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Diritto del terzo settore
Il Terzo settore è sempre più rilevante dal punto di vista sociale, economico e quindi anche giuridico. Alla legge delega n. 106/2006, che ha dato inizio a un processo di riordino normativo della materia, ha fatto seguito, nel 2017, l’entrata in vigore del Codice del Terzo settore, con cui si è aperta una lunga fase – tuttora in corso – di attuazione e revisione del medesimo. Continuando a ricostruire – tanto nei pregi quanto nei suoi limiti – i principi di fondo dell’attuale disciplina, questa nuova edizione dà conto di tutte le innovazioni normative e giurisprudenziali intervenute negli ultimi anni, a seguito di una riforma che se da un lato ha contribuito a riaffermare il ruolo del Terzo settore nella società italiana, dall’altro fatica, ancora, a trovare piena attuazione.
Fici Diritto Terzo Settore
Da una buona legislazione ad un efficace diritto del terzo settore, capace di sostenere e promuovere gli enti e i cittadini che in esso operando attuano quel principio costituzionale di sussidiarietà orizzontale di recente valorizzato dalla Corte Costituzionale nella sentenza n. 131 del 2020. Affinché ciò avvenga, è necessario interpretare ed applicare la legislazione di riforma del 2017 in modo coerente con i suoi obiettivi e col coraggio necessario ad andare oltre i preconcetti che la cultura giuridica tradizionale, alimentata dal Codice civile, ha nel tempo contribuito a consolidare. Il volume raccoglie una serie di studi che si spera vadano nell’auspicata direzione di contribuire all’edificazione di un diritto “vivente” del terzo settore, che possa trasformare una riforma sulla carta “epocale” in un effettivo strumento di sviluppo del settore medesimo.
Registro unico del terzo settore (RUNTS)
A quattro anni dall’entrata in vigore del D.Lgs. n. 117 del 3 luglio 2017 che lo ha istituito, il 23 novembre 2021 è stato inaugurato il Registro Unico del Terzo Settore (RUNTS) a cui si possono iscrivere le Organizzazioni non Profit. L’iscrizione al Registro Unico Nazionale del Terzo Settore, pur non essendo obbligatorio, riveste particolare importanza in considerazione delle opportunità offerte agli Enti. L’accesso permette infatti di usufruire delle nuove agevolazioni fiscali previste dalla riforma del terzo settore e del riparto del cinque per mille dell’Irpef destinato al “volontariato”. Il Registro risponde al principio di trasparenza consentendo a tutti gli interessati di conoscere specificità e caratteristiche degli Enti del terzo settore. In esso saranno contenute, non solamente le informazioni di base dell’Ente, (quali la denominazione, la forma giuridica, la sede legale, la data di costituzione, il codice fiscale) ma anche rilevanti notizie e dati (quali l’oggetto dell’attività di interesse generale svolta, le generalità del Rappresentante legale e dei soggetti che ricoprono cariche sociali, le modifiche dello statuto e soprattutto i rendiconti economici e sociali dell’Ente). Il volume raccoglie un ampio formulario utile per l’attività di iscrizione al RUNTS e per la gestione dei dati dell’Ente. Le formule, accompagnate da puntuali commenti che ne semplificano la compilazione, sono fornite anche online in formato personalizzabile.
Profili civilistici delle associazioni e fondazioni del terzo settore
L’entrata in vigore del d.lgs. 3 luglio 2017, n. 117, recante il «Codice del Terzo settore, a norma dell’art. 1, co. 2″, lett b), della legge 6 giugno 2016, n. 106», restituisce attualità al mai sopito dibattito in tema di rapporti tra Stato ed enti non lucrativi. La riforma si è posta l’ambizioso obiettivo di ridefinire compiutamente il ruolo del Terzo settore, alla luce di una nuova concezione dei rapporti tra Stato e cittadini, tra pubblico e privato, tale da privilegiare il perseguimento dell’interesse generale, mediante la valorizzazione del principio di sussidiarietà. Le espressioni “non profit”, “enti non lucrativi” e “Terzo settore” costituiscono i cardini su cui si articola l’intera opera, volta ad analizzare l’emersione e l’affermazione delle personalità giuridiche degli “enti non lucrativi”. L’ultima parte del lavoro, invece, è dedicata alla disciplina civilistica correlata: norme applicabili, statuti e atti costitutivi, acquisto della personalità giuridica e iscrizione al Registro Unico del Terzo Settore. Non manca, infine, una disamina della governance e dei principi di accountability, con particolare attenzione alle modalità e alle conseguenze di eventuali trasformazioni, fusioni e scissioni nonché della cosiddetta societarizzazione degli stessi.
La riforma del terzo settore. Genesi, aspetti normativi, fiscali, giuslavoristici schemi, modulistica
Per il Terzo Settore non c’è mai stato un codice, una raccolta sistematica delle disposizioni di legge che potesse mettere ordine in una delicata materia che non ha ricevuto la pur meritata attenzione degli studiosi proprio perché vi era quella lacuna da colmare. Gli autori Francesco De Nardo e Ugo Spicocchi si sono impegnati in un lavoro minuzioso nel ricostruire le norme e le circolari in modo da supportare tutti i sodalizi nella comprensione e nella transizione fiscale ante e post-riforma. Il tutto sempre con la supervisione del maestro Ugo Salines. Non sfuggirà, quindi, l’importanza, soprattutto a chi nello specifico settore opera, del libro che avete fra l mani, che non è un semplice manuale d’uso ma una ragionata messa a punto e sistemazione che era attesa sin da quando è stato istituito, nel novembre 2021, il Registro unico nazionale del Terzo settore, che è pienamente operativo dal 2022 che è l’anno della messa a norma della Riforma. Ecco che il libro che avete in mano ha il pregio di essere, per dir così, quasi un instant book.
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