Questa è la pagina dedicata a Cesare Pavese.
In questa pagina troverai 5 prodotti, tra cui “Il desiderio mi brucia. Poesie d’amore”.
Il mestiere di vivere. Diario 1935-1950 con Il taccuino segreto
Se Il mestiere di vivere raccoglie istante per istante i suoi pensieri dal ’35 al ’50, a pochi giorni dalla morte, Il taccuino, una ventina di fogli redatti tra il ’42 e il ’43, in uno dei periodi più tormentati dell’esistenza di Pavese, è stato a lungo archiviato come testimonianza di un momento di debolezza per le annotazioni politiche che hanno acceso il dibattito sulla sua presunta vicinanza al fascismo. Ma è solo dalla lettura di queste carte restituite ai lettori per la prima volta insieme che può emergere la complessità della figura intellettuale e umana di uno dei più grandi autori italiani del Novecento.
Opinioni:
In queste pagine, che sono insieme giornale della sua vita ed esame di coscienza, Cesare Pavese racconta se stesso allo specchio e ci consegna un manifesto di poetica che attraverso la lente della letteratura fotografa l’uomo e lo scrittore. – LaFeltrinelli
Il desiderio mi brucia. Poesie d’amore
Viscerale e appassionato, il sentimento d’amore è rappresentato da Cesare Pavese a tinte di straordinaria vividezza. La presenza e la sensualità della donna amata accendono in lui un desiderio tanto più ardente quanto più irrimediabilmente è negato, e le poesie che scaturiscono dall’esperienza amorosa rivelano la propria intensità là dove questa si fa più radicale. Il desiderio mi brucia raccoglie un’ampia selezione di versi fervidi e toccanti, scritti tra l’ottobre del 1923 e l’aprile del 1950: dagli anni dell’adolescenza fino ai mesi che precedettero immediatamente la morte, ripercorrendo passo dopo passo l’esistenza interiore e più autentica di un autore simbolo del nostro tempo.
La casa in collina. Ediz. integrale. Con Segnalibro
“La casa in collina” è un romanzo pubblicato nel 1948 insieme a “Il carcere” all’interno del volume “Prima che il gallo canti”. Il protagonista e narratore è Corrado, che scappa dai bombardamenti su Torino trasferendosi in collina. Seppur sia un uomo solitario comincia a frequentare un’osteria dove conosce molte persone e, soprattutto, reincontra Cate, la ragazza con la quale aveva avuto una relazione dieci anni prima, accompagnata dal figlio Dino, e di cui, probabilmente, è ancora innamorato. Corrado comincia a passare molto tempo col ragazzino, che gli fa rivivere la spensieratezza della sua gioventù, e di cui sospetta, sia il padre. Giunge l’8 settembre e l’orrore lo travolge anche nella campagna in cui si è rifugiato, costringendolo a fuggire nuovamente insieme Dino. La solitudine, l’impegno storico, una sorta d’impossibilità a essere protagonista della realtà, la colpa, sono i temi principali fusi in una storia piena di rimandi biografici. Il romanzo è riconosciuto dalla critica come il momento più alto della maturità di Pavese. La presente edizione è stata revisionata nelle forme accentate cadute in disuso e nella punteggiatura dei discorsi diretti.
Verrà la morte e avrà i tuoi occhi
Le poesie di “Verrà la morte” non attingono alla vena epica di “Lavorare stanca”. Dall’oggettivazione narrativa fanno ritorno al soggettivismo lirico, ma trascendono l’antico limite della confessione e dello sfogo nella sottile sapienza d’un linguaggio poetico che si fa numero, immagine, valore musicale.
La luna e i falò. Ediz. integrale. Con Segnalibro
“La luna e i falò” (1950) è l’ultimo romanzo di Cesare Pavese ed è considerato il lavoro più significativo della sua poetica: è l’eredità che ci ha lasciato dei temi che gli furono più cari. Narra la storia di Anguilla, un uomo che, alla fine della Seconda Guerra Mondiale, dopo aver vissuto per molti anni in America e aver fatto fortuna, torna al suo paese d’origine sulle colline piemontesi spinto dalla nostalgia di quel mondo di campagna. Presto, però, si rende conto che ciò che ricordava non esiste più, solo i luoghi sono rimasti gli stessi, non le persone e nemmeno la vita. Rievoca il passato insieme al vecchio amico Nuto, ex partigiano sempre rimasto nel paese, e con lui prende atto dei cambiamenti determinati dalla guerra. Il romanzo vive del contrasto tra la visione felice dell’infanzia e il dolore del presente, sulle care amicizie svanite e su un dramma che incombe sopra un mondo che ormai gli è sconosciuto. La narrazione “concreta” e lirica allo stesso tempo è strutturata con un continuo accavallarsi tra passato e presente, sorretta dai pensieri e ricordi del protagonista.
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