In questa pagina vediamo insieme una serie di romanzi con protagonisti Gay. ?❤️???❤️??
Vedremo quindi romanzi a tema LGBT, la cui particolarità romanzi sarà sempre l’omosessualità del protagonista o della protagonista del romanzo stesso.
Storie di disagi, coming out, ma soprattutto tanto Amore nell’elenco di romanzi con protagonisti gay qui sotto. ?
Romanzi con protagonisti Gay ?❤️???❤️??
Iniziamo quindi con la nostra lista di romanzi con protagonisti omosessuali.
Tuo, Simon
Simon ha diciassette anni e un amore segreto per Blu, un ragazzo conosciuto on line con cui intrattiene un’intensa, tenera corrispondenza. Il loro rapporto è al sicuro finché un’email non finisce nelle mani sbagliate: quelle di Martin, il bullo della scuola, che minaccia di rivelare a tutti lo scoop dell’anno… a meno che Simon non l’aiuti a conquistare Abby, la ragazza di cui è innamorato ma che non lo degna di uno sguardo.
Carry On
Based on the characters Simon and Baz who featured in Rainbow Rowell’s bestselling Fangirl, Carry On is a ghost story, a love story, a mystery and a melodrama. It has just as much kissing and talking as you’d expect from a Rainbow Rowell story – but far, far more monsters. Simon Snow just wants to relax and savour his last year at the Watford School of Magicks, but no one will let him. His girlfriend broke up with him, his best friend is a pest and his mentor keeps trying to hide him away in the mountains where maybe he’ll be safe. Simon can’t even enjoy the fact that his room-mate and longtime nemesis is missing, because he can’t stop worrying about the evil git. Plus there are ghosts. And vampires. And actual evil things trying to shut Simon down. When you’re the most powerful magician the world has ever known, you never get to relax and savour anything. ‘Come for the make-outs and stay for the magic’ – The Atlantic
L’ultima notte della nostra vita
Il 5 settembre, poco dopo mezzanotte, il servizio Death-Cast contatta Mateo e Rufus per dar loro una cattiva notizia: moriranno nel corso della giornata. I due ragazzi non si conoscono ma, per diverse ragioni, entrambi cercano qualcuno con cui trascorrere il loro ultimo giorno. Esiste un’app per questo: si chiama Last-Friend ed è così che Rufus e Mateo si incontrano. Entrambi sanno che il tempo a loro disposizione sta per finire. Ma non hanno nulla da perdere e resta solo da vivere tutta una vita e un amore in un giorno.
Opinioni:
Che cosa faresti se scoprissi che oggi è l’ultimo giorno della tua vita? Al tempo stesso affascinante e inquietante, tragico e pieno di speranza, questo romanzo ci ricorda che non esisterebbe la vita senza la morte, né l’amore senza il sentimento di perdita. E che è possibile cambiare tutto il nostro mondo in un solo giorno. Per chi ha bisogno di ricordare che ogni giorno è importante. – LaFeltrinelli
Straordinario e indimenticabile. – Booklist
Un libro che non può mancare dagli scaffali Young Adult. – School Library Journal
La stanza di Giovanni
David, un giovane newyorkese in fuga da se stesso, è approdato a Parigi nel tentativo di affrancarsi dalla propria educazione, e dalla vita da ragazzo perbene che sembra essergli stata cucita addosso. Mentre la sua fidanzata, Hella, è in Spagna per riflettere sul futuro della loro storia, in un bar David conosce Giovanni, impertinente e luminoso, e ne rimane irrimediabilmente attratto. E dal loro incontro, dal primo momento in cui entra nella sua stanza, piccola e disordinata, saprà di essere perduto, che né la vergogna né la paura riusciranno a riportarlo a casa. Diviso tra Hella che incarna il desiderio di normalità, il sogno di una tranquilla vita americana, e Giovanni che invece è forza, cuore e istinto, David attraversa le strade di Parigi, vede i colori e le stagioni passare, sente passioni e bisogni taciuti riemergere e chiedere il conto. La difesa della propria identità implica sempre una lotta dolorosa, e così è anche per David, solo che la sua debolezza e la sua indecisione faranno soffrire tutti coloro che lo amano e che lui stesso ama. Come ha dichiarato lo stesso Baldwin in un’intervista del 1984: “La stanza di Giovanni parla di quello che succede se hai paura di amare”. Prefazione di Colm Tibin.
