Romanzi che utilizzano il flusso di coscienza (Stile narrativo)

In questo articolo abbiamo selezionato una serie di libri che fanno uso della tecnica narrativa del “Flusso di coscienza”.
La tecnica del “flusso di coscienza” contrappone immagini apparentemente disparate e non circoscritte, al fine di mostrare il flusso caotico dei pensieri nella mente umana.
Questa tecnica è una forma peculiare della trascrizione della vita interna catturata nella sua immediatezza, che cerca di rappresentare lo sviluppo del pensiero alla nascita, prima che sia organizzato in forme logiche.
Le caratteristiche del flusso di coscienza sono sintassi libera, assenza (o quasi) di punteggiatura, connettivi sintattici, introduzione di persone o eventi, e presenza di errori grammaticali
Migliori libri con Flusso di Coscienza

- Autore: Édouard Dujardin
- Editore: Asterios
- Pagine: 200
- Ean: 9788895146126
- Isbn: 8895146123
- Asin: 8895146123
- Pubblicazione: 25-07-2008
- Tipologia: Romanzo
- Genere: Narrativa straniera Classica (prima del 1945)
Nel 1920 James Joyce consiglia a Valéry Larbaud la lettura de "I lauri senza fronde", restituendo così a Édouard Dujardin quello che gli appartiene: l'invenzione del monologo interiore. Pubblicato nel 1887 ma passato sotto silenzio fino agli anni venti, questo roman sans romanesque, dalla portata innovatrice, ha il potere di collocare il lettore, fin dalle prime righe, direttamente nel pensiero del personaggio principale, Daniel Prince, di cui seguiamo dall'interno l'affastellarsi delle più intime divagazioni, il susseguirsi di gioie e delusioni. Il punto di vista di Daniel è l'unico punto di vista possibile, quello supremo, luogo privilegiato per la ricreazione del reale e per la sua trasposizione simbolica.

- Autore: James Joyce
- Editore: Mondadori
- Pagine: 920
- Ean: 9788804686224
- Isbn: 8804686227
- Asin: 8804686227
- Pubblicazione: 17-01-2018
- Tipologia: Romanzo
- Genere: Narrativa straniera Classica (prima del 1945)
«Il più bello e il più interessante dei soggetti è quello dell'Odissea. È più grande e più umano di quello dell'Amleto, superiore al Don Chisciotte, a Dante, al Faust. A Roma, quando avevo finito circa la metà del Portrait, mi resi conto che l'Odissea doveva esserne il seguito» Così scriveva Joyce nel 1917. L'Ulisse uscì nel 1922, nel giorno del suo quarantesimo compleanno, per iniziativa di un'intraprendente americana di Baltimora, la ventitreenne Sylvia Beach. Sei anni di intenso lavoro, stesure e continue revisioni, per trasformare il grande mito in grande pantomima. Diciotto capitoli, diciotto luoghi, diciotto ore e momenti, diciotto stili, una miriade di personaggi e situazioni per raccontare l'eroicomica giornata di un ebreo irlandese di origini magiare, Leopold Bloom, un uomo a spasso per Dublino dalle otto del mattino alle due di notte del 16 giugno 1904: le sue azioni, i suoi pensieri, le azioni e i pensieri della città, della gente che incontra, di Stephen Dedalus, ovvero l'altra parte di sé, il giovane intellettuale in cerca di un padre (così come Bloom è in cerca di un figlio), di sua moglie Molly, ovvero il grembo, da cui si salpa e a cui si ritorna. Se non il più bello certo il più decisivo libro del Novecento, l'Ulisse è qui accompagnato da imprescindibili strumenti di guida alla lettura.
Dichiarazioni note:
«Odo il ruinare di tutto lo spazio, vetro infranto e muratura crollante, e il tempo un'unica livida vampata finale.» - LaFeltrinelli
Joyce usa questa tecnica anche in Dedalus, Gente di Dublino e la porta al suo estremo in Finnegans Wake, dove raccontando i pensieri del personaggio mentre sogna, fonde parole reali (a volte straniere) e associazioni libere per creare nuove espressioni.

- Autore: Virginia Woolf
- Editore: Feltrinelli
- Pagine: 224
- Ean: 9788807900594
- Isbn: 8807900599
- Asin: 8807900599
- Pubblicazione: 05-06-2013
- Tipologia: Romanzo
- Genere: Narrativa straniera Classica (prima del 1945)
Un mercoledì di metà giugno del 1923 Clarissa Dalloway, moglie di un deputato conservatore alla Camera dei Lords, esce per comprare dei fiori per la festa che la sera riunirà nella sua casa una variopinta galleria di personaggi. Tra gli altri: Peter Walsh, l'amante respinto, appena tornato dall'India, e l'amica tanto amata, più di ogni uomo, Sally Seton. Per le strade di Londra passeggia anche Septimus Warren Smith, il deuteragonista del romanzo. Nulla sembra legare i due, se non la città di Londra. Clarissa ha cinquant'anni, è ricca. Septimus ne ha appena trenta, è povero e traumatizzato dall'esperienza feroce e violenta della guerra, in cui ha perduto non solo l'amico Evans, ma ogni pace. Eppure i due, senza mai incontrarsi, semplicemente sfiorando gli stessi luoghi, comunicano. Con sapienza straordinaria Virginia Woolf, giunta con questo al suo quarto romanzo, tesse il filo sottile di corrispondenze, echi, emozioni che creano un'opera di grande intensità. Dove un uomo e una donna sconosciuti l'uno all'altra sono accomunati dallo stesso amore e terrore della vita, che li porterà, nell'accettazione (femminile) o nel rifiuto (maschile), ad affermarne comunque l'inestimabile valore.

