Questa è la pagina dedicata a Stefano Massaro.
In questa pagina troverai 5 prodotti, tra cui “Macchine del diluvio”.
O vinci o impari
Una partita che non finisce mai, il confronto con la propria bestia nera, l’allenatore che rema contro e quello che scommette su di te. Il secondo prima della vittoria, quello dopo la sconfitta, l’entusiasmo della rimonta o la gioia della rivincita. Sono tanti i momenti della vita di uno sportivo che si prestano a diventare simboli di un’esistenza e di tutto ciò che contiene: difficoltà, sfiducia, quella sensazione di non esserci quasi più e poi improvvisamente di esserci ancora, e dunque la capacità di resistere al di là delle proprie forze, l’abilità di trovare soluzioni fino a un attimo prima inimmaginabili, la felicità del contatto con la primordiale essenza della vita. In queste pagine Stefano Massari dà voce ad atleti di ieri, di oggi e di domani, da Pietro Mennea a Flavia Pennetta, da Dino Zoff a Matteo Berrettini e a molti altri piccoli e grandi campioni, cogliendo la spinta che li porta sempre a superare sé stessi. Una spinta che può ispirare chiunque ami e segua lo sport – da professionista, da appassionato, da semplice spettatore. Che siano sul campo di calcio o al di là della rete, sotto canestro o su un pendio innevato, ad allenarsi in palestra o in viaggio verso il podio, le loro storie parlano a ognuno di noi della fatica di crescere, del coraggio di perdere, dell’ebbrezza di superarsi per ritrovarsi più forti, più grandi, più leggeri.
Macchine del diluvio
È una poesia contratta quella di Stefano Massari, ripiegata intorno a un nucleo di immagini sghembe e ricorrenti che sembrano contrapporsi al mondo delle macchine evocato nel titolo. Non c’è conforto in questi versi, tutto sembra collassato, come se si volesse rimarcare una condizione claustrofobica, di alienato, di scorticato, tesa a creare una pronuncia straniante e vertiginosa che tuttavia conserva i crismi di un’autenticità rara. Non sarà difficile indicare tra i maestri di Massari alcuni autori novecenteschi che hanno esibito la parola alla stregua di un osso, di un referto: da Fortini a De Angelis, passando per Antonio Porta. La nostra epoca peraltro non ha più bisogno di parole e maestri, bensì di un silenzio che arrivi a cancellare tutto il dolore accumulato da un corpo che modula nelle sue dodici morti altrettante resurrezioni. È bandita qualsiasi armonia che non sia quella che si rifà alle dinamiche di una fisicità perduta nell’ingranaggio di un pensiero sclerotizzato, teso ad ammassare, «con gesti di scure e carità», le pagliuzze d’oro e lo sterco, per ricordarci che siamo preda non di un sogno, ma delle «mani imputridite dei mercati»
A tutta bakery
Stefano Massari “Introduzione alla biofisica”,1988 ISBN 8870550516 editoriale g
Libro dei vivi
Stefano Massari (Roma, 1969) ha già pubblicato tre volumi di poesia e suoi testi sono su web e su svariate riviste, tra cui “Poesia e Bologna”. Autore di testi teatrali collabora con il Teatro delle ariette e ha realizzazto video su importanti poeti contemporanei. È tra i fondatori di “FuoriCasa.Poesia”.
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