Oggi diamo l’ennesimo grande contributo alla rubrica dei migliori autori da leggere, analizzando i migliori libri di Ray Bradbury.
Ray Bradbury è un autore che mi ha fatto pesantemente pentire di aver rimandato così tanto a lungo la sua lettura.
Ora che finalmente questo sito si è convertito in un vero e proprio lavoro, sono stato io il primo a chiedere al gruppo quali fossero i migliori libri di Bradbury da leggere, e mi sono tuffato.
Le letture di Bradbury non sono colossali quanto i romanzi di George Orwell, ma sono spesso e volentieri altrettanto distopici.
Il nostro dovere come sempre in questo blog, è quello di portare altri lettori sulla retta via, quindi mi accingo a iniziare questa lista dei libri di Bradbury consigliati.
Bradbury ha ovviamente la sua parte nella nostra classifica dei libri da leggere assolutamente, insieme ad altri grandi scrittori del 900, quali Paulo Coelho, Isaac Asimov, e ai migliori libri di Gabriel Garcia Marquez.
Di Asimov – tra l’altro – trovi già il Focus Autore nel nostro canale Youtube.
Perché leggere Ray Bradbury
Bradbury è ricordato come l’autore di alcuni dei migliori libri di fantascienza di sempre.
È un autore che con le sue opere ha rivoluzionato l’intero genere, tant’è che anche tu avrai già sentito i nomi dei migliori romanzi di Ray Bradbury, tra tutti il celeberrimo Fahrenheit 451.
Fahrenheit 451
Montag fa il pompiere in un mondo in cui ai pompieri non è richiesto di spegnere gli incendi, ma di accenderli: armati di lanciafiamme, fanno irruzione nelle case dei sovversivi che conservano libri e li bruciano. Così vuole fa legge. Montag però non è felice della sua esistenza alienata, fra giganteschi schermi televisivi, una moglie che gli è indifferente e un lavoro di routine. Finché, dall’incontro con una ragazza sconosciuta, inizia per lui la scoperta di un sentimento e di una vita diversa, un mondo di luce non ancora offuscato dalle tenebre della imperante società tecnologica.
Opinioni:
«Bruciare sempre, bruciare tutto. Il fuoco splende e il fuoco pulisce.» – LaFeltrinelli
Migliori Libri di Ray Bradbury
In attesa della nostra classifica dei migliori libri di Ray Bradbury, che arriverà lunedì, lasciamo che sia il nostro algoritmo ad indicarvi quali, al momento, sono i libri di Ray Bradbury più venduti su Amazon.
Fahrenheit 451
Montag fa il pompiere in un mondo in cui ai pompieri non è richiesto di spegnere gli incendi, ma di accenderli: armati di lanciafiamme, fanno irruzione nelle case dei sovversivi che conservano libri e li bruciano. Così vuole fa legge. Montag però non è felice della sua esistenza alienata, fra giganteschi schermi televisivi, una moglie che gli è indifferente e un lavoro di routine. Finché, dall’incontro con una ragazza sconosciuta, inizia per lui la scoperta di un sentimento e di una vita diversa, un mondo di luce non ancora offuscato dalle tenebre della imperante società tecnologica.
Opinioni:
«Bruciare sempre, bruciare tutto. Il fuoco splende e il fuoco pulisce.» – LaFeltrinelli
Fahrenheit 451 [Inglese]: Ray Bradbury
The hauntingly prophetic classic novel set in a not-too-distant future where books are burned by a special task force of firemen. Over 1 million copies sold in the UK. Guy Montag is a fireman. His job is to burn books, which are forbidden, being the source of all discord and unhappiness. Even so, Montag is unhappy; there is discord in his marriage. Are books hidden in his house? The Mechanical Hound of the Fire Department, armed with a lethal hypodermic, escorted by helicopters, is ready to track down those dissidents who defy society to preserve and read books. The classic novel of a post-literate future, ‘Fahrenheit 451’ stands alongside Orwell’s ‘1984’ and Huxley’s ‘Brave New World’ as a prophetic account of Western civilization’s enslavement by the media, drugs and conformity. Bradbury’s powerful and poetic prose combines with uncanny insight into the potential of technology to create a novel which over fifty years from first publication, still has the power to dazzle and shock.