La lingua perduta delle gru
«Insomma, i miei genitori sono liberal. Non saranno certo distrutti» pensa Philip Benjamin, il protagonista di questo romanzo nel momento in cui, a venticinque anni, si appresta a rivelare alla famiglia la propria omosessualità. Sa che il tipo di amore che lui ha scelto di vivere non è convenzionale né facile; ma non vede motivi per costringersi ancora a tenere segreta la sua vera aspirazione, la sua speranza di felicità, perché «qualunque sia la cosa che amiamo, è ciò che siamo» Eppure per Rose e Owen, piccoli intellettuali nella sfavillante New York degli anni Ottanta, la scoperta delle inclinazioni amorose del figlio apre una crepa dapprima sottile, poi sempre più profonda e insanabile, nel delicato equilibrio affettivo familiare, costringendoli a fare i conti con la propria più intima natura, le proprie scelte, le proprie responsabilità. Ma in questo paesaggio desolato, in questo sfacelo di relazioni personali, Philip (e non solo lui) saprà individuare la strada per costruirsi una via sentimentale flessibile, realistica, libera, saldamente ancorata all’autenticità e alla sincerità.
Opinioni:
Un libro delicato e al tempo stesso tagliente, chirurgico nella descrizione dei sentimenti che uniscono e dividono generazioni vicine ma diversissime. – LaFeltrinelli
Maurice
“Maurice” è forse il capolavoro di Forster e certamente il suo romanzo più intimo e commovente, uno squisito esercizio privato di scrittura della verità. Sullo sfondo di una società vittoriana rigida ed esclusiva, scoppia tra Maurice e Clive, compagni di college, una passione complice e innominabile. Se per Clive la storia d’amore è destinata a seppellirsi nella «normalità», per Maurice è il calvario che conduce a una nuova vita. La tormentosa affermazione della diversità ha fatto di “Maurice” il libro più autentico e sofferto di Forster: scritto nel 1914, ma tenuto segreto per tutta la vita, autobiografico e ossessivamente rimaneggiato nel corso degli anni, è la commovente testimonianza cui lo scrittore ha affidato la rivelazione della propria omosessualità. Postfazione di Marisa Bulgheroni.
Troppi paradisi
Un professore sessantenne, Walter Siti, il protagonista, una casa in via Tina Pica a Roma, un tranquillo lavoro all’università dell’Aquila e la relazione con Sergio, placida, un ragazzo che lavora come autore televisivo alla Rai. Una vita mediocre, trascorsa tra programmi in tv e i gossip che Sergio racconta, da lì dentro, dove pare che tutti facciano carriera tranne lui, che il lavoro lo perde ed entra in crisi ammalandosi di anoressia. I due si separano, ma poi nella vita di Walter arriva Marcello: culturista e borgataro, un messaggero di divina bellezza che incarna lo spirito dei tempi come nessun altro. Fragile ed egoista, alla costante ricerca di piaceri effimeri e sostanze stupefacenti, trascina Walter in una spirale autodistruttiva.
Opinioni:
Un’opera epocale, in cui Walter Siti, lo scrittore, ha sintetizzato la nostra contemporaneità con sincera spietatezza: sentimenti, gesti, desideri, sogni, non sono altro che immagini illusorie di un mondo mediatico di plastica, in cui realtà e rappresentazione si mischiano irreversibilmente. – LaFeltrinelli
Un romanzo scandaloso, divertente e malinconico – Il Venerdì di Repubblica
È sensazionale quanto questo libro abbia precorso i tempi – Alessandro Piperno
Febbre
Jonathan ha 31 anni nel 2016, un giorno qualsiasi di gennaio gli viene la febbre e non va più via, una febbretta, costante, spossante, che lo ghiaccia quando esce, lo fa sudare di notte quasi nelle vene avesse acqua invece che sangue. Aspetta un mese, due, cerca di capire, fa analisi, ha pronta grazie alla rete un’infinità di autodiagnosi, pensa di avere una malattia incurabile, mortale, pensa di essere all’ultimo stadio. La sua paranoia continua fino al giorno in cui non arriva il test dell’HIV e la realtà si rivela: Jonathan è sieropositivo, non sta morendo, quasi è sollevato. A partire dal d-day che ha cambiato la sua vita con una diagnosi definitiva, l’autore ci accompagna indietro nel tempo, all’origine della sua storia, nella periferia in cui è cresciuto, Rozzano – o Rozzangeles -, il Bronx del Sud (di Milano), la terra di origine dei rapper, di Fedez e di Mahmood, il paese dei tossici, degli operai, delle famiglie venute dal Sud per lavori da poveri, dei tamarri, dei delinquenti, della gente seguita dagli assistenti sociali, dove le case sono alveari e gli affitti sono bassi, dove si parla un pidgin di milanese, siciliano e napoletano. Dai cui confini nessuno esce mai, nessuno studia, al massimo si fanno figli, si spaccia, si fa qualche furto e nel peggiore dei casi si muore. Figlio di genitori ragazzini che presto si separano, allevato da due coppie di nonni, cerca la sua personale via di salvezza e di riscatto, dalla predestinazione della periferia, dalla balbuzie, da tutte le cose sbagliate che incarna (colto, emotivo, omosessuale, ironico) e che lo rendono diverso. Proposto per il Premio Strega 2020 da Teresa Ciabatti: «Febbre di Johnatan Bazzi è un romanzo che testimonia un presente che è già futuro prossimo. Questa è una storia del tempo nuovo: perché il fuoco è sorprendentemente altrove rispetto a dove è stato messo fin qui da letteratura e senso comune. Esula dai giudizi e sposta il baricentro sull’accettazione delle fragilità. Una lingua contaminata – la lingua di una periferia dove si parla un pidgin febbrile di milanese, napoletano, pugliese e siciliano – a tratti interrotta, a tratti fluida, distorce, denuncia, svela, innalza e abbassa la soglia della gioia. Così il protagonista, creatura in divenire, non cerca un’identità, o almeno non nelle categorie esistenti, ma ne inventa una sua personale in cui si ama su internet (“usatemi per studiare il cuore del nuovo millennio, quello che prima s’innamora e poi ti vede in faccia”), in cui si può essere tutto, felicemente tutto: colto, balbuziente, emotivo, gay, ironico e anche sieropositivo. L’Orlando di Virginia Woolf qui si condensa, e trova realizzazione in pochi anni. Non servono più secoli.»
Opinioni:
Finalista al Premio Strega 2020 – Finalista al Premio Giuseppe Berto 2019 – Vincitore del Premio Libro dell’anno 2019 di Fahrenheit Radio Rai Tre – Vincitore del Premio Bagutta Opera prima – LaFeltrinelli
Un libro spiazzante, sincero e brutale, che costringerà le nostre emozioni a un coming out nei confronti della storia eccezionale di un ragazzo come tanti. Un esordio letterario atteso e potente. – LaFeltrinelli
La leggenda personale del’autore che, sull’onda del potere catalizzante della patologia, trova la forza di comporsi, di ridisegnarsi in un ordine che solo il senno di poi, e il presentimento del temuto finale -la morte- imprimono al suo svolgimento. Malattia e destino, un tema classico in letteratura – Corriere della sera
Non un romanzo testimonianza. Febbre è la storia di un bambino nato e cresciuto a Rozzano. Un bambino indefinibile che desidera il Minipony rosa – Sette
Il pozzo della solitudine
Un uomo solo
Già negli anni Trenta, quando scrisse “Addio a Berlino”, Christopher Isherwood sosteneva di voler trasformare il suo occhio di romanziere nell’obiettivo di una macchina fotografica. Ma per lungo tempo – attraverso libri molto diversi fra loro, e spesso segnati dai personaggi fittizi o reali che raccontavano l’intenzione rimase una di quelle fantasticherie stilistiche che spesso gli scrittori inseguono per tutta la vita senza realizzarle mai. E invece nel suo ultimo romanzo – questo – Isherwood trasforma una giornata nella vita di George, un professore inglese non più giovane che vive in California, in un’asciutta, e proprio per questo struggente, sequenza di scatti. Non è una giornata particolare per George: solo altre ventiquattr’ore senza Jim, il suo compagno morto in un incidente. Ventiquattr’ore fra il sospetto dei vicini, la consolante vicinanza di Charlotte, la rabbia contro i libri letti per una vita ma ormai inutili, e il desiderio di un corpo giovane appena intravisto ma che forse è già troppo tardi per toccare. Quanto basta per comporre un ritratto che non si può dimenticare, e che alla sua uscita sorprese tutti, suonando troppo vero per non essere scandaloso.
Arance d’inverno : Una magica storia d’amore
Se apprezzi l’autore guarda i Migliori Libri di André Aciman.
