Letteralmente impossibile è realizzare una classifica dei libri di Umberto Eco, semplicemente perché non potrei evitare di metterceli tutti.
Ogni libro di Umberto Eco ha senso di esistere e motivo di essere letto, pur consapevoli di parlare quasi sempre di letture complesse e difficili.
Tra l’altro Eco, intellettuale saggista, è l’unico a poter comprendere fino in fondo le proprie opere.
Non aspettatevi uno scrittore pop, perché non ha davvero nulla di popolare o leggero.
Se cercate romanzi per passare il tempo, modello libri di Dan Brown, sappiate che qui siamo addirittura oltre i libri di Nietzske.
Cercherò comunque nell’articolo di darvi una sorta di percorso che consenta il più morbido degli approcci, perché se non foste abituati a letture simili, non potreste che disprezzarlo.
Stile di scrittura di Umberto Eco
La sua scrittura è il più delle volte estremamente ostica, zeppa di riferimenti storici, letterari, epici, e chi più ne ha più ne metta.
Eco è un autore intellettuale, per lettori intellettuali, o aspiranti tali.
I suoi sono veri e propri libri di filosofia, seppur l’Eco pensiero sia direttamente espresso dall’autore.
Anche la mente più acuta non riuscirebbe ad arrivare alla fine nella totale comprensione di ciò che ha letto, ma il bello è proprio quello, e ogni lettore se ne fa presto una ragione.
Il segreto è andare avanti, nella consapevolezza che alla fine di quella ripida scala, il panorama sarà bellissimo.
Tutti si approcciano ad Eco con quel mattoncino de “Il nome della Rosa”, ma a mio parere questo potrebbe risultare seppur illuminante, pesante per un lettore impreparato. Il mio consiglio è piuttosto di iniziare con “Baudolino”, perché meno impegnativo e più “leggero”, ma comunque eccezionale. Un romanzo affascinante, che vi aprirà la strada al pensiero di Eco, e vi faciliterà il passaggio a letture più impegnative e filosofiche, puntando all’obiettivo ultimo del difficilissimo Pendolo di Faucault.
Questo percorso è completamente personale, ma basato sulla mia esperienza, di ragazza non abituata a letture di questo genere, e che si è fatta a sua volta consigliare.
Baudolino.
L’Isola del giorno prima.
Diario minimo.
Il secondo Diario minimo.
Lector in fabula.
Sulla Letteratura.
Da questo punto in poi avrete ben chiara la filosofia dell’autore, e potrete buttarvi su letture più impegnative, quali…
Il Nome della Rosa, che l’anello di connessione tra la letteratura e la semiotica.
Il fascismo eterno.
Il Pendolo di Faucault.
Migliori Libri Umberto Eco
Come detto realizzare una classifica dei libri di Umberto Eco è impossibile, quindi lasciamo che sia il nostro algoritmo a mostrarvi i libri di eco attualmente più venduti su Amazon.
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Ecco a voi quindi i libri di Umberto Eco da leggere assolutamente, romanzi o saggi che siano.
Il fascismo eterno
“Ritengo sia possibile indicare una lista di caratteristiche tipiche di quello che vorrei chiamare l’‘Ur-Fascismo’, o il ‘fascismo eterno’. L’Ur-Fascismo è ancora intorno a noi, talvolta in abiti civili. Sarebbe così confortevole, per noi, se qualcuno si affacciasse sulla scena del mondo e dicesse: ‘Voglio riaprire Auschwitz, voglio che le camicie nere sfilino ancora in parata sulle piazze italiane!’ Ahimè, la vita non è così facile. L’Ur-Fascismo può ancora tornare sotto le spoglie più innocenti. Il nostro dovere è di smascherarlo e di puntare l’indice su ognuna delle sue nuove forme – ogni giorno, in ogni parte del mondo.” – Umberto Eco
Storia della bellezza
La Bellezza non è mai stata, nel corso dei secoli, un valore assoluto e atemporale: sia la Bellezza fisica, che la Bellezza divina hanno assunto forme diverse: è stata armonica o dionisiaca, si è associata alla mostruosità nel Medioevo e all’armonia delle sfere celesti nel Rinascimento; ha assunto le forme del “non so che” nel periodo romantico per poi farsi artificio, scherzo, citazione in tutto il Novecento. Partendo da questo presupposto, Umberto Eco ha curato un percorso che non è una semplice storia dell’arte, né una storia dell’estetica, ma si avvale della storia dell’arte e della storia dell’estetica per ripercorrere la storia di un’intera cultura dal punto di vista iconografico e letterario-filosofico.
