Questa è la pagina dedicata a Beppe Benvenuto.
In questa pagina troverai 5 prodotti, tra cui “La malinconia del critico”.
Elzeviro
L’Elzeviro di terza fu figlio del Novecento e dell’Italia, inventato in occasione del debutto della Duse in Francesca da Rimini di D’Annunzio. Oggi, forse, è morto. Questo libro ne segue la parabola storica e critica.
Marco Formentini. L’irresistibile ascesa del borgomastro di Milano: la Lega dall’opposizione alla stanza dei bottoni
E’ una biografia pubblica e privata di Marco Formentini che, liberal-socialista, dopo un incontro con Bossi, ha ritrovato la passione per la politica. è a contatto quotidianamente. Proposte divertenti per i lettori più giovani.
La malinconia del critico
La Terza pagina – racconta Beppe Benvenuto – nacque dall’idea di un giovane direttore di giornale che cercava un modo di incuriosire il suo pubblico. E, sul “Giornale d’Italia”, trattò il debutto della Francesca da Rimini di D’Annunzio, nell’interpretazione della divina Duse, come un evento di portata giornalistica universale. Da quel momento la Terza pagina s’accampa nei giornali, diventa il luogo del proficuo incontro tra giornalisti e letterati e critici, insegnando effettivamente il buon italiano a tutti e tre. E diventa il regno del critico letterario, figura balzata in primo piano grazie all’informazione culturale, e che di questa ha seguito la traiettoria di cometa.
A margine
Curioso di sentieri culturali insoliti, all’incrocio tra la critica e la cronaca del lavoro letterario, con una predilezione per quell’invenzione italiana che fu la Terza pagina, Benvenuto raccoglie in questo volume esami ravvicinati di casi storico-letterari e storico-politici del Novecento. Carriere di grandi firme giornalistiche tra fascismo e antifascismo, protagonisti a cavallo di politica e cultura, parabole ideologiche e fortune attraverso le tempeste e le baruffe del secolo, eccentriche figure della breve epoca in cui la borghesia italiana mostrò amore per i frutti dello spirito. Il taglio è volutamente al margine, in un doppio senso. Da un lato, l’autore preferisce, piuttosto che entrare dentro l’opera, avvicinarsene dagli addentellati e dalle circostanze periferiche, in modo da tracciarne una sorta di spirale critica che si approssima al centro. Dall’altro, si tratta di protagonisti di vicende e questioni effettivamente marginali ed estranee allo star system dell’intellighenzia del secolo. Però, come accade, è dai margini che ci si dovrebbero aspettare le sorprese; per cui, ognuna di queste puntuali monografie riserva originale interesse e scoperte.
Mizzica
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