Murakami ricorda molto il flusso di coscienza di Joyce, se non in una minor parte dei suoi romanzi.
Lo stile di Murakami infatti non potrebbe che essere definito stile Murakami, in quanto l’autore riesce sempre a trasmettere sé stesso in modo tangibile nelle proprie parole.
Molti pensando che proprio questo suo stile narrativo difficile da comprendere, strano come lo sono i titoli dei suoi libri, abbia contribuito a far sopravvalutare lo scrittore a livello globale.
Questo perché ci troviamo davanti, soprattutto su Kafka sulla spiaggia, a letture di difficilissima interpretazione, impossibili da portare a termine senza essere un lettore rodato e inossidabile.
- Autore: Haruki Murakami
- Editore: Einaudi
- Pagine: 514
- Ean: 9788806216948
- Isbn: 8806216945
- Asin: 8806216945
- Pubblicazione: 28-05-2013
- Tipologia: Romanzo
- Genere: Narrativa straniera Narrativa contemporanea Narrativa moderna
dalla recensione di Wuz.it Un ragazzo di quindici anni, maturo e determinato come un adulto, e un vecchio con l'ingenuità e il candore di un bambino, si allontanano dallo stesso quartiere di Tokyo diretti allo stesso luogo, Takamatsu, nel Sud del Giappone. Il ragazzo, che ha scelto come pseudonimo Kafka, è in fuga dal padre, uno scultore geniale e satanico, e dalla sua profezia, che riecheggia quella di Edipo. Il vecchio, Nakata, fugge invece dalla scena di un delitto sconvolgente nel quale è stato coinvolto contro la sua volontà. Abbandonata la sua vita tranquilla e fantastica, fatta di piccole abitudini quotidiane e rallegrata da animate conversazioni con i gatti, dei quali parla e capisce la lingua, parte per il Sud. Nel corso del viaggio, Nakata scopre di essere chiamato a svolgere un compito, anche a prezzo della propria vita. Seguendo percorsi paralleli, che non tarderanno a sovrapporsi, il vecchio e il ragazzo avanzano nella nebbia dell'incomprensibile schivando numerosi ostacoli, ognuno proteso verso un obiettivo che ignora ma che rappresenterà il compimento del proprio destino. Diversi personaggi affiancano i due protagonisti: Hoshino, un giovane camionista di irresistibile simpatia; l'affascinante signora Saeki, ferma nel ricordo di un passato lontano; Òshima, l'androgino custode di una biblioteca; una splendida prostituta che fa sesso citando Hegel; e poi i gatti, che sovente rubano la scena agli umani. E infine Kafka. "Uno spirito solitario che vaga lungo la riva dell'assurdo".
Dichiarazioni note:
Ci sono scrittori che restano giovani tutta la vita. Murakami ha quasi raggiunto i sessant'anni e su di lui si può tagliare perfettamente questo abito mentale: la gioventù. Straordinariamente giovane è il suo sguardo, giovani le sue parole (che noi leggiamo nella bella traduzione di Giorgio Amitrano), infantili certe sensazioni irreali, adolescenziali i suoi sogni. Il contenitore di tutto è una mente adulta che mescola la capacità di immaginare con quella di vedere la realtà e che racconta le sue storie con una limpidezza rarissima. - Anonimo
«Qualche volta il destino assomiglia a una tempesta di sabbia che muta incessantemente la direzione del percorso. Per evitarlo cambi l'andatura. E il vento cambia andatura, per seguirti meglio. Tu allora cambi di nuovo, e subito di nuovo il vento cambia per adattarsi al tuo passo. Questo si ripete infinite volte, come una danza sinistra con il dio della morte prima dell'alba. Perché quel vento non è qualcosa che è arrivato da lontano, indipendente da te. È qualcosa che hai dentro. Quel vento sei tu. Perciò l'unica cosa che puoi fare è entrarci, in quel vento, camminando dritto, e chiudendo forte gli occhi per non far entrare la sabbia.» - LaFeltrinelli
Altri dettagli su autore, stile e opere nell’articolo dedicato ai migliori libri di Murakami.

- Autore: William Faulkner
- Editore: Einaudi
- Pagine: 326
- Ean: 9788806222451
- Isbn: 8806222457
- Asin: 8806222457
- Pubblicazione: 18-06-2014
- Tipologia: Romanzo
- Genere: Narrativa straniera Classica (prima del 1945)
Il 1929, passato alla storia come l'anno del crollo di Wall Street che segnò l'inizio della Grande Depressione, è un anno fondamentale anche per la letteratura americana. Escono infatti "Addio alle armi" di Hemingway e "L'urlo e il furore" di Faulkner, una coincidenza che avvicina i libri, diversissimi tra loro, di due amici. Faulkner dà voce barocca a tutte le ossessioni e i fanatismi di quel Sud di cui pativa l'interminabile decadenza, incominciata con la sconfitta nella guerra civile. La mitica contea di Oxford diventa il teatro di un insanabile conflitto tra bianchi e neri, bene e male, passato e presente. Il romanzo è un complesso poema sinfonico in 4 tempi, che scandiscono le sventure di una famiglia del profondo Sud.