Storia delle terre e dei luoghi leggendari
La nostra immaginazione è popolata da terre e luoghi mai esistiti, dalla capanna dei sette nani alle isole visitate da Gulliver, dal tempio dei Thugs di Salgari all’appartamento di Sherlock Holmes. Ma in genere si sa che questi luoghi sono nati solo dalla fantasia di un narratore o di un poeta. Al contrario, e sin dai tempi più antichi, l’umanità ha fantasticato su luoghi ritenuti reali, come Atlantide, Mu, Lemuria, le terre della regina di Saba, il regno del Prete Gianni, le Isole Fortunate, l’Eldorado, l’Ultima Thule, Iperborea e il paese delle Esperidi, il luogo dove si conserva il santo Graal, la rocca degli assassini del Veglio della Montagna, il paese di Cuccagna, le isole dell’utopia, l’isola di Salomone e la terra australe, l’interno di una terra cava e il misterioso regno sotterraneo di Agarttha. Alcuni di questi luoghi hanno soltanto animato affascinanti leggende e ispirato alcune delle splendide rappresentazioni visive che appaiono in questo volume, altri hanno ossessionato la fantasia alterata di cacciatori di misteri, altri ancora hanno stimolato viaggi ed esplorazioni così che, inseguendo una illusione, viaggiatori di ogni paese hanno scoperto altre terre.
Il nome della rosa. Ediz. illustrata
Un’abbazia medievale isolata. Una comunità di monaci sconvolta da una serie di delitti. Un frate francescano che indaga i misteri di una biblioteca inaccessibile. Un nuova edizione con i disegni e gli appunti preparatori dell’autore.
Dire quasi la stessa cosa: Esperienze di traduzione
Il libro nasce da una serie di conferenze e seminari sulla traduzione tenuti da Umberto Eco a Toronto, a Oxford e all’Università di Bologna negli ultimi anni e dell’intervento orale cerca di mantenere il tono di conversazione. I testi si propongono di agitare problemi teorici partendo da esperienze pratiche, quelle che l’autore ha fatto nel corso degli anni come correttore di traduzioni altrui, come traduttore in proprio e come autore tradotto che ha collaborato con i propri traduttori. La questione centrale è naturalmente che cosa voglia dire tradurre, e la risposta – ovvero la domanda di partenza – è che significhi “dire quasi la stessa cosa”. A prima vista sembra che il problema stia tutto in quel “quasi” ma, in effetti, molti sono gli interrogativi anche rispetto al “dire”, rispetto allo “stessa” e sosprattutto rispetto alla “cosa”. Dato un testo, che cosa di quel testo deve rendere il traduttore? La semplice superficie lessicale e sintattica? Troppo facile, ovvero troppo difficile, come si vedrà.
Libro di Umberto Eco da leggere assolutamente?
E secondo te?
Noi ti abbiamo detto la nostra riguardo ai libri di Umberto Eco, ma come sempre ci interessa anche la tua opinione.
Facci sapere qual è la tua opera di Eco preferita lasciando un commento qui sotto, o scrivendoci in privato.
Ora ragazzi vi lascio alle intellettuali letture di questo enorme autore.
Buona lettura!
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