Il vero fascino del cinema, piuttosto che con degli occhiali 3d, si vede con gli occhi di registi e autori, tra le pagine dei migliori libri sul Cinema.
Un mondo intero, più grande di quanto uno schermo potrà mai trasmettere allo spettatore, fatto di difficoltà, soddisfazioni e sogno.
Finalmente abbiamo inciso nella nostra pellicola questa selezione dei libri sul cinema da leggere, riguardanti film, registi e tutto l’universo cinematografico.
Un viaggio dettagliato tra le sfumature della passione di molti, che come un libro è in grado di far scappare lo spettatore dalla realtà, e mantenerlo sospeso in una vita non propria, in attesa di un finale sconvolgente.
Non mi resta che ringraziare nuovamente chiunque abbia contribuito alla classifica dei migliori libri sul cinema, i partecipanti del gruppo Telegram, IMDb tramite Spike, e tutti i lettori di questo blog che ci supportano ogni giorno.
Non ci resta che di chiarare un “Ciak, si gira” e immergerci pagina dopo pagina, nel mondo del Cinema.
Migliori libri sul Cinema
Finalmente vediamo insieme quello che hanno tirato fuori i nostri gruppi di discussione, con la classifica dei migliori libri sul Cinema di novembre 2024.
Il cinema secondo Hitchcock
Due geni a confronto in un libro ormai di culto. L’autore dei Quattrocento colpi interroga provocatoriamente quello di Psycho. Analizzando la vasta produzione di Hitchcock, i due parlano di invenzioni visive, montaggio, taglio delle inquadrature, narrazione. Ma il discorso sfocia volentieri nella sfera del sogno, dell’eros, delle emozioni e svela la figura enigmatica e geniale di Hitchcock, tanto rigoroso e metodico nella sua arte quanto umorale e lunatico nelle sue relazioni con il mondo. Un viaggio ipnotico nella mente di un uomo che con i suoi film è riuscito a segnare la storia della settima arte, ma soprattutto un grande libro sul cinema, frutto di lunghi colloqui tra due artisti consapevoli degli strumenti della propria arte.
Opinioni:
Il più divertente e appassionante libro di cinema che sia mai stato scritto. – LaFeltrinelli
Il libro – così importante e famoso da meritarsi anche un documentario – è una delle migliori chiacchierate sul cinema che si possano leggere – Il Post
“Il cinema secondo Hitchcock” ci ricorda che l’arte continua a conservare misteri ben oltre i più vertiginosi traguardi raggiunti – The New Yorker
Come ci ha insegnato François Truffaut, Hitchcock è un maestro per generazioni di registi e di spettatori: ogni volta che si vede un suo film è come se lo si vedesse per la prima volta, sempre con il fiato sospeso – Aldo Grasso
Per me un film è finito al novantanove per cento quando è scritto. A volte preferirei non doverlo girare. Ci si immagina il film, poi tutto comincia ad andare a rotoli. Gli attori ai quali si è pensato non sono liberi, non si può avere sempre un buon cast. Sogno una macchina IBM nella quale inserire la sceneggiatura da una parte e veder uscire il film dall’altra. Finito e a colori – Alfred Hitchcock, «L’Express», intervista rilasciata a Pierre Billard
Un must Have per studiosi ed appassionati di cinema. Usato dagli studenti anche per preparare esami di storia e critica cinematografica. Il libro oltre ad essere un tomo divulgativo e formativo, si rivela fortunatamente leggero ed entusiasmante. L’autore usa l’intervista al maestro Alfred Hitchcock per esplorare l’intera cultura cinematografica. Se ami il cinema non puoi non avere questo libro tra la tua collezione, perché ti lascerà davvero tantissimo a livello culturale.
