Nel Focus Autore di oggi vediamo insieme i migliori libri di Margaret Atwood.
Avevamo già parlato del suo romanzo più famoso, “Il Racconto dell’Ancella” nell’articolo dedicato ai migliori libri distopici, ma quest’autrice ci ha regalato nel tempo tante altre opere che oggi andremo a vedere insieme.
Nel video sottostante puoi ascoltare direttamente dalle mie parole il “grosso” di ciò che c’è da sapere per approcciarsi alla Atwood nel migliore dei modi.
I libri di Margaret Atwood faranno al caso tuo? Lo stai per scoprire!
Chi è Margaret Atwood?
Margaret Atwood, scrittrice prolifica canadese, ma anche poeta, saggista e attivista, seppur non ami questa etichetta e lo faccia indirettamente tramite i suoi libri, che mettono in luce tematiche quali femminismo, animalismo, abuso di potere e difesa dei diritti fondamentali.
Classe 1939, margaret atwood inizia la propria carriera letteraria a metà anni 60 come poeta (sebbene abbia iniziato a scrivere novelle e poesie già all’età di 6 anni) e raggiunge il successo alla fine di quel decennio, con il suo primo romanzo “La donna da mangiare” .
Poetica e narrativa dell’autrice fanno spesso leva sulla presenza degli opposti del nostro mondo, quali natura e tecnologia, uomo e donna, scienza e religione, separazioni eterne e inevitabili che creano problemi e difficoltà di comunicazione.
Grande spazio nelle sue opere è dato soprattutto alla figura femminile, con protagoniste donne che puntualmente buscano, ma che allo stesso tempo (maestre di resilienza) si rialzano sempre.
Puoi trovare queste tematiche anche nei migliori libri di Isabel Allende.
La Atwood è stata più volte candidata al Premio Nobel per la letteratura, e ha vinto durante la sua carriera tantissimi dei più importanti premi letterari internazionali.
Lo stile di scrittura di Margaret Atwood
Lo stile della Atwood è caratterizzato da una narrazione raffinata, schietta e asciutta che rende facile la comprensione dei contesti che circondano i protagonisti.
La scrittura è costellata di minuziose descrizioni, scandite da frequente punteggiatura.
Nel suo stile poetico e narrativo si riconosce l’intento di sovvertire generi tradizionali, e ci riesce con caratteristiche note di ingegno e ironia, che mostrano storia e società da diversi punti di vista, reinterpretandola attraverso una penna elegante e platonica, che vuole coinvolgere il lettore più con i dettagli che non con un repentino susseguirsi di eventi.
Leggendo la Atwood vivrai il momento.
Ti immedesimerai nei protagonisti e sarai portato a fare gli stessi loro pensieri anche prima che questi li esplicitino chiaramente.
Migliori Libri di Margaret Atwood
La Atwood scrive per chi apprezza l’atto di leggere più per chi cerca una storia che rapisca e non dia tregua.
Nella sua narrativa troviamo velocità diverse, un esempio sono i libri L’altra Grace e Seme di Strega.
Uno impegnativo da leggere, l’altro più incalzante e umoristico.
Ma lo vedremo insieme a breve, in quanto come sempre è giunto il tempo del nostro approfondimento sui libri che più riescono a trasmettere lo spirito dell’autrice.
Il racconto dell’ancella
Non vedo come potrei non partire con lui, “il racconto dell’ancella”.
Che tra l’altro è anche il primo libro che consiglierei di leggere a chiunque fosse a digiuno di quest’autrice e volesse conoscerla.
Il racconto dell’ancella è un libro inquietante e coinvolgente che mostra al lettore una società totalitaria e teocratica attraverso gli occhi dell’ancella Difred, la protagonista.
Sarà proprio Difred a narrare la storia del romanzo e a descrivere minuziosamente classi e riti della società che la circonda, volti a privare le donne di diritti e identità.