L’albero di Halloween
Nella serata che precede Ognissanti è accaduto qualcosa di stupefacente: un enorme albero è apparso e, dai suoi rami, pendono centinaia di zucche. E nelle zucche sono intagliati sorrisi inquietanti e occhi luminescenti che fissano otto ragazzini mascherati per l’occasione: Tom vestito da scheletro, Henry da strega, Georg da spettro, Ralph fasciato come una mummia, J.J. scompigliato come un cavernicolo, Fred stracciato come un accattone, Wally con una maschera da grottesca, Pipkin… Ehi, dov’è finito Pipkin? Scortati da Mr Moundshroud, i sette ragazzi partono alla ricerca dell’amico e strada facendo si imbatteranno in una serie di avventure allucinanti.
Opinioni:
«La notte uscì dagli alberi e allargò il suo manto.» – LaFeltrinelli
Lo zen nell’arte di scrivere. Libera il genio creativo che è in te
In questi dodici saggi dedicati all’arte della scrittura, Ray Bradbury condivide la sua gioia e il suo entusiasmo per l’arte di scrivere e di vivere. Bradbury si rivolge a tutti gli scrittori, apprendisti ed esperti, e tenta di rispondere ad alcune domande: come liberare la propria creatività? Come accedere alla propria ricchezza interiore? Come lasciar esprimere la propria Musa senza deformarla o ferirla? Come infondere nella nostra vita e in ciò che scriviamo energia, ritmo, passione, semplicità? Sebbene sia prodigo di suggerimenti ed esempi pratici tratti dalla sua stessa esperienza, “Lo Zen nell’arte di scrivere” è ben più di un semplice manuale per l’aspirante scrittore: è una celebrazione dell’atto creativo, una biografia letteraria, un’esortazione a seguire la via dell’istinto e dell’entusiasmo che conduce al luogo dove dimora il proprio genio interiore. Perché la realizzazione di ogni scrittore dipende sempre da quanto bene egli impara a conoscere un soggetto in particolare: la sua stessa vita.
L’uomo illustrato
È in una serata di settembre, nei Wisconsin, che appare l’Uomo illustrato. È ormai anziano, cerca un lavoro. Invano. Tutti fuggono da lui quando osservano gli strani, bellissimi disegni di cui è ricoperta la sua pelle. Non sono tatuaggi ma opere d’arte. O forse di stregoneria… A guardarle a lungo, quelle figure si animano, raccontano storie. Non storie qualunque: svelano a ciascuno ciò che lo attende, la storia della sua vita e della sua morte. La sfrenata fantasia di Ray Bradbury trascina il lettore in un mondo futuribile e tanto più inquietante.
Viaggiatore del tempo
Il segreto di un “viaggiatore del tempo” custodito per un lungo secolo. Il ricordo inquietante di una lontana storia d’amore. Un anziano fantasma che infine trova uno spazio per sé. La magia del circo. L’impalpabile sensazione di una notte d’estate, in cui tutto sembra possibile. La botola in un solaio da cui provengono rumori di creature troppo grosse per essere topi… Le ventitré storie di mistero e terrore raccolte in questo volume rivelano tutto il genio di Bradbury e la versatilità della sua immaginazione. Dai più classici racconti di fantascienza ad atmosfere quasi horror, la sua formidabile ispirazione fantastica non ha bisogno di marziani e astronavi, ma si può sprigionare anche dalle cianfrusaglie di una soffitta.
Cronache marziane. Nuova ediz.