Perdersi è meraviglioso. Interviste sul cinema
David Lynch (1946) è uno dei massimi cineasti statunitensi degli ultimi decenni, vincitore di due Palme d’Oro a Cannes, due Cesar e un Leone d’Oro alla carriera. Con film come Eraserhead e Inland Empire, passando per The Elephant Man, Velluto blu, Twin Peaks e Mulholland Drive, ha affermato negli anni un proprio personalissimo stile fatto di ambiguità, mistero, perversione, di situazioni vissute in un confine indistinguibile fra sogno e realtà. Gli autori di queste ventiquattro interviste – che ripercorrono l’intera carriera del grande regista, dal 1977 fino a oggi – scavalcano abilmente il riserbo quasi maniacale di Lynch sul significato dei propri film, riuscendo a farlo aprire a risposte mai scontate e sempre penetranti, con ampie digressioni sulle altre forme artistiche che ama: dalla pittura alla musica, al design. Fra notazioni tecniche, aneddoti dal set, ricordi personali e vere e proprie dichiarazioni di poetica, queste pagine offrono un ritratto in presa diretta di uno dei registi più visionari della storia del cinema.
Un regista che non ha bisogno di presentazioni. Uno dei massimi cineasti statunitensi, vincitore di due Palme d’Oro a Cannes, due Cesar e un Leone d’Oro alla carriera. Uno dei più grandi esponenti del cinema degli ultimi decenni. Genio indiscusso. In questo libro, grazie ad una serie di interviste nell’arco di anni, Lynch si presenta al pubblico nel modo elusivo e scaltro che lo contraddistingue. Lettura imperdibile per qualunque appassionato di cinema, anche se sicuramente impegnativa e non leggera.
L’occhio del regista. 25 lezioni dei maestri del cinema contemporaneo
Quello del regista è uno dei mestieri più complessi e affascinanti del mondo dell’arte, pericolosamente sospeso tra la cura del dettaglio e la visione d’insieme, tra la libertà della creazione individuale e le limitazioni del lavoro collettivo. Un mestiere in cui non esistono regole scritte, e per comprendere il quale non si può dunque prescindere dall’esperienza dei grandi maestri. In questo volume Laurent Tirard, critico cinematografico e regista lui stesso, ha raccolto le confessioni, le rivelazioni, i consigli pratici di venticinque tra i più grandi registi contemporanei, offrendo al lettore altrettante «lezioni di cinema» L’approccio alla sceneggiatura, il rapporto con gli attori, il posizionamento della macchina da presa, il montaggio: ogni regista racconta le sue predilezioni e i motivi delle proprie scelte artistiche, svelando con insospettabile candore tutti i segreti che si nascondono dietro la creazione di un grande film.
Opinioni:
Riproposto in una nuova edizione ampliata, L’occhio del regista è una guida indispensabile per chi vuole addentrarsi, da neofita o da semplice curioso, nel mondo della regia cinematografica. – LaFeltrinelli
Una lezione di regia da alcuni dei più grandi registi contemporanei. Una vera e propria lezione di cinema. Questo è un libro molto formativo per chiunque sia davvero appassionato di regia. Laurent Tirard, critico cinematografico e regista, racconta abilmente confessioni e consigli di 25 tra i più grandi registi di quest’epoca. L’approccio alla sceneggiatura, il rapporto con gli attori, il posizionamento della macchina da presa, il montaggio: ogni regista racconta le sue predilezioni e i motivi delle proprie scelte artistiche, svelando tutti i segreti che si nascondono dietro la creazione di un grande film. L’occhio del regista si rivela la guida indispensabile che ci aspettavamo, e non possiamo che consigliarlo a chiunque voglia addentrarsi, da neofita o da semplice curioso, nel mondo della regia cinematografica.