La narrazione lineare e una scrittura semplice e di facile comprensione, contribuiscono a dare al romanzo un buon ritmo anche in assenza di scene d’ azione o colpi di scena sensazionali.
Il racconto procede per digressioni tra prima e dopo l’instaurazione della Repubblica di Galaad, e viene fatto tutto in prima persona dalla protagonista, della quale leggiamo pensieri, paure e speranze di cambiamento.
La struttura del paese è ben sviluppata dall’autrice che spiega tramite le parole di Difred la struttura una società distopica degna dei migliori libri di Orwell.
Tra le sue componenti gerarchiche troviamo Comandanti e Mogli, le Ancelle, gli Angeli, le Nondonne, e tante altre categorie sociali che non sto qui a spoilerare.
Preparatevi inoltre a raggiungere lentamente la più profonda empatia con la protagonista, che vi farà sentire dolore al posto suo spesso e volentieri.
Il racconto dell’ancella
In un mondo devastato dalle radiazioni atomiche, gli Stati Uniti sono divenuti uno Stato totalitario, basato sul controllo del corpo femminile. Difred, la donna che appartiene a Fred, ha solo un compito nella neonata Repubblica di Galaad: garantire una discendenza alla élite dominante. Il regime monoteocratico di questa società del futuro, infatti, è fondato sullo sfruttamento delle cosiddette ancelle, le uniche donne che dopo la catastrofe sono ancora in grado di procreare. Ma anche lo Stato più repressivo non riesce a schiacciare i desideri e da questo dipenderà la possibilità e, forse, il successo di una ribellione.
Opinioni:
Mito, metafora e storia si fondono per sferrare una satira energica contro i regimi totalitari. Ma non solo: c’è anche la volontà di colpire, con tagliente ironia, il cuore di una società meschinamente puritana che, dietro il paravento di tabù istituzionali, fonda la sua legge brutale sull’intreccio tra sessualità e politica. Quello che l’ancella racconta sta in un tempo di là da venire, ma interpella fortemente il presente. – LaFeltrinelli
“Il racconto dell’Ancella, narrato da una donna di nome Offred, è ambiantato in un regime totalitario e teocratico che priva le donne di qualsiasi potere. Molti sostengono che sia una lettura di vitale importanza nell’era di Trump, forse anche più preveggente e forte di “1984” – Vanity Fair
Esiste più di un genere di libertà, diceva Zia Lydia. La libertà “di” e la libertà “da”. Nei tempi dell’anarchia, c’era la libertà “di” Adesso vi viene data la libertà “da”. Non sottovalutatelo. – Anonimo
Di questo libro è recentemente uscito un seguito, “i testamenti”, vincitore del booker prize 2019, che ho già preso sfruttando un’offerta a tempo su Kindle ma che non ho ancora avuto modo di leggere.
Sono scettica sui sequel, soprattutto se vedo la possibilità virare il ricordo che ho di un libro sicuramente bello come è questo.
I testamenti
Il racconto dell’Ancella si chiude con la porta del furgone che sbatte sul futuro di Offred. Milioni di lettori si sono chiesti che ne sarà di lei… Libertà, prigione, morte? L’attesa è finita. Il nuovo romanzo, I testamenti, riprende la storia quindici anni dopo, con gli esplosivi testamenti di tre narratrici di Gilead.
Opinioni:
Romanzo vincitore del Booker Prize 2019, Il più importante premio letterario nel mondo anglofono. – LaFeltrinelli
In questo brillante sequel del Racconto dell’Ancella, Margaret Atwood risponde alle domande che hanno perseguitato i lettori per decenni. – LaFeltrinelli
Una magnifica finzione, ma anche una storia-scudo, una narrazione protettiva, un anticorpo immaginifico che fornisce strumenti per capire il presente e opporsi alle sue derive liberticide – Michela Murgia, La Repubblica
Un fenomeno così non si vedeva dai tempi di Harry Potter – La Stampa
La conoscenza è potere – Anonimo
Se tu lo avessi già letto fammi sapere la tua con un commento.