Tutto avviene in meno di trent’anni, tra il 2030 e il 2057, quando lo scoppio di una guerra atomica costringe i terrestri a rientrare e Marte, pianeta antichissimo, resta nuovamente abbandonato. Sui suoi immensi mari di sabbia privi di vita passano i grandi velieri degli ultimi marziani, creature simili a fantasmi, ombre e larve di una civiltà che gli ingombranti terrestri venuti da un mondo sordo e materialista non hanno saputo vedere né comprendere. Capolavoro della fantascienza, Cronache marziane è in realtà molto di più: in queste pagine ricche di inventiva e di poeticissime immagini, Bradbury travolge i limiti della letteratura di genere, ritrovando l’universalità simbolica della fiaba e dell’epos: « Cronache marziane » scrive infatti nell’Introduzione «sono Tutankhamon che esce dalla tomba quando avevo tre anni, le saghe norrene quando avevo sei anni, e gli dèi greco-romani che mi affascinavano tantissimo quando avevo dieci anni: insomma mito puro» Ma non solo: Bradbury sente l’urgente bisogno di parlare del mondo che lo circonda: il “suo” Marte è il ricettacolo dei fantasmi dell’epoca, un pianeta dell’immaginario americano degli anni Quaranta che racchiude sogni, desideri, speranze di un Paese partito alla conquista dello spazio che assiste allo sgretolarsi delle proprie ambizioni e illusioni.
Opinioni:
Dalle prime fallimentari esplorazioni umane all’invasione e infine al declino: Cronache marziane (1950) è il resoconto della conquista e della colonizzazione di Marte da parte dei terrestri. – LaFeltrinelli
Fahrenheit 451. Oscar junior
Montag fa il pompiere in un mondo in cui ai pompieri non è richiesto di spegnere gli incendi, ma di accenderli: armati di lanciafiamme, fanno irruzione nelle case dei sovversivi che conservano libri e li bruciano. così vuole la legge. Montag però non è felice della sua esistenza alienata, fra giganteschi schermi televisivi, una moglie che gli è indifferente e un lavoro di routine. Finché, dall’incontro con una ragazza sconosciuta, inizia per lui la scoperta di un sentimento e di una vita diversa, un mondo di luce non ancora offuscato dalle tenebre della imperante società tecnologica. Età di lettura: da 12 anni.
Opinioni:
Il potere dei libri in un classico della fantascienza. Prefazione di Neil Gaiman. – LaFeltrinelli
Questo è un libro che ci mette in guardia. Ci ricorda che ciò che abbiamo è prezioso, e che a volte diamo per scontato proprio quello a cui teniamo. Quando l’ho riletto da adolescente, “Fahrenheit 451” era diventato un testo sulla libertà, sulla capacità di pensare con la propria testa. Parlava di fare tesoro dei libri e delle voci di dissenso che si esprimevano al loro interno. Di come noi esseri umani cominciamo col mettere al rogo i libri e finiamo col mettere al rogo le persone – dalla prefazione di Neil Gaiman
Paese d’ottobre
Mentre creava le “Cronache marziane”, Bradbury scrisse anche una serie di novelle ambientate nei luoghi della sua infanzia, le piccole cittadine dell’immutabile Middle West agricolo. E a queste ‘cronache terrestri’ diede il titolo di “Paese d’ottobre”, perché in ottobre la luce del sole declina facendo sfumare gli oggetti quotidiani tra le ombre ed è allora che, dietro le apparenze più comuni, ci è dato di vedere il fatto straordinario che spalanca la possibilità di realtà misteriose e di mondi diversi, nascosti dietro la facciata sonnacchiosa della provincia americana.
Libri di Ray Bradbury consigliati
Come sempre chiudiamo l’articolo ricordando che il progetto migliori libri, punta proprio alla condivisione di esperienze tra i lettori, quindi ricordati di dire la tua, inviando in privato quello che secondo te è il migliore libro di Ray Bradbury, alla nostra redazione.
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Buona lettura!
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