Il cinema dello sguardo. Dai Lumière a Matrix
Con un testo di Sandro Bernardi e il contributo di Lucilla Albano, Silvio Alovisio, Fabio Andreazza, David Bruni, Lucia Cardone, Giulia Carluccio, Alessia Cervini, Adriano D’Aloia, Elena Dagrada, Roberto De Gaetano, Francesco Di Chiara, Ruggero Eugeni, Michele Guerra, Cristina Jandelli, Suzanne Liandrat-Guigues, Sandra Lischi, Giacomo Manzoli, Carmelo Marabello, Luca Mazzei, Elena Mosconi, Jean Mottet, José Moure, Luigi Nepi, Paolo Noto, Peppino Ortoleva, Stefania Parigi, Guglielmo Pescatore, Federico Pierotti, Francesco Pitassio, Veronica Pravadelli, Leonardo Quaresima, Philippe Ragel, Jacqueline Reich, Thierry Roche, Augusto Sainati, Simonetta Salvestroni, Pierre Sorlin, Noa Steimatsky, Tomaso Subini, Giorgio Tinazzi, Chiara Tognolotti, Paola Valentini, Luca Venzi, Federico Vitella, Vito Zagarrio.
Opinioni:
Attraverso quarantacinque film esemplari, riletti secondo una pluralità di prospettive e metodi d’indagine, il volume compone un affresco inedito del cinema come arte dello sguardo, dalle vedute dei fratelli Lumière sino alla rivoluzione digitale di Matrix. – LaFeltrinelli
Attraverso quarantacinque film esemplari, riletti secondo una pluralità di prospettive e metodi d’indagine, il volume compone un affresco del cinema come arte dello sguardo, dalle vedute dei fratelli Lumière sino alla rivoluzione digitale di Matrix.
La storia dei migliori film di tutti i tempi, ripercorsi in un escursus narrativo che parte dal bianco e nero, e arriva al più moderno 3D. I film contenuti sono abilmente descritti elencando tecniche e modalità di composizione. Una Bibbia per tutti i cinefili, che vi porterà a scoprire tutti i segreti della settima arte. Adatto a tutti, e utile da utilizzare anche solo per capire quale film guardare per andare sul sicuro, un po’ come succede su questo blog con i libri sul cinema.
Audiolibri sul Cinema
Se preferisci ascoltare che leggere, qui sotto trovi una lista aggiornata dei migliori audiolibri sul Cinema, che potrai ascoltare quando vuoi.
Io vedo me stesso – David Lynch (clicca per ascoltare anteprima)
Il Cinema Italiano (clicca per ascoltare anteprima)
Il cinema ve lo imparo io (clicca per ascoltare anteprima)
Se avessi ulteriori audiolibri sul Cinema da segnalare, ricordati che anche tu puoi contribuire all’implementazione di questa lista, inviandoci un messaggio, o partecipando ai nostri gruppi.
Libri sul Cinema gratis
Per i lettori digitali, elenchiamo qui sotto i libri sul Cinema gratis degni di nota, che naturalmente potete leggere con l’iscrizione a Kindle unlimited.
Sicuramente sarai già iscritto, ma se non lo fossi ricordati che puoi sfruttare il mese di prova e leggere questi libri sul Cinema gratis cliccando qui (link alla pagina).
Guida tascabile per maniaci dei film
La storia del Cinema da Kubrick a Spielberg
Libri sul Cinema più venduti di novembre 2024
Se quella di prima era la nostra personale classifica dei libri sul Cinema da leggere, quella sottostante è la lista dei migliori libri sul Cinema più venduti su Amazon al momento.
Aggiornata in tempo reale. Clicca sul nome per aprire le recensioni dettagliate.
