ci mettiamo a parlare dell’amore che non comprendiamo.» – LaFeltrinelli
Bart Moeyaert è un maestro della suggestione. Evoca, lascia supporre. Accenna con discrezione a come le cose sarebbero potute essere – Nieuwsblad
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