Tuo, Simon
Simon ha diciassette anni e un amore segreto per Blu, un ragazzo conosciuto on line con cui intrattiene un’intensa, tenera corrispondenza. Il loro rapporto è al sicuro finché un’email non finisce nelle mani sbagliate: quelle di Martin, il bullo della scuola, che minaccia di rivelare a tutti lo scoop dell’anno… a meno che Simon non l’aiuti a conquistare Abby, la ragazza di cui è innamorato ma che non lo degna di uno sguardo.
Altri libri di Becky Albertalli.
Carry On
Based on the characters Simon and Baz who featured in Rainbow Rowell’s bestselling Fangirl, Carry On is a ghost story, a love story, a mystery and a melodrama. It has just as much kissing and talking as you’d expect from a Rainbow Rowell story – but far, far more monsters. Simon Snow just wants to relax and savour his last year at the Watford School of Magicks, but no one will let him. His girlfriend broke up with him, his best friend is a pest and his mentor keeps trying to hide him away in the mountains where maybe he’ll be safe. Simon can’t even enjoy the fact that his room-mate and longtime nemesis is missing, because he can’t stop worrying about the evil git. Plus there are ghosts. And vampires. And actual evil things trying to shut Simon down. When you’re the most powerful magician the world has ever known, you never get to relax and savour anything. ‘Come for the make-outs and stay for the magic’ – The Atlantic
Altri libri di Rainbow Rowell.
Altri libri di C. S. Pacat.
L’ultima notte della nostra vita
Il 5 settembre, poco dopo mezzanotte, il servizio Death-Cast contatta Mateo e Rufus per dar loro una cattiva notizia: moriranno nel corso della giornata. I due ragazzi non si conoscono ma, per diverse ragioni, entrambi cercano qualcuno con cui trascorrere il loro ultimo giorno. Esiste un’app per questo: si chiama Last-Friend ed è così che Rufus e Mateo si incontrano. Entrambi sanno che il tempo a loro disposizione sta per finire. Ma non hanno nulla da perdere e resta solo da vivere tutta una vita e un amore in un giorno.
Opinioni:
Che cosa faresti se scoprissi che oggi è l’ultimo giorno della tua vita? Al tempo stesso affascinante e inquietante, tragico e pieno di speranza, questo romanzo ci ricorda che non esisterebbe la vita senza la morte, né l’amore senza il sentimento di perdita. E che è possibile cambiare tutto il nostro mondo in un solo giorno. Per chi ha bisogno di ricordare che ogni giorno è importante. – LaFeltrinelli
Straordinario e indimenticabile. – Booklist
Un libro che non può mancare dagli scaffali Young Adult. – School Library Journal
Altri libri di Adam Silvera.
La stanza di Giovanni
David, un giovane newyorkese in fuga da se stesso, è approdato a Parigi nel tentativo di affrancarsi dalla propria educazione, e dalla vita da ragazzo perbene che sembra essergli stata cucita addosso. Mentre la sua fidanzata, Hella, è in Spagna per riflettere sul futuro della loro storia, in un bar David conosce Giovanni, impertinente e luminoso, e ne rimane irrimediabilmente attratto. E dal loro incontro, dal primo momento in cui entra nella sua stanza, piccola e disordinata, saprà di essere perduto, che né la vergogna né la paura riusciranno a riportarlo a casa. Diviso tra Hella che incarna il desiderio di normalità, il sogno di una tranquilla vita americana, e Giovanni che invece è forza, cuore e istinto, David attraversa le strade di Parigi, vede i colori e le stagioni passare, sente passioni e bisogni taciuti riemergere e chiedere il conto. La difesa della propria identità implica sempre una lotta dolorosa, e così è anche per David, solo che la sua debolezza e la sua indecisione faranno soffrire tutti coloro che lo amano e che lui stesso ama. Come ha dichiarato lo stesso Baldwin in un’intervista del 1984: “La stanza di Giovanni parla di quello che succede se hai paura di amare”. Prefazione di Colm Tibin.
Altri libri di James Baldwin.