Una cosa che ho già visto invece è l’omonima serie tv su Hulu, vincitrice del golden globe. Nel caso lo aveste già fatto anche voi, posso dirvi che varrà comunque la pena leggere il libro, in quanto troverete un finale diverso e davvero particolare.
Seme di strega
Passiamo a seme di strega, uno dei libri più accessibile a tutti della Atwood, e ideale esempio delle “rivisitazioni” dell’autrice alle quali alludevo poco fa.
Assistiamo infatti ad una moderna versione dell’opera teatrale shakespeariana “La Tempesta”.
Qui potrete godere nel più leggero dei modi dello stile che contraddistingue la Atwood, in una forma davvero originale e spassosa.
Non voglio approfondire la trama ma per farvi capire posso dirvi che il protagonista, Felix, vive le vicende che a sua volta subisce anche il personaggio principale della tempesta, regalandoci una storia dentro la storia.
Un lavoro di fino che vi farà rivivere l’opera originale in maniera pura e magistrale, in un romanzo che sarebbe degno di essere accostato ai libri di Shakespeare.
Consiglio questo come secondo libro, in quanto certa che possa piacere alla maggior parte delle persone, a differenza dei prossimi sicuramente ben più lenti e impegnativi.
Seme di strega
«C’è una tempesta. E vendetta, decisamente vendetta» Felix è un regista teatrale di successo. Da parecchie stagioni, le punte di diamante del cartellone del Makeshiweg Theatre Festival sono proprio i suoi allestimenti ingegnosi, provocanti per natura. Eppure, nulla di ciò che ha portato in scena finora potrà reggere il confronto con la brillante, spiazzante rilettura della shakespeariana Tempesta che, all’indomani della morte dell’amata figlia Miranda, Felix si è messo in testa di produrre. O per lo meno, questo è il piano. Se non che, vittima di un volgare tradimento da parte del suo socio in affari, Felix si ritrova d’improvviso a vivere in totale solitudine, estromesso con un colpo di mano dal mondo del teatro, in una catapecchia in mezzo al niente: uno sconfortante luogo pieno di assenze che però si rivela ben presto ideale per rimasticare le sue mire di vendetta contro chi pensava di averlo ormai escluso, giocando d’astuzia, dal palcoscenico della vita.
Opinioni:
Margaret Atwood, scrittrice visionaria e di impareggiabile acume, reinterpreta La tempesta di Shakespeare e costruisce un romanzo brillante, definito dal britannico Guardian «ribelle, che si legge tutto d’un fiato, spassoso» – LaFeltrinelli
Una prosa meravigliosa, uno stile preciso, una storia mozzafiato. – The New York Times Book Review
L’altra Grace
Parli del diavolo, e spunta lui… “L’altra Grace”.
Romanzo del 96 che si basa su fatti realmente accaduti nel 1843.
Anche qui l’Atwood non passa però dai fatti realmente accaduti, ma la prende larga e ci narra la storia di un’assassina già in carcere da anni, Grace Marks, la quale storia viene esposta al lettore tramite le risposte che la protagonista dà a un giornalista, che la interroga su ciò che è stata la sua vita fino al giorno degli omicidi, evento che Grace non ricorda a causa di un’amnesia
Un libro da leggere se amate le atmosfere ottocentesche e i delitti da risolvere, e invece da evitare come la peste se cercate qualcosa di sprint da fiato sospeso, perché come già detto, seppur si riveli una lettura molto godibile, presuppone una lettura calma e intensa.
L’altra Grace. Nuova ediz.
