Questa è la pagina dedicata a Marco Ansaldo.
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Chi ha perso la Turchia
Sono decenni che si discute della possibilità di far entrare la Turchia a pieno titolo nella comunità degli Stati europei: un paese di confine (sia in senso geografico che religioso e culturale), ma saldamente al fianco dell’Occidente e dentro alla Nato, e un candidato ideale nell’ottica di un allargamento che sarebbe anche un rafforzamento. Eppure, la strada verso l’integrazione in Europa sembra, in questi anni, sempre meno percorribile e la sensazione è che questo paese, dotato di un’economia in forte crescita e sempre più importante e attivo sul piano internazionale, si stia allontanando. C’è insomma, il rischio che l’Europa perda la Turchia: ma è solo colpa delle istituzioni e dei governi europei se ciò sta avvenendo? Non ci sono altrettante forze e spinte all’interno della nazione turca che cercano di allontanarsi dall’Occidente? Marco Ansaldo ha voluto, con questo libro, togliere il punto interrogativo alla domanda “Chi ha perso la Turchia?”, “l’ipocrita punto di domanda sempre privo di risposte, e tentare un’individuazione del problema e l’incarnazione dei suoi responsabili. Qui si fanno i nomi. Di uno schieramento e dell’altro”. Un viaggio nella storia, nella geografia e nella società di un paese cruciale, che forse l’Europa non può permettersi di tenere fuori dalla porta.
Le molte feritoie della notte: I volti nascosti di Fabrizio De André
Un altro papa. Ratzinger, le dimissioni e lo scontro con Bergoglio
Nel tardo pomeriggio dell’11 febbraio 2013 un fulmine cadde sulla cupola di San Pietro. Sembrò a tutti l’immagine-simbolo dell’evento inaudito che aveva appena scosso, fin dalle fondamenta, la Chiesa cattolica. Al termine di un discorso al Concistoro dei cardinali, in vista della canonizzazione dei martiri d’Otranto uccisi dai turchi più di mezzo millennio prima, Benedetto XVI si fece passare un foglietto da monsignor Georg Gänswein, che gli era a fianco con un volto tetro, e cominciò a leggere in latino: “Fratres carissimi…”. Alcuni dei porporati presenti non capirono il perché di quello strano riferimento all’avanzare dell’età (ingravescente aetate). Altri finsero o si vollero convincere di aver male interpretato le parole del pontefice. Invece, il messaggio era chiaro. Anzi, inequivocabile. Con la sua Declaratio, Joseph Ratzinger rinunciava al ministero di vescovo di Roma. Si dimetteva da Papa. Non succedeva dal 1415. Per il mondo l’annuncio fu uno shock. Ma quali erano le ragioni profonde che avevano portato Benedetto a quella storica e tormentata decisione? Era un atto di responsabilità o un colpo di spugna? E come affrontare, dopo l’elezione a sorpresa dell’argentino Jorge Mario Bergoglio, la presenza di due Papi? Uno Emerito e l’altro Regnante? Marco Ansaldo, vaticanista e inviato speciale per la politica estera di “Repubblica”, ci racconta una delle stagioni più travagliate nella storia della Chiesa, macchiata da polemiche, scandali finanziari e intrighi di palazzo. Dopo la piaga della pedofilia, i casi Vatileaks 1 e 2 e il processo contro i Corvi del Vaticano non sembrano esaurirsi le gogne, i colpi bassi e le epurazioni (l’ultima in ordine di tempo ha colpito il cardinale Becciu). Attraverso la testimonianza di monsignor Georg Gänswein – assistente personale di Benedetto XVI e custode dei tanti misteri che si celano dietro le mura vaticane – il libro di Ansaldo fornisce una nuova e dirompente chiave di lettura sul perché la convivenza tra i due Papi, di per sé problematica, si sia rivelata, di fatto, inattuabile. E se invece un’anomalia diventasse la regola? Oggi ci troviamo nel secondo tempo del Pontificato di Francesco. Qualcuno arriva a sostenere che il gesuita «venuto dalla fine del mondo» non abbia più niente da dire, avendo già espresso tutto sul piano evangelico e dottrinale. C’è modo, dunque, «di fare un altro papa»?
UCCIDETE IL PAPA. LA VERITA’DIETRO
Il 13 maggio 1981 Mehmet Ali Agca sparò a Giovanni Paolo II in piazza San Pietro. Agca è stato da poco rilasciato, ma i quasi trent’anni trascorsi non sono bastati a chiarire i tanti misteri irrisolti, dalla presenza di un secondo attentatore (fu trovata una terza pallottola non sparata dalla pistola di Agca) alla scomparsa di Emanuela Orlandi, dagli infiniti depistaggi alle fughe di notizie calcolate. Grazie ad anni di ricerche, a interviste esclusive ad Agca, ai suoi confidenti e ai Lupi grigi, a testimonianze dei magistrati che indagarono sul caso, a documenti inediti provenienti dagli archivi appena aperti dei servizi segreti dell’Est e ad altri materiali d’eccezione, questo libro offre nuove risposte su un enigma attorno al quale si intrecciano troppi interessi.
Il bacio al pallone. Lo spirito vincente di Mancini e Vialli dallo scudetto della Sampdoria alla Nazionale
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