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Migliori Libri di Jonathan Lethem
Chronic City
Chase Insteadman è l’ex bambino prodigio di un vecchio telefilm. Tira avanti sfruttando ciò che resta della fama passata e il rinato interesse dei media per la sua relazione con Janice Trumbull, un’astronauta bloccata nello spazio, dalla quale riceve e-mail d’amore. A Chase si affianca Perkus Tooth, un ex critico musicale disoccupato con la passione per i cheeseburger, le cospirazioni e l’arte. Perkus aiuterà l’amico durante un percorso di formazione che lo condurrà a rivedere la sua ingenua interpretazione della realtà, andando oltre l’apparenza. Lo scenario è l’autoreferenziale isola di Manhattan, lacerata fra la decadenza culturale odierna e un glorioso passato intellettuale, terrorizzata da una gigantesca tigre che semina distruzione per le strade abitate da gente ricca, ossessionata dalla fama e da lettori del New York Times che preferiscono leggere la rivista in una versione war-free scaricabile da internet, che non tiene conto dell’11 settembre. “Chronic City” è un vivido ritratto di Manhattan e delle sue paranoie, raccontate attraverso gli occhi di un outsider, con lo humor e la straordinaria immaginazione di Jonathan Lethem.
La fortezza della solitudine
Uno dei romanzi più noti di Lethem, narra la storia di Dylan e Mingus, due ragazzi, vicini di casa che abitano a Brooklyn. Dylan è bianco, Mingus è nero: la loro amicizia non è sempre Facile. Un racconto che si snoda dagli anni settanta ai novanta, all’interno della “Fortezza”, un isolato abitato da una maggioranza di famiglie nere, dove serpeggia la paura del ritorno dei bianchi. La vita nell’America degli anni settanta è fatta di conflitti razziali e politici che si possono accendere anche a partire da scelte molto piccole: quali canzoni ascoltare e quali amici frequentare. Con gli anni novanta l’atmosfera si fa più distaccata, e le persone sono sempre più avvolte nell’indifferenza e nell’isolamento.
Motherless Brooklyn
SOON TO BE A MAJOR MOTION PICTURE, MOTHERLESS BROOKLYN IS RELEASED IN CINEMAS NOVEMBER 2019 Lionel Essrog, a.k.a. the Human Freakshow, is a victim of Tourette’s syndrome (an uncontrollable urge to shout out nonsense, touch every surface in reach, rearrange objects). Local tough guy Frank Minna hires the adolescent Lionel and three other orphans from St Vincent’s Home for Boys and grooms them to become the Minna Men, a fly-by-night detective-agency-cum-limoservice. Then one terrible day Frank is murdered, and Lionel must become a real detective. With crackling dialogue, a dazzling evocation of place, and a plot which mimics Tourette’s itself in its freshness and capacity to shock, Motherless Brooklyn is a bravura performance: funny, tense, touching, and extravagant.
Alan, un uomo fortunato e altri racconti
«Ovviamente Lethem è un re delle frasi» – The New York Times Book Review Un padre con l’esaurimento nervoso perché le vacanze di famiglia iniziano a prendere una piega sinistra; un critico del porno che, nonostante le migliori intenzioni, viene perseguitato dalla sua fama – oltre che dalla montagna di oscenità che riempiono il suo appartamento; una banda di personaggi di vecchi fumetti bloccati su un’isola deserta; un neonato portato in salvo durante una tempesta di neve; un prigioniero politico in un buco di una strada cittadina… Benvenuti a Lethem-landia: nove racconti dove l’inspiegabile è in agguato nel quotidiano, dove la banalità diventa inquietante e l’assurdità del mondo in cui viviamo si fa tragica.
Opinioni:
È davvero una specie di orizzonte quello che sto fissando, un punto di fuga interiore-reso-esteriore, un posto verso cui il sentimento si avventura per incontrare il linguaggio e si ritrova sbranato – Anonimo
L’arresto
Un brivido ti corre lungo la schiena? Da’ un’occhiata. Molte cose esistono non viste. In un futuro non troppo lontano, il mondo è stato colpito dall’Arresto, una misteriosa calamità per cui i mezzi di trasporto e le reti di comunicazione, i computer, gli elettrodomestici e persino le armi hanno smesso di funzionare. La modernità è in pausa, la linea del progresso è spezzata: c’è un prima e un dopo. Alexander Duplessis, detto Sandy, ex sceneggiatore di Los Angeles, è rimasto bloccato nella penisola del Maine dove la sorella Maddy gestisce una fattoria biologica che permette alla comunità locale di sopravvivere, versando un tributo ai motociclisti del Cordone che presidiano i confini della regione. L’arrivo di un vecchio amico di Sandy, il produttore Peter Todbaum, con un poderoso mezzo a propulsione atomica e i racconti del suo viaggio on the road apocalittico attraverso gli USA rompono gli equilibri e tornano a insinuare l’idea di una possibile evoluzione nella collettività. Il Cordone esige che il nuovo mezzo venga subito consegnato e la comunità precipita nello scompiglio. Non si tratta solo di reinterpretare la natura dell’Arresto, la realtà di quanto accaduto, con gli occhi dell’ultimo arrivato Todbaum, ma di decidere se e come sviluppare il potenziale tecnologico che la sua supermacchina ha messo nuovamente a disposizione dell’umanità.
Opinioni:
L’Arresto non è un romanzo post-apocalittico. Non è una distopia, né un’utopia. L’Arresto è quello che succede quando le cose che diamo sempre per scontate – soprattutto macchine, armi, computer, aerei e tutto il resto – semplicemente smettono di funzionare. – LaFeltrinelli
Brillante, spassoso e scritto in modo superbo – The New York Times
“L’Arresto” è un romanzo distopico sfrontato come un fumetto e zeppo di riferimenti al cinema e alla letteratura. In breve, è una favola – The Guardian
Un’atmosfera da fine del mondo, una storia di follia raccontata in modo impeccabile, commovente e pieno di inventiva. Lethem qui è al suo massimo – Emily St. John Mandel, autrice di Stazione undici e L’hotel di vetro
Il talento di Lethem è immenso – The New York Times Book Review
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