Nel 1843 il Canada è sconvolto da un atroce fatto di cronaca nera: l’omicidio del ricco possidente Thomas Kinnear e della sua amante, la governante Nancy Montgomery. Imputata insieme a un altro servo, la sedicenne Grace Marks viene spedita in carcere e, sospettata di insanità mentale, in manicomio. A lungo oggetto dei giudizi contrastanti dell’opinione pubblica – propensa a vedere in lei ora una santa, ora una carnefice – la protagonista di questo romanzo può finalmente raccontare la propria vita al giovane dottore Simon Jordan. Convinto di mettere le proprie conoscenze al servizio della verità sul caso, e al tempo stesso contribuire al progresso della scienza psicologica, Jordan non potrà fare a meno di restare ammaliato da questa personalità complessa e inafferrabile. Il dialogo che si instaura tra i due si trasforma nel ritratto psicologico di una persona due volte vittima del sistema sociale – in quanto povera e in quanto donna – e assurge a denuncia delle enormi contraddizioni di una società maschilista e tormentata da conflitti interni perché incapace di accettare l’«altro»
Opinioni:
Un ritratto psicologico di una persona due volte vittima del sistema sociale – in quanto povera e in quanto donna. Un romanzo che si fa denuncia delle enormi contraddizioni di una società maschilista e tormentata da conflitti interni perché incapace di accettare l’«altro» – LaFeltrinelli
Trilogia dell’Adamo Pazzo (MaddAddam)
Chiudiamo con la trilogia MaddAddam, l’adamo pazzo, che trova facilmente il suo posto tra gli imprescindibili dell’autrice.
Trilogia composta da L’ultimo degli uomini, L’anno del diluvio, e L’altro inizio.
L’ultimo degli uomini
La terra è sconvolta da una catastrofe planetaria, in cui si muove un unico sopravvissuto. A fargli compagnia ci sono alcuni esseri apparentemente umani ma creati artificialmente. Come si è giunti a tutto questo? Ce lo narra il protagonista, l’ultimo degli uomini, attraverso il racconto della sua vita che coincide con il processo di distruzione del pianeta e della razza umana. Un romanzo che, mentre porta in scena un intenso e archetipico rapporto d’amore e di amicizia tra due uomini e una donna, sferra attacchi violenti contro quella scienza che rinuncia a una visione umana del mondo, che dimentica e annulla l’esigenza più profonda, e quindi inestirpabile, dell’umanità: la spiritualità in tutte le sue molteplici espressioni.
L’anno del diluvio
In un mondo pericolosamente vicino al nostro, la Creatura si è sostituita al suo Creatore e, grazie all’ingegneria genetica, ha stravolto la Natura. La fede nella scienza è ormai un credo assoluto, integralista, fanatico. Tutto si vende, tutto si compra – l’identità, il sesso, la giovinezza – ma a che prezzo? Eppure c’è chi ha deciso di sottrarsi a questa logica perversa e distruttiva: è la setta dei Giardinieri di Dio. Novelli Adami e Ève, vivono nel sacro rispetto delle Specie animali e vegetali del pianeta sfuggite all’estinzione, cercando di convertire gli altri esseri umani in vista dell’imminente catastrofe. Anno venticinque del calendario dei Giardinieri di Dio: la profezia si è avverata, un Diluvio Senz’Acqua si è abbattuto sul pianeta, l’umanità è decimata. Un quadro desolante, in cui però si apre un flebile spiraglio: due voci, quelle di Toby e Ren. Un tempo adepte dei Giardinieri di Dio, si ritrovano catapultate in un mondo stravolto e scoprono che la lotta per la sopravvivenza è appena iniziata. Armate unicamente dell’amicizia che le unisce e animate dal desiderio di ritrovare i compagni di un tempo, si avventurano in un coraggioso viaggio, costellato di pericoli a ogni angolo. Che ne sarà di loro? Faranno sorgere una nuova alba per la specie umana, oppure ogni speranza di vita è ormai perduta per sempre?