L’occhio del regista. 25 lezioni dei maestri del cinema contemporaneo
Quello del regista è uno dei mestieri più complessi e affascinanti del mondo dell’arte, pericolosamente sospeso tra la cura del dettaglio e la visione d’insieme, tra la libertà della creazione individuale e le limitazioni del lavoro collettivo. Un mestiere in cui non esistono regole scritte, e per comprendere il quale non si può dunque prescindere dall’esperienza dei grandi maestri. In questo volume Laurent Tirard, critico cinematografico e regista lui stesso, ha raccolto le confessioni, le rivelazioni, i consigli pratici di venticinque tra i più grandi registi contemporanei, offrendo al lettore altrettante «lezioni di cinema» L’approccio alla sceneggiatura, il rapporto con gli attori, il posizionamento della macchina da presa, il montaggio: ogni regista racconta le sue predilezioni e i motivi delle proprie scelte artistiche, svelando con insospettabile candore tutti i segreti che si nascondono dietro la creazione di un grande film.
Opinioni:
Riproposto in una nuova edizione ampliata, L’occhio del regista è una guida indispensabile per chi vuole addentrarsi, da neofita o da semplice curioso, nel mondo della regia cinematografica. – LaFeltrinelli
Che cosa è il cinema? Il film come opera d’arte e come mito nella riflessione di un maestro della critica
Questo libro raccoglie gran parte degli articoli e dei saggi che Bazin ha dedicato al cinema, mettendo a fuoco alcuni nodi che ancora oggi – a quarant’anni di distanza – sono al centro della riflessione teorica. La prima parte del volume è dedicata al problema della rappresentazione, a spiegare il magico potere che ha il cinema di dare attraverso ombre e luci un “senso di realtà” (“ontologico” dice Bazin). Seguono una serie di scritti che approfondiscono i rapporti del cinema con le altre forme di espressione. Infine sono affrontati con ottica sociologica alcuni aspetti particolari, dall’infanzia all’erotismo, dalle figure di Bogart e Chaplin al western. Il libro si conclude con i saggi dedicati al neorealismo.
Introduzione alla vera storia del cinema
Non capita spesso che un grande protagonista della storia del cinema abbia l’occasione di raccontare il suo particolare punto di vista. Ancora meno spesso succede che queste testimonianze vadano al di là di qualche saggio occasionale o intervista. L'”Introduzione alla storia vera del cinema” è invece un’opera di grande respiro e pertanto generosa e dissacrante, come il cinema di Jean-Luc Godard. Sette lezioni (tenute a Montreal, nel Quebec, che Godard chiama “viaggi”), oltre cento film visti discussi analizzati rimescolati da un Godard che più che fare mette in scena la storia del cinema, fa ancora cinema facendo critica, storia e conversazione. Lumière e Méliés non possono a mancare. E ci sono Rossellini, Hitchcock, Murnau e Minnelli, Frank Capra e Truffaut, Incontri ravvicinati del terzo tipo… Un film lungo cent’anni, una storia del cinema che è anche un’autobiografia, un manifesto politico, un romanzo.
Storia del cinema giapponese nel nuovo millennio
Con l’ingresso nel nuovo millennio il mondo cinematografico giapponese ha ampliato notevolmente il suo panorama, in particolare grazie alla diffusione definitiva del digitale e all’apertura del mercato interno rispetto alle produzioni indipendenti, confermando l’arcipelago tra i Paesi con il numero più alto di film distribuiti annualmente. A questo si aggiunge un’ibridazione sempre più capillare tra i differenti media, elemento di arricchimento costante e in continua evoluzione. La commistione tra linguaggi prima esclusivi del cinema, del fumetto, dell’animazione o dei videogame ha portato alla creazione di nuove tendenze espressive oggi molto amate in Occidente e ha al contempo permesso di aprire il mercato interno a varie cooperazioni internazionali. Il cinema si interroga sempre sulle problematiche della contemporaneità: molte opere, infatti, portano a galla istanze sociologiche di estrema rilevanza, dall’integrazione degli stranieri al senso di disadattamento dei giovani, alla necessità di ridefinire il ruolo della donna negli ambiti lavorativi e familiari. A tali tematiche dedicano gran parte del loro cinema alcuni registi oggi molto amati a livello internazionale, tra cui Miike Takashi, Sono Shion, Koreeda Hirokazu, Kitano Takeshi e Kurosawa Kiyoshi. Prefazione di Miike Takashi.
