I libri di Giovanni Verga sono considerati tra i più importanti romanzi veristi dell’Ottocento.
Giovanni Verga con i suoi romanzi rompe i canoni di scrittura usati fino a quel momento rinunciando alla prospettiva onniscente del narratore: il punto di vista narrativo è rigorosamente dal basso, coincidente con quello dei personaggi.
Per la prima volta nella storia del romanzo italiano si abbandona un atteggiamento di dominio ideologico e di giudizio dall’alto, con la conseguente caduta delle tradizioni gerarchiche narrative.
L’impressionalità dei libri di Giovanni Verga comporta infatti una radicale rinuncia: l’autore non manifesta più direttamente i suoi sentimenti e le proprie ideologie, e assume invece l’ottica narrativa, l’orizzonte culturale, il linguaggio dei suoi stessi personaggi.
Allo stesso tempo per la prima volta il popolo non è visto con distacco nè giudicato da una prospettiva moralistica e populistica, ma diventa protagonista, determinato, con la propria prospettiva, la prospettiva stessa del racconto.
Un mondo nuovo, di particolari umili e concreti, il mondo della vita materiale e dell’esistenza quotidiana delle masse contadine, entrando quindi di prepotenza nella letteratura italiana.
Se nei Malavoglia un filo di simbolismo romantico convive ancora con il pessimismo materialistico dell’autore, in Mastro-don Gesualdo siamo in presenza di un’ottica integralmente critico-negativa, di un realismo duro e corrosivo, che non concede spazi di speranza.
Sicuramente uno dei racconti più emblematici dello stile verghiano è Rosso Malpelo, il racconto di un ragazzino discriminato dal colore dei capelli per una credenza popolare catapultato nel mondo degli adulti, condizione tipica dei bambini dell’epoca.
Perchè Leggere i Libri di Giovanni Verga?
Consiglio di leggere i libri di Giovanni Verga a tutti colori che amano immergersi nella storia osservando da vicino la vita popolare, gli usi e i costumi e le credenze di una determinata società in un determinato contensto storico, in questo caso l’Ottocento italiano.
Se sei comunque appassionato di storia ti consiglio di dare un’occhiata al nostro articolo sui Migliori Libri di Storia.
Migliori Libri Verga
Mastro-Don Gesualdo
I Malavoglia
Le storie del castello di Trezza. Ediz. speciale
«Ad un tratto un grido terribile rimbombò per l’immenso corridoio; era un grido supremo di terrore, di delirio, che non poteva riconoscersi a qual voce appartenesse, che non aveva nulla d’umano; nello stesso tempo si udì un gran tramestìo, l’uscio e la finestra della camera furono spalancati con impeto, quasi da un violento colpo di vento, e al lume dubbio della lampada parve che una figura bianca in un baleno attraversasse la camera e fuggisse dalla finestra.» In questa novella, scritta nel 1875 e pubblicata a puntate su «L’illustrazione Italiana», Verga, ancora lontano dalla corrente verista, si immerge in atmosfere cupe, gotiche e romantiche. Le storie del castello di Trezza racconta l’intrigo adultero di due coppie – sviluppato su due piani temporali diversi, il presente e il passato – svelando le paure e le fragilità dell’amore, portandole alle sue più nefaste conseguenze. Un racconto dove le verità sono sfumate, come l’entità del fantasma che aleggia nel castello.
Storia di una capinera: (Ediz. Integrale)
I Malavoglia. Ediz. integrale. Con Segnalibro
Età di lettura: da 10 anni.
Lascia un commento
Devi essere connesso per inviare un commento.