La lingua perduta delle gru
«Insomma, i miei genitori sono liberal. Non saranno certo distrutti» pensa Philip Benjamin, il protagonista di questo romanzo nel momento in cui, a venticinque anni, si appresta a rivelare alla famiglia la propria omosessualità. Sa che il tipo di amore che lui ha scelto di vivere non è convenzionale né facile; ma non vede motivi per costringersi ancora a tenere segreta la sua vera aspirazione, la sua speranza di felicità, perché «qualunque sia la cosa che amiamo, è ciò che siamo» Eppure per Rose e Owen, piccoli intellettuali nella sfavillante New York degli anni Ottanta, la scoperta delle inclinazioni amorose del figlio apre una crepa dapprima sottile, poi sempre più profonda e insanabile, nel delicato equilibrio affettivo familiare, costringendoli a fare i conti con la propria più intima natura, le proprie scelte, le proprie responsabilità. Ma in questo paesaggio desolato, in questo sfacelo di relazioni personali, Philip (e non solo lui) saprà individuare la strada per costruirsi una via sentimentale flessibile, realistica, libera, saldamente ancorata all’autenticità e alla sincerità.
Opinioni:
Un libro delicato e al tempo stesso tagliente, chirurgico nella descrizione dei sentimenti che uniscono e dividono generazioni vicine ma diversissime. – LaFeltrinelli
Altri libri di David Leavitt .
Altri libri di Patricia Highsmith.
Maurice
“Maurice” è forse il capolavoro di Forster e certamente il suo romanzo più intimo e commovente, uno squisito esercizio privato di scrittura della verità. Sullo sfondo di una società vittoriana rigida ed esclusiva, scoppia tra Maurice e Clive, compagni di college, una passione complice e innominabile. Se per Clive la storia d’amore è destinata a seppellirsi nella «normalità», per Maurice è il calvario che conduce a una nuova vita. La tormentosa affermazione della diversità ha fatto di “Maurice” il libro più autentico e sofferto di Forster: scritto nel 1914, ma tenuto segreto per tutta la vita, autobiografico e ossessivamente rimaneggiato nel corso degli anni, è la commovente testimonianza cui lo scrittore ha affidato la rivelazione della propria omosessualità. Postfazione di Marisa Bulgheroni.
Altri libri di Edward Morgan Forster.
Troppi paradisi
Un professore sessantenne, Walter Siti, il protagonista, una casa in via Tina Pica a Roma, un tranquillo lavoro all’università dell’Aquila e la relazione con Sergio, placida, un ragazzo che lavora come autore televisivo alla Rai. Una vita mediocre, trascorsa tra programmi in tv e i gossip che Sergio racconta, da lì dentro, dove pare che tutti facciano carriera tranne lui, che il lavoro lo perde ed entra in crisi ammalandosi di anoressia. I due si separano, ma poi nella vita di Walter arriva Marcello: culturista e borgataro, un messaggero di divina bellezza che incarna lo spirito dei tempi come nessun altro. Fragile ed egoista, alla costante ricerca di piaceri effimeri e sostanze stupefacenti, trascina Walter in una spirale autodistruttiva.
Opinioni:
Un’opera epocale, in cui Walter Siti, lo scrittore, ha sintetizzato la nostra contemporaneità con sincera spietatezza: sentimenti, gesti, desideri, sogni, non sono altro che immagini illusorie di un mondo mediatico di plastica, in cui realtà e rappresentazione si mischiano irreversibilmente. – LaFeltrinelli
Un romanzo scandaloso, divertente e malinconico – Il Venerdì di Repubblica
È sensazionale quanto questo libro abbia precorso i tempi – Alessandro Piperno
Altri Libri di Walter Siti.