Opinioni:
Dopo la Storia del cinema giapponese, il nuovo volume dedicato alla recente cinematografia nipponica, tra le più complesse e importanti del mondo. – LaFeltrinelli
Il libro dei film. Grandi idee spiegate in modo semplice
È vero che “Chinatown” reinterpreta le regole del noir? Che effetto produce nello spettatore la struttura a episodi di “Pulp Fiction”? Perché i punti di vista multipli in “Rashomon” confondono la nozione di realtà? Interpretando le migliori produzioni degli ultimi 100 anni, Il libro dei film risponde a queste e a molte altre domande, gettando nuova luce sui più grandi capolavori di tutti i tempi. Scritto in un linguaggio sempre chiaro, con fotogrammi di scene leggendarie, locandine, citazioni e infografiche, il libro esplora i registi, i personaggi, le trame e i temi chiave di oltre 100 grandissime opere apparse sul grande schermo. Che tu sia un cinefilo devoto o un semplice spettatore occasionale, queste pagine ti faranno guardare con una nuova prospettiva i tuoi film preferiti e ti daranno l’ispirazione per vederne, o rivederne, moltissimi altri.
Le storie del cinema
Il volume si fonda sulla consapevolezza che non esiste una storia del cinema bensì una pluralità di storie, del cinema o di ciò in cui il cinema si è trasformato dopo le rivoluzioni (tecnologiche, culturali, politiche, economiche) avvenute tra la fine del vecchio e l’inizio del nuovo millennio. Da qui l’idea di un racconto – in cui la prospettiva storica si intrecci con quella teorica – affidato a una serie di studiosi di generazioni diverse e di primissimo piano sia a livello nazionale che internazionale. Partendo dall’oggi per un percorso à rebours, il manuale è scandito da undici capitoli ciascuno dei quali, a propria volta, è anticipato e seguito da “contesti” e “controstorie”: apparati nei quali si forniscono al lettore le coordinate storiche, politiche, sociali in cui si collocano i fenomeni cinematografici affrontati nei capitoli, così come brevi ma dense riflessioni mirate a problematizzare alcune questioni cruciali riguardanti la settima arte. Sfruttando questo impianto originale, l’obiettivo del libro è dare vita alla trama omogenea di una storia globale, costruita sul fitto intreccio delle tante narrazioni che la compongono.
Per un biglietto del cinema in più
La Seconda guerra mondiale è appena finita e Roma è una città ferita, ma piena di speranze e di energia. Come Federico, che deve badare all’incontenibile fratellino Giolli mentre la mamma lavora fuoricasa, aspettando il ritorno del marito, prigioniero di guerra. La vita non è facile e la mancanza del papà si sente molto, ma i due bambini iniziano a colorarla di sogni quando scoprono come entrare al cinema senza pagare il biglietto. Lì, al buio, sprofondati nelle poltroncine scarlatte, si fanno trasportare di volta in volta in meravigliose avventure. Presto però si accorgono di non essere gli unici clandestini in sala. Anche Malva e Antonio non si perdono neanche un film. Ma come mai Malva non lascia mai il cinema? Come mai dorme sola nello scantinato della sala? Dalla voce limpida e incantatrice di una delle più importanti autrici italiane, un romanzo che celebra il cinema e il potere delle storie che salvano la vita, pagine dense di ottimismo per riflettere sulle atrocità della guerra e sulla forza della compassione e dell’amicizia come unica speranza di pace.
