Ecco qui la classifica dei migliori libri di Ludwig Feuerbach, filosofo del nuovo umanesimo.
Chiunque abbia studiato filosofia lo ha sentito nominare almeno una volta tra i banchi di scuola, o sui libri.
Il pensiero e i libri di Feuerbach sono principalmente legati all’uomo e al suo rapporto con la religione. Secondo il filosofo non è Dio ad aver creato l’uomo, ma al contrario, è l’uomo ad aver creato Dio a sua immagine e somaglianza.
È quindi importante affrontare questi libri con la mente aperta di un appassionato di filosofia, ma se sei qui sicuramente già lo sai. Ma allo stesso tempo è interessante cogliere non solo l’aspetto filosofico dei libri di Feuerbach, ma anche quello antropologico soprattutto legato alla teologia.
In fondo è questo quello che contraddistingue questo filosofo:
“Il segreto della teologia è l’antropologia”
Se sei appassionato di Filosofia ti consiglio di dare un’occhiata al nostro articolo sui Migliori Libri di Filosofia, facci sapere cosa ne pensi e indicaci il tuo preferito nei commenti!
Libri di Feuerbach per appassionati di Filosofia
L’uomo è ciò che mangia
Una formula destinata a immensa fortuna e un filosofo che, quando così intitolò la sua operetta (1862) riutilizzando l’espressione che eveva collocato anni prima in chiusura di una recensione, era quasi dimenticato dai contemporanei. In “L’uomo è ciò che mangia” Ludwig Feuerbach dà piena espressione al suo materialismo corporale, vitalistico, inteso a emancipare il pensiero dal “regno delle anime morte”.
Opinioni:
«il cibo è l’inizio del sapere» – LaFeltrinelli
L’essenza del cristianesimo
Un’opera “indipendente, nuova, in sé conchiusa”, così Feuerbach definisce “L’essenza del cristianesimo” nel sottoporne il manoscritto all’editore Wigand di Lipsia. È il gennaio 1841: dopo pochi mesi vede la luce l’opera che sancirà la rottura della Scuola hegeliana e rivoluzionerà la scena filosofica tedesca. La novità non stava solo nel principio ispiratore della critica “antropologica” della religione, nell’idea che Dio è “l’intimo rivelato dell’uomo” e che “il mistero della religione” consiste in un movimento proiettivo della coscienza alienata in virtù del quale “l’uomo oggettiva la propria essenza per poi far di sé l’oggetto di tale essenza oggettivata e personificata”. Nuova era anche la concezione della filosofia che, nel radicalizzare la critica antispeculativa a Hegel, Feuerbach traeva da queste premesse. Dalla dissacrazione del dogma prendeva forma, insieme all’immagine di una religione laica dell’umanità incentrata sul recupero dei “vincoli naturali della specie”, l’idea di una teoria fondata sul “rapporto reale dell’uomo con l’uomo” nella quale il giovane Marx vide la fonte della “scienza reale” e del “vero materialismo”.
L’essenza della religione
Il pensiero filosofico di Ludwig Feuerbach, uno tra i più influenti critici della religione, è espresso all’interno delle sue due opere più importanti: “L’essenza del cristianesimo” e “L’essenza della religione”. In quest’ultima, il filosofo tedesco si propone di riconsiderare la posizione del cristianesimo, inserendolo all’interno di un più vasto contesto, che esamina tutte le religioni primitive e l’antichità classica. Feuerbach prende in considerazione ogni sorta di religione che si basa sulla dipendenza dell’uomo dalla natura, intesa non più come natura umana ma come il mondo da cui l’uomo dipende. Un trattato che ci presenta una visione totalmente diversa della natura umana, della religione, del suo mutamento per mano dell’uomo e del suo ruolo in rapporto all’umanità, mostrandoci la totale dipendenza di quest’ultima da una divinità senza la quale essa si sentirebbe persa e spingendoci così a chiedere: è Dio che ha creato l’uomo o è questi che ha dato origine alla divinità?
La morte e l’immortalità
Fondamenti della filosofia dell’avvenire
“La filosofia dell’avvenire ha il compito di introdurre nuovamente la filosofia dal regno delle anime morte nel regno delle anime incarnate, delle anime viventi, e di tirarla giù dalla beatitudine speculativa”. “La verità non esiste nel pensare, nel sapere per se stesso. La verità è soltanto la totalità della vita e dell’essenza umana”. Nei “Fondamenti della filosofia dell’avvenire” pubblicati clandestinamente in Svizzera nel 1843, Feuerbach raccoglie i risultati della precedente riflessione sulla tradizione filosofica e teologica ed offre al lettore un efficace affresco di filosofia della storia nel quale spicca la critica della religione e della “vecchia metafisica”. In questa nuova edizione, curata con passione filologica e teoretico rigore da Edoardo Schinco, si fa giustizia di alcune eccessive disinvolture e disattenzioni proprie di altre traduzioni. Il saggio introduttivo fornisce una dettagliata ricostruzione della formazione e della evoluzione del pensiero di Feuerbach.
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