Febbre
Jonathan ha 31 anni nel 2016, un giorno qualsiasi di gennaio gli viene la febbre e non va più via, una febbretta, costante, spossante, che lo ghiaccia quando esce, lo fa sudare di notte quasi nelle vene avesse acqua invece che sangue. Aspetta un mese, due, cerca di capire, fa analisi, ha pronta grazie alla rete un’infinità di autodiagnosi, pensa di avere una malattia incurabile, mortale, pensa di essere all’ultimo stadio. La sua paranoia continua fino al giorno in cui non arriva il test dell’HIV e la realtà si rivela: Jonathan è sieropositivo, non sta morendo, quasi è sollevato. A partire dal d-day che ha cambiato la sua vita con una diagnosi definitiva, l’autore ci accompagna indietro nel tempo, all’origine della sua storia, nella periferia in cui è cresciuto, Rozzano – o Rozzangeles -, il Bronx del Sud (di Milano), la terra di origine dei rapper, di Fedez e di Mahmood, il paese dei tossici, degli operai, delle famiglie venute dal Sud per lavori da poveri, dei tamarri, dei delinquenti, della gente seguita dagli assistenti sociali, dove le case sono alveari e gli affitti sono bassi, dove si parla un pidgin di milanese, siciliano e napoletano. Dai cui confini nessuno esce mai, nessuno studia, al massimo si fanno figli, si spaccia, si fa qualche furto e nel peggiore dei casi si muore. Figlio di genitori ragazzini che presto si separano, allevato da due coppie di nonni, cerca la sua personale via di salvezza e di riscatto, dalla predestinazione della periferia, dalla balbuzie, da tutte le cose sbagliate che incarna (colto, emotivo, omosessuale, ironico) e che lo rendono diverso. Proposto per il Premio Strega 2020 da Teresa Ciabatti: «Febbre di Johnatan Bazzi è un romanzo che testimonia un presente che è già futuro prossimo. Questa è una storia del tempo nuovo: perché il fuoco è sorprendentemente altrove rispetto a dove è stato messo fin qui da letteratura e senso comune. Esula dai giudizi e sposta il baricentro sull’accettazione delle fragilità. Una lingua contaminata – la lingua di una periferia dove si parla un pidgin febbrile di milanese, napoletano, pugliese e siciliano – a tratti interrotta, a tratti fluida, distorce, denuncia, svela, innalza e abbassa la soglia della gioia. Così il protagonista, creatura in divenire, non cerca un’identità, o almeno non nelle categorie esistenti, ma ne inventa una sua personale in cui si ama su internet (“usatemi per studiare il cuore del nuovo millennio, quello che prima s’innamora e poi ti vede in faccia”), in cui si può essere tutto, felicemente tutto: colto, balbuziente, emotivo, gay, ironico e anche sieropositivo. L’Orlando di Virginia Woolf qui si condensa, e trova realizzazione in pochi anni. Non servono più secoli.»
Opinioni:
Finalista al Premio Strega 2020 – Finalista al Premio Giuseppe Berto 2019 – Vincitore del Premio Libro dell’anno 2019 di Fahrenheit Radio Rai Tre – Vincitore del Premio Bagutta Opera prima – LaFeltrinelli
Un libro spiazzante, sincero e brutale, che costringerà le nostre emozioni a un coming out nei confronti della storia eccezionale di un ragazzo come tanti. Un esordio letterario atteso e potente. – LaFeltrinelli
La leggenda personale del’autore che, sull’onda del potere catalizzante della patologia, trova la forza di comporsi, di ridisegnarsi in un ordine che solo il senno di poi, e il presentimento del temuto finale -la morte- imprimono al suo svolgimento. Malattia e destino, un tema classico in letteratura – Corriere della sera
Non un romanzo testimonianza. Febbre è la storia di un bambino nato e cresciuto a Rozzano. Un bambino indefinibile che desidera il Minipony rosa – Sette
Altri libri di Jonathan Bazzi.
Il pozzo della solitudine
Altri libri di Radclyffe Hall.
Un uomo solo
Già negli anni Trenta, quando scrisse “Addio a Berlino”, Christopher Isherwood sosteneva di voler trasformare il suo occhio di romanziere nell’obiettivo di una macchina fotografica. Ma per lungo tempo – attraverso libri molto diversi fra loro, e spesso segnati dai personaggi fittizi o reali che raccontavano l’intenzione rimase una di quelle fantasticherie stilistiche che spesso gli scrittori inseguono per tutta la vita senza realizzarle mai. E invece nel suo ultimo romanzo – questo – Isherwood trasforma una giornata nella vita di George, un professore inglese non più giovane che vive in California, in un’asciutta, e proprio per questo struggente, sequenza di scatti. Non è una giornata particolare per George: solo altre ventiquattr’ore senza Jim, il suo compagno morto in un incidente. Ventiquattr’ore fra il sospetto dei vicini, la consolante vicinanza di Charlotte, la rabbia contro i libri letti per una vita ma ormai inutili, e il desiderio di un corpo giovane appena intravisto ma che forse è già troppo tardi per toccare. Quanto basta per comporre un ritratto che non si può dimenticare, e che alla sua uscita sorprese tutti, suonando troppo vero per non essere scandaloso.
Altri libri di Christopher Isherwood.
Altri libri di Marie Sexton.
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Il tuo romanzo con protagonista Gay
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