L’altro inizio
Sul pianeta Terra è tempo di contare i sopravvissuti al Diluvio Senz’Acqua, il devastante flagello scatenato dall’azione sconsiderata dell’uomo, illuso di poter controllare la propria esistenza abusando della scienza. I pochi umani scampati, accompagnati dai Craker, la specie pacifica, creata in laboratorio, tentano di riprendere la propria vita nel villaggio-rifugio. Ma la convivenza di questi mondi, l’umano e il transgenico, si regge su un equilibrio molto precario, che rischia di spezzarsi sotto il peso di incomprensioni e sospetti reciproci, e delle terribili minacce di morte che continuano a giungere dall’esterno. E mentre Toby, ex Giardiniera di Dio, esperta di funghi e api, tenta di mediare tra le parti, sostenuta dalle amiche Ren e Amanda, Zeb, l’uomo che lei ama, in un disperato atto di rivincita parte alla ricerca di Adamo 1, fondatore della religione dei Giardinieri.
Queste opere sono quelle più affini ai miei gusti, in quanto visionari e contorti.
Nei 3 libri affrontiamo 3 storie singole ma complementari, che insieme ne compongono una davvero originale, ambientata in un futuro postapocalittico dove l’umanità è quasi del tutto estinta a causa di un’epidemia causata dai progressi tecnologici dell’umanità stessa, che si è data la zappa sui piedi.
Già questo basta a capire l’attivismo indiretto di cui parlavo prima, che agisce in sordina ma crea risonanza, come succede con i nomi di diversi personaggi presenti in questi romanzi, che traggono ispirazione da vere donazioni a favore di svariate cause dei nostri tempi.
Il protagonista della prima storia (Jimmy, aka uomo delle nevi), sopravvissuto al flagello, condivide l’area in cui vive con i Crakers, una bizzarra specie umanoide creata biogeneticamente da tale Craker, che vedono in Jimmy il loro profeta avendoli lui liberati dal loro luogo di origine e portati nell’attuale residenza.
Gran parte della bellezza di questi libri è data dall’originalità dei dettagli della realtà futuristica creata dalla Atwood, quindi preferisco limitarmi a farvi capire che vi troverete davanti ad un mondo davvero strano, con picchi di genialità che vanno dall’umoristico al macabro, e contrasti tra scienza e spiritualità, che faranno riflettere il lettore sull’animo e sulle ambizioni del genere umano.
Ogni libro è godibile a sé stante, tant’è che io ho iniziato dall’ultimo per poi recuperare gli altri su Kindle, ma se potessi tornare indietro oggi opterei sicuramente per seguire l’ordine cronologico. In ogni caso se per qualche motivo ti trovassi a fare diversamente, sappi che primo e secondo libro sono rapidamente riassunti in 4 paginette all’inizio del terzo, e questo permette sì di sapere ciò che serve a comprendere al meglio “questo”, ma significa anche spoilerarsi i primi 2 capitoli della saga, quindi fatevi i vostri calcoli.
Chiudo dicendo che anche questo libro, come seme di strega, scorre molto bene e si legge velocemente.
Se ti piace lo stile e i temi distopici della Atwood, ti consiglio di leggere anche i Migliori Libri di George Orwell.
Il lettore ideale della Atwood, per chi è e per chi no.
Nessuno rischierà di fermare la lettura causa lentezza o elevanta concentrazione necessaria.
Siamo in chiusura, e come sempre riassumiamo per chi è e per chi non è la Atwood.
Il lettore ideale della Atwood è sicuramente il curioso a prescindere, che leggere in cerca di qualcosa che lo stupisca in un panorama in cui ormai non stupisce più niente.
È quello che cerca una penna raffinata ma non troppo pesante (che possa restare come punto in comune di opere anche molto diverse tra loro), o che cerca le idee di una donna con le palle quadrate che è riuscita a lasciare un segno del suo passaggio in questo pianeta sfruttando al meglio nient’altro che il proprio cervello.
Per questo video è tutto, ma il discorso continua sul sito, con recensioni e approfondimenti su questa signora autrice dei nostri tempi.
ah come sempre.. prima di andare lascia un commento e dicci la tua sulla Atwood.
Ci aiuterà a rendere questo articolo e questo progetto sempre più utile per tutti.
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