Opinioni:
Un romanzo che celebra il cinema e il potere delle storie che salvano la vita, pagine dense di ottimismo per riflettere sulle atrocità della guerra e sulla forza della compassione e dell’amicizia come unica speranza di pace. – LaFeltrinelli
Lia Levi ha il dono di scrivere come se si confidasse. – Il sole 24 ore
È incredibile quanta materia Lia Levi riesca a condensare dentro i suoi romanzi. Ed è ancora più incredibile la leggerezza con cui sa trattare questa materia densa e a tratti incandescente. – Paolo Di Stefano, Corriere della Sera
Manuale del film. Linguaggio, racconto, analisi
Il “Manuale del film” è divenuto negli anni un punto di riferimento per l’insegnamento del linguaggio cinematografico nei corsi universitari e una guida per tutti coloro che, amando il cinema, cercano con i film un rapporto che oltre la loro semplice visione. Attraverso ampie analisi di scene e sequenze tratte da film che appartengono a diversi momenti della storia del cinema, a differenti generi, stili e autori, il libro studia il linguaggio cinematografico in tutte le sue componenti: dalla sceneggiatura alla scenografia, dal punto di vista della macchina da presa a quello dei personaggi, dal fuori campo ai movimenti di macchina, dal montaggio al rapporto fra suono e immagine. Questa nuova edizione del “Manuale del film” nasce dal bisogno di rendere conto dei grandi cambiamenti avvenuti in questi anni sia nel cinema in quanto tale, sia negli studi a esso dedicati. Sono stati quindi aggiunti, da un lato, argomenti che erano stati omessi o poco sviluppati nella seconda edizione, come la narrazione nelle serie tv, il rapporto del cinema con le altre arti e l’aggiornamento al cinema digitale. Dall’altro lato, sono stati dedicati diversi spazi ai mestieri del cinema, per dare allo studente un’idea di quella che sarà la loro professione. Sul sito sono presenti più di ottanta frammenti dei film più studiati nei corsi di Storia del cinema.
Satoshi Kon. Il cinema visionario di uno dei più eccentrici protagonisti dell’animazione giapponese
Dietro all’opera di Satoshi Kon, scomparso ad appena 47 anni, si nasconde un universo stratificato di forme, riflessioni, visioni immaginifiche. Con pochi titoli in veste di regista, Kon ha saputo incidere in maniera indelebile sul modo di concepire e raccontare il cinema contemporaneo. Perfect Blue, Millennium Actress, Tokyo Godfathers, Paprika e, naturalmente, la serie Paranoia Agent rivelano un autore maturo, capace di muoversi liberamente nel territorio sottile e mastodontico che si attesta fra reale e onirico. In questo volume, ricco di firme prestigiose, si ripercorre l’intera carriera di Kon, da quella fumettistica a quella di animatore e sceneggiatore, fino ai titoli che lo hanno consacrato come autore in grado di ispirare registi quali Christopher Nolan e Darren Aronofksy e di ridefinire il concetto stesso di visione. Un viaggio attraverso lo specchio del cinema. Prefazione di Marco Müller.
Storia del cinema. Un’introduzione. Con connect
Cconosciuto e tradotto in tutto il mondo, il Thompson Bordwell presenta uno dei racconti della storia del cinema. Rispetto all’edizione anglosassone, è stato ridotto il numero di pagine, pur mantenendo inalterato lo spirito dell’originale e rispettando il pensiero degli autori. A un sensibile ridimensionamento delle introduzioni di carattere storico-economico ha fatto da contraltare l’inserimento nell’edizione italiana di box dedicati ad alcuni film, di schede sull’analisi audiovisiva del film o dedicate a questioni di rilievo, nell’ottica di fornire al lettore elementi interpretativi di base. Un’ulteriore variazione ha riguardato il documentario e l’animazione, non di rado oggetto di dibattito e di studi specifici, che sono stati affrontati negli ultimi due capitoli del volume e l’introduzione di un’appendice dedicata al linguaggio cinematografico, che ha l’obiettivo di fornire al lettore gli strumenti per familiarizzare con la terminologia specifica.
Recensioni e consigli
Abbiamo visto insieme i migliori libri sul Cinema di